Il termine tomboy, sinonimo di “maschiaccio”, appare per la prima volta nel 1592 sull’Oxford English Dictionary. Venne adottato da tutte quelle giovani donne che, per ribellarsi agli schemi imposti dalla società, assumevano un atteggiamento sfacciato e sensuale.
Il tomboy style viene descritto come un mood che rispecchia uno spirito sofisticato, ribelle, avventuriero e sportivo.
Nei primi del ‘900, l’icona che stravolse la moda femminile introducendo uno stile mascolino, fu la famosa stilista francese Coco Chanel.
Non erano ancora gli anni ’10 quando Coco, cominciò ad allargare il suo campo d’azione introducendo, molto prematuramente per il gusto corrente, camicie di maglia, blazer e sweater copiati da quelli che Boy, il suo compagno, indossava per giocare a polo.
Di lì a poco, nacquero tutte le sue creazioni più originali basate su maglie e flanelle legati alla moda maschile inglese e al vestiario sportivo: comodità, eleganza e semplicità erano le sue linee guida.
Coco proponeva un nuovo modo di intendere l’abito, adatto ad una donna che lavora, indipendente, con un ruolo nuovo e attivo nella società. Indispensabili dunque la praticità e la funzionalità.
Oggi il tomboy style, che ruba i capi al guardaroba maschile è tornato di gran moda e conquista l’intero fashion world.
Vestirsi da uomo è sempre più cool, ma la comodità è l’unica vera chiave di interpretazione di questo look o c’è altro?
La non appartenenza al genere è un concetto che si sta ramificando e consolidando sempre di più all’interno della società e l’arte e la moda sono le manifestazioni iconiche di un processo di cambiamento iniziato ormai da molto tempo.
Se pensiamo che molti personaggi Shakespeariani indossavano abiti non consoni al loro genere per poter discutere con il sesso opposto senza ostacoli culturali, possiamo renderci conto del lungo e tortuoso percorso che ha compiuto la donna nei secoli.
Oggi non è più necessario travestirsi da uomo per ottenere consensi anche se per rivestire alcuni ruoli pare sia ancora necessario privarsi della propria femminilità e non eccedere.
Indossare un bel paio di pantaloni è semplicemente sintomo di comodità e poi un bel lato B è bene si mostri se la situazione lo permette. Giusto?
È arrivato il momento cari lettori di curiosare quali sono i capi indispensabili per creare un perfetto tomboy style.
Al primo posto troviamo l’intramontabile T-shirt con logo, a seguire il Blazer preferibilmente doppiopetto, con le sue tantissime ed eleganti rivisitazioni. La classica Camicia bianca, se preferite impreziosita con qualche gioiello o merletto. E per tutte coloro che hanno voglia di osare: Bretelle, Cravatte e Gilet.
Ricordate di non eccedere e usare solo uno o un paio di questi capi insieme. Magari sdrammatizzandoli con un tailleur elegante o un paio di pantaloni larghi o una gonna a tubino lunga. Se ne indossate troppi, diventerebbe eccessivo e si rischierebbe una carnevalata. Per quanto riguarda le scarpe, le Sneakers, sono quelle più usate e più facilmente abbinabili. Ma francamente sotto un pantalone da uomo preferisco il tacco a spillo. Amo i contrasti e mixare più stili con attenzione lo trovo sexy e divertente.
Per quanto riguarda la biancheria… quelli sono solo fatti vostri… 😉