Trama, trailer e recensione di “Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli” film che segna la nuova strada del Marvel Cinematic Universe, diretto da Destin Daniel Cretton, con Simu Liu e Awkwafina. Dall’1 settembre 2021 al cinema

Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: trama, trailer e recensioneArrivato nelle sale italiane il 1° settembre, “Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli“, ci porta nella vita di Shang-Chi (Simu Liu) alle prese con un passato che pensava di essersi ormai lasciato alle spalle, quando viene trascinato nella rete della misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli.

Inizia così una nuova saga per i Marvel Studios che introduce il nuovo supereroe dell’Universo Cinematografico Marvel, Shang-Chi, riaprendo il filone legato all’oriente e alle sue leggende e tradizioni che sono alla base di quella cultura affascinante e misteriosa fondata sul rispetto della famiglia e delle promesse, strizzando comunque l’occhio alla nuova generazione orientale in USA che invece sembra aver preso un po’ le distanze da questi valori. Questo è anche il tema portante di “Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli” che offre a Destin Daniel Cretton l’opportunità di spalancare le porte a una nuova mitologia, più vicina al fantasy che allo sci-fi. Infatti il nuovo lungometraggio Marvel è un’origin story che non ha legami particolarmente stretti con i film che lo hanno preceduto, aprendo così un capitolo del tutto nuovo. Obiettivo alquanto ambizioso soprattutto se si pensa alla difficoltà nel fidelizzare il pubblico al nuovo supereroe, che oltretutto nel film non offre grandi elementi per consentire allo spettatore di empatizzare con lui.

Il film ci mette davanti uno Shang-Chi, che deve confrontarsi con un passato che credeva essere riuscito a lasciarsi alle spalle, fino a quando viene trascinato nella rete della misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli. Un’organizzazione terroristica creata agli albori dell’Impero Cinese da Wenwu, conosciuto oggi con lo pseudonimo di Mandarino, sfruttando appunto i poteri racchiusi nei Dieci Anelli. Nel 1996 Wenwu, in cerca di un potere mistico situato a Ta-Lo in Cina, si scontrò con quella che sarebbe diventata la sua futura moglie, Jiang Li (Michelle Yeoh che abbiamo visto ne “La Tigre e il Dragone” e in “Crazy and Rich” e che rivedremo presto in “Avatar 2” di James Cameron). Seppur perdendo, l’uomo si infatuò della donna, che ricambiò il suo amore portandolo ad abbandonare il suo precedente stile di vita. Ma qualche anno dopo, Jiang Li venne uccisa da una gang criminale nemica di Wenwu. Così Wenwu li uccise tutti per vendetta, ma il loro capo riuscì a fuggire. Questo tragico avvenimento spinse Wenwu a tornare alla criminalità trascinando anche il figlioletto di soli 7 anni, Shang-Chi. Istruito a essere un assassino, a 14 anni, Shang-Chi uccise, su ordine di Wenwu, il capo della gang responsabile della morte della madre ma, dopo ciò, decise di fuggire di casa, lasciando indietro sua sorella Xialing.

 

Ambientato dopo i fatti di “Avengers: Endgame“, il film ci mostra uno Shang-Chi che vive nella San Francisco dei nostri giorni dove lavora come posteggiatore in un hotel, finché un gruppo di assassini non si impossessa di un ciondolo che sua madre gli aveva regalato quando era bambino. Certo che gli stessi assassini cercheranno di prendere anche il ciondolo di sua sorella, Shang-Chi e la sua migliore amica Katy decidono di abbandonare la sicurezza delle loro vite quotidiane per andare a Macao ad avvertire Xialing. Dietro tutto questo c’è la misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli, guidata da suo padre, con cui non è in buoni rapporti e Shang-Chi si rende conto di dover fermare sia lui che la sua organizzazione.

Insomma un’avventura senz’altro epica ricca di strabilianti scene d’azione e combattimenti adrenalinici che si rifanno a quelli di Jackie Chan degli anni ’90, immagini meravigliose e la straordinaria spettacolarità tipica dell’Universo Cinematografico Marvel, tutti elementi che rendono “Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli” un prodotto di assoluto intrattenimento penalizzandone, però, in alcuni punti la narrazione.

Sicuramente da vedere, ovviamente al cinema dove dovrete ricordarvi di non uscire dalla sala prima che siano finiti i titoli di coda, perché al loro termine ci sarà la seconda delle due scene extra.