Diciamocelo, questa estate 2020 è stata desiderata, agognata e sognata da tutti, specie durante il periodo del lockdown. Ora possiamo finalmente dedicarci a qualche visita in cantina, dove fare una degustazione e portarci a casa qualche vino interessante. Già, ma quale? Ecco 5 vini per l’estate da non lasciarsi scappare:
Torre Testa Rosato IGT Salento Susumaniello – Tenute Rubino
Andiamo subito in Puglia per goderci un rosato da vitigno autoctono, il Susumaniello. Quest’uva a bacca nera tipica del Salento ha rischiato per anni l’estinzione, fino al suo recupero e rilancio da parte di alcuni produttori del territorio, tra cui Tenute Rubino. Rosa tenue luminoso, è un vino che piace per il ricco bouquet di piccoli frutti rossi, come fragola e lampone, sorso fresco e accattivante. Un rosato abbinabile a tutto pasto, ottimo con dei finger food ai gamberi, il polpo in umido o un trionfo di frutti di mare. Personalmente me lo sono goduto con una mozzarella di bufala.
Soave Classico Scalette DOC Cru Tenda – Gianni Tessari
Una bomba di mineralità, questo Soave Classico, che nasce da Garganega e Trebbiano di Soave, coltivati su suolo calcareo e collinare del Cru Monte Tenda. Il colore è bellissimo, paglierino lucente con lampi dorati. Il naso è complesso, con piacevoli soffi di frutta gialla, ricordi iodati e pepe bianco. Il palato è tutto ciò che ti aspetti: sapidità spinta e godibilissima, eleganza e lunghezza. Per l’abbinamento c’è solo l’imbarazzo della scelta, da una pasta con la bottarga di muggine al tonno in crosta di pistacchi. Io ci ho abbinato gli spaghetti allo scoglio.
Paradise Rosé Brut Special Edition – Valdo
Si beve (e si mangia) prima di tutto con gli occhi, e con questa Special Edition di Valdo si fa subito il pieno. La nuova bottiglia realizzata dalla designer newyorkese Ceci Johnson, founder dell’Atelier Ceci New York, è un omaggio al patrimonio artistico e naturalistico dell’Italia. Dopo che la vista ha goduto, giocando a indovinare i vari simboli del Bel Paese, dalla conchiglia della nascita della Venere di Botticelli, al cavallo alato della fontana di Trevi, è ora di dare spazio al palato. Da Nerello Mascalese dell’Etna e Glera, nasce uno spumante dalla bollicina morbida e carezzevole, segnata da golosi profumi di lampone, melograno, ricordi infantili di tamarindo, sorso piacevole con retrogusto leggermente amaricante. Il mio abbinamento? Aperto come aperitivo, sbocconcellando del culatello, me lo sono portato a tutto pasto.
Montello Colli Asolani DOC Manzoni Bianco Zuitér – Montelvini
Proseguendo in questa carrellata di vini per l’estate, molto interessante questo Manzoni Bianco, autoctono della provincia di Treviso, coltivato nella tenuta Fontana Masorin sulle colline di Montello. Si tratta di un bianco presente sia in Veneto, che altre parti d’Italia come la Lombardia, nato dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco. La versione che ne dà Montelvini, con macerazione a freddo che ne arricchisce i profumi, è di buona e maggiore complessità rispetto alla media. E quindi via con la frutta gialla, anche tropicale, alla sapidità, struttura e alla freschezza. Ideale coi crostacei e i crudi di pesce. Io l’ho provato in una serata a tutto sushi.
Toscana IGT Flora – Villa Bibbiani
Da Sangiovese in purezza, un rosato che mantiene integra la possenza del vitigno al palato, giocando su profumi più sottili al naso, dalla rosa (inaspettata!), al piccolo frutto rosso, come ribes e lampone. Ci si può divertire, stappandolo come aperitivo per portarselo a tutto pasto, magari con dei formaggi di media stagionatura, un’insalata di pollo, o osando anche piatti più strutturati, come un risotto con pasta di salame, mantecato con cannella e parmigiano reggiano. Io l’ho abbinato alla pizza con la salsiccia: goduria infinita!