Frida – Viva La Vida

Kahlo, Frida 1907–1954.“Die zwei Fridas”, 1939. Öl auf Leinwand, 173 × 173 cm. Mexico, Museo de Arte Moderno.

Chi era davvero FRIDA KAHLO? A questo mistero cerca di dare una soluzione il docu-film FRIDA – VIVA LA VIDA, diretto da GIOVANNI TROILO, prodotto da BALLANDI ARTS e NEXO DIGITAL, in collaborazione con SKY ARTE. Dopo l’anteprima al 37^ TORINO FILM FESTIVAL la pellicola uscirà nelle sale italiane in esclusiva il 25,26, 27 novembre 2019 e vanta la straordinaria partecipazione di ASIA ARGENTO a dar voce alla KAHLO e la splendida colonna sonora di REMO ANZOVINO.

Il film ci propone un viaggio in sei capitoli alla scoperta della FRIDA più vera, nel cuore del Messico, alternando interviste esclusive, documenti dell’epoca, suggestive ricostruzioni, opere della stessa artista, come ad esempio i suoi celebri autoritratti, da quello con DIEGO RIVERA del 1931 alle DUE FRIDA del 1939, da la COLONNA SPEZZATA del 1944 al CERVO FERITO del 1946).

Il lungometraggio evidenzia l’esistenza di due anime all’interno di FRIDA: da una parte emergere l’icona, divenuta simbolo del femminismo contemporaneo, dall’altra si fa strada la donna e l’artista libera malgrado le costrizioni causate dal suo corpo martoriato. A sei anni viene colpita dalla poliomielite, mentre a diciotto rimarrà invalida a causa di un tragico incidente stradale. Questi due avvenimenti segneranno la vita dell’artista per sempre, costringendola a convivere perennemente con atroci dolori fino alla sua prematura scomparsa nel 1954. Nonostante questo, grazie alla sua arte pittorica, ai suoi scritti, al suo modo di vestire con uno stile che l’ha resa inconfondibile, la KAHLO attraverso gli anni è riuscita a divenire un modello di riferimento per artisti, musicisti e addirittura stilisti. La determinazione e l’intensità che l’hanno portata ad affrontare una vita caratterizzata dalla sofferenza e dal dolore hanno fatto si che la figura di FRIDA travalicasse la semplice artista fino a diventare l’icona che ad oggi conosciamo. Le opere della KAHLO esprimono anche il legame imperituro della pittrice con l’energia vitale e con i colori della sua patria e con l’amore e la forza interiore che le hanno permesso di convivere con tanto dolore.

Lo spettatore verrà condotto, grazie alla voce dell’attrice e regista ASIA ARGENTO, alla scoperta dei due volti dell’artista attraverso le parole contenute nei suoi scritti, diari, lettere e confessioni private. Da esse emergerà come l’opera della pittrice abbia avuto le proprie radici nella pittura tradizionale dell’Ottocento, nei retablos messicani, oltre che nell’impegno e nell’arte di uomini suoi contemporanei, tra i quali DIEGO RIVERA, suo compagno di vita e TROTSKY. FRIDA, inoltre, esplorò l’identità degli opposti presente nella iconografia precolombiana: dolore e piacere, tenebre e luce, luna e sole, la vita nella morte, la morte nella vita. Questo viaggio vi porterà a scoprire il punto di fusione tra la sofferenza delle vicende biografiche e l’amore incondizionato per l’arte che hanno reso la KAHLO il personaggio iconico che conosciamo.

Il documentario mostrerà per la prima volta fotografie, vestiti e altri oggetti appartenuti a FRIDA conservati negli archivi del MUSEO FRIDA KAHLO e solitamente non visibili al pubblico, oltre alle stampe originali delle fotografie scattate da GRACIELA ITURBIDE, durante l’apertura del bagno della pittrice nel 2004.

Sarà inoltre possibile ascoltare le testimonianze di esperti e artisti, come ad esempio HILDA TRUJILLO, direttrice dal 2004 del MUSEO FRIDA KAHLO, uno dei tre musei più visitati di Città del Messico, che sorge nella CASA AZUL che fu dimora dell’artista, e del MUSEO ANAHUACALLI. Sentirete l’intervento della fotografa GRACIELA ITURBIDE, del muratore e operaio ALFREDO VILCHIS, diventato artista per caso dipingendo miniature, della fotografa CRISTINA KAHLO, pronipote di FRIDA, dell’insegnante d’arte del WELLESLEY COLLEGE e curatore aggiunto di arte latino americana al DAVIS MUSEUM, JAMES OLES; di CARLOS PHILLIPS, amministratore delegato del MUSEO FRIDA KAHLO, dell’ ANAHUACALLI di DIEGO RIVERA e del MUSEO DOLORES OLMEDO, e vedremo danzare la ballerina LAURA VARGAS che impersonerà la KAHLO.

Il docu-film sarà accompagnato dalla meravigliosa colonna sonora firmata dal compositore e pianista REMO ANZOVINO (NEXO DIGITAL/SONY MASTERWORKS) che è disponibile su tutte le piattaforme digitali già   dal 22 novembre. ANZOVINO ha composto anche la canzone “YO TE CIELO (CANCION PARA FRIDA) traendo il titolo da una lettera dell’artista, che è cantata da YASEMIN SANNINO (LE FATE IGNORANTI di OZPETEK) accompagnata dalla tromba del grande FLAVIO BOLTRO.

Non fatevi scappare l’occasione di conoscere, finalmente, la vera essenza di FRIDA KAHLO, correte al cinema, non rimarrete delusi!