Il famoso regista Claude Lelouch torna alla regia con Parliamo delle mie donne, un’esclusiva per l’Italia di Rai Cinema dal 22 giugno nelle sale distribuito da Altre Storie. Trama, trailer e recensione in anteprima

Il famoso regista Claude Lelouch torna alla regia con il suo quarantaquattresimo film, Parliamo delle mie donne, di cui ha curato anche la sceneggiatura con Valerie Perrin.

Il film, un’esclusiva per l’Italia di Rai Cinema, dal 22 giugno nelle sale distribuito da Altre Storie, racconta il tentativo di riavvicinamento tra il fotografo di guerra di fama internazionale, Jacques Kaminsky (Johnny Hallyday, attore e cantante, considerato tra i maggiori esponenti del rock blues in Francia) e le sue quattro figlie: Primavera, Estate, Autunno e Inverno.

Un’impresa davvero ardua, perché nella sua vita Jacques, molto stimato per il suo lavoro, ha sempre messo questo e la sua fotocamera davanti a famiglia e figlie. Deciso a prendersi un periodo di riposo, l’uomo lascia Parigi per rifugiarsi in una baita di montagna con la sua nuova compagna Nathalie (Sandrine Bonnaire), ma nonostante sembri essere tutto perfetto sente che manca qualcosa alla sua felicità. La maggiore lontananza dalle figlie non gli permette di godere a pieno della bellezza del suo rifugio né della compagnia di Nathalie, sente che è ora di ricostruire il rapporto con loro.

A risollevare la situazione interverrà il suo migliore amico Frédéric Selman (Eddy Mitchell), che escogiterà un’oscura messinscena, che sconvolgerà non solo la vita di Jacques ma anche quella delle persone intorno a lui. Tutto per cercare di riavvicinarlo alle sue figlie.

Il risultato è una toccante storia di amore, di amicizia e perdono, splendidamente raccontata con l’inconfondibile stile di Claude Lelouch e la meravigliosa fotografia del bravissimo Harald Maury, in grado di accomunare in modo estremamente coinvolgente il passare delle stagioni metereologiche e quelle del cuore. Infatti si passa dalla serenità dei paesaggi montani in estate, con i silenzi rotti solo dai campanacci delle mucche e dal volo di un’aquila con cui nasce un interessante intesa di sguardi con il protagonista, all’angoscia e isolamento creato dalla neve in inverno. Sensazioni che si rispecchiano allo stesso modo nei difficili rapporti padre-figlie, non a caso, forse, chiamate proprio come le quattro stagioni. Un film che, nonostante alcuni momenti di lentezza, risulta essere ben confezionato dalla sceneggiatura a come è stato girato fino ad arrivare alla colonna sonora con brani di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong. E che senza dubbio vale la pena di essere visto anche il punto di vista che offre sulla famiglia.

https://youtu.be/EIeRP3MnuJA%20