Oggi per le mie recensioni oneste di un ascoltatore per ascoltatori vi parlo del nuovo ep di Sasha Torrisi, ex frontman dei Timoria: Itaca di cui è in rotazione radiofonica “La mia prigione”, primo singolo estratto

Itaca recensione Eccoci qua di nuovo su www.lifestylemadeinitaly.it, di nuovo a parlare di musica, di nuovo a fare recensioni oneste: da un ascoltatore per gli ascoltatori. So che suona molto radiofonico come slogan ma questo sono io: un ascoltatore. Oggi ho ascoltato per voi il nuovo album di Sasha Torrisi, Itaca, e perché no ho scritto due righe per farvi sapere come l’ho trovato.

Il titolo mi piace, ho sempre amato l’epica greca e la figura di Ulisse, l’eroe non dotato di forza ma di ingegno che però non tanto intelligentemente offende il Dio dei venti Eolo e impiega non poco per rientrare nella sua casa Itaca.

Un viaggio per lo più spiacevole quello dell’eroe, che lo porta però a conoscere sé stesso. Un viaggio come quello che affronta chi ascolta questo ep: la destinazione è la stessa Itaca.

L’ep infatti prende il nome proprio dall’ultima delle cinque tracce che lo compongono: La mia prigione, Senza rimpianto, Nonostante te, Non ti accontenti mai e appunto Itaca. Lo so già dai titoli si intuisce che non sono tracce che mettereste a una festa, ma un po’ di introspezione serve ogni tanto, no?

Il viaggio quindi comincia con La mia prigione e si conclude a Itaca, idealmente la metà. Quello di Sasha però non è solo un viaggio fatto di introspezione, ma di musica in cui ho sentito molto rock melodico e a tratti del prog, con qualche bella distorsione a intensificare il tutto. Insomma qualcosa che di questi tempi, soprattutto in Italia si sente poco.

Questo per me da un lato è un complimento dall’altro è un forte dubbio che spesso è insito in me. Sicuramente l’indipendenza artistica dalle correnti predominanti va sempre premiata. Insomma come mi piace dire “No Indie? It’s party”. Il dubbio è tuttavia legato a capire in quale contesto funzioni una musica come quella ascoltata in questo ep.

Le melodie sono senza dubbio pregiate ma hanno qualcosa di sentito e risentito, i testi sono senza dubbio profondi (molto molto molto più profondi del 90% di ciò che potete ascoltare in radio), ma mancano secondo me di quella componente che mi porterebbe ad ascoltare questo album ancora una volta.

Però io sono solo un ascoltatore qualunque a cui piace essere contradetto, quindi ascoltate Itaca amanti della buona musica e cogliete ciò che forse io non ho colto. E soprattutto fatemelo sapere commentando sui social di www.lifestylemadeinitaly.it oppure scrivetemi a redazione@lifestylemadeinitaly.com.

Alla prossima recensione onesta di un ascoltatore per gli ascoltatori 😉