Trama, trailer e recensione in anteprima di Ferro, il docufilm Amazon Prime Video in cui il famosissimo cantante Tiziano Ferro si racconta senza filtri. Disponibile dal 6 novembre

Tiziano Ferro (ph Giovanni Gastel)
“Sono un alcolista!”
Questo è l’inizio di un film, ma non parte da qui la storia, no. Però è forse il motivo di tutto, la causa o semplicemente il raggio di sole che illumina il mondo e ti ricorda che vale la pena vivere.
Tiziano Ferro ha cominciato a parlare del suo passato, del bullismo subito da adolescente, perché grasso, timido, femminuccia, senza la forza di difendersi o di chiedere aiuto. Ma la musica..
Lo dice spesso che la musica gli ha salvato la vita ma a quanto racconta il mondo discografico non sembrava accettarlo. Di nuovo come a scuola: ancora grasso, effemminato…
Siamo ai tempi di “Xdono” e Tiziano è magro, piace, è “Giusto”…
Ma prima ha dovuto perdere in fretta quaranta chili perché altrimenti, lo ha capito dalle voci e dalle frasi non dette, il disco non arriverà mai. Allora bisogna cambiare: deve essere magro, bello, più mascolino…
Non a caso il titolo dell’album sarà “111”, come i chili che portava con sé.
Sei felice: è un sogno, da Latina al mondo e ritorno perché proprio a Latina Tiziano Ferro conclude il tour allo stadio con diecimila persone adoranti.
Sei solo però, perché? Qualcosa non torna. Ti allontani dall’Italia per vivere una vita “Normale”, poter fare la spesa, come oggi che dividi la tua esistenza con Victor a Los Angeles. Sei solo e continui a pensare a te.
Questo tormento interiore nasce dal non poter essere come vorresti: siamo lontani dal coming out e non sai proprio a chi raccontare quello che hai dentro perché perdere dei chili lo hai potuto fare ma cambiare il tuo essere, la tua sessualità, nasconderla vuol dire restare solo.
Poi arriva quella sera in cui la tua band ti convince che farti un bicchiere può essere un momento e un gesto per allontanare la solitudine e tu da astemio ti lasci coinvolgere per fare la tua parte, condividere.
Ma da quel momento non hai più smesso e sei rimasto solo con lui: il tuo problema travestito da soluzione.
Allora siamo ritornati al punto di partenza:
“Sono un alcolista!”
E dove ci porta questo viaggio?
Intanto Tiziano ci racconta come ne è uscito, grazie all’aiuto di un gruppo di recupero, grazie all’idea che ce la puoi fare se capisci che non esisti solo tu e se decidi di aiutare qualcun altro. Ci racconta della forza che ha avuto nel fare coming out, “l’ho fatto per me!”, del matrimonio con Victor, della famiglia in America, fatta di amici e dei genitori del suo sposo, e di quella di Latina, dei suoi genitori, piena di emozioni, tanti sorrisi e lacrime.
Ci racconta di Sanremo 2020, vissuto come il momento più alto della sua carriera, perché da bambino sognava di diventare un cantante ammirando i grandi della musica italiana dalla tv e ora, dopo tanti anni, è lui a esibirsi su quel palco.
Emozione e paura: la stessa che ha visto negli occhi del grande Massimo Ranieri teso prima della loro esibizione! La gioia di poter vivere tutto questo parlando liberamente di Victor ma anche le lacrime per un blocco alla gola, proprio cantando Almeno tu nell’universo.
Ma ora sei tu e sei vivo e non sei solo, per questo tutti ci siamo fermati in quel momento, con te, perché facevamo il tifo per te e poi non era un blocco o un errore, era un’emozione e un silenzio non voluto che spesso scopre quello che c’è dietro e dentro.
Ed è stato bellissimo.
Come vedere questo film.
Si accettano miracoli dici, non si aspettano.
Ti sei fatto un mazzo così per uscirne e si sente ascoltando la tua musica.
“Lascio la mia vita molto meglio di come l’ho trovata”.
Non sei solo, nessuno dovrebbe esserlo…