Distribuito da Eagle Pictures, esce domani 25 gennaio L’uomo sul treno, il nuovo film del regista Collet-Serra che, per la quarta volta, ha scelto Liam Neeson, ormai icona degli action thriller

l'uomo sul treno Il titolo in inglese, The Commuter (Il pendolare), era decisamente più azzeccato del generico L’uomo sul treno, perché la caratteristica identificativa iniziale del personaggio Michael MacCauley, interpretato da un Liam Neeson ormai alla quarta pellicola con il regista catalano Collet-Serra che lo riconferma attore icona degli action thriller, è fondamentale per entrare subito nell’essenza della storia.

Da dieci anni Michael, ex agente dell’FBI e ora impiegato in un’assicurazione dalla quale è stato appena licenziato, prende quello stesso treno per andare e tornare dal lavoro. La sua vita da pendolare lo ha portato ad acquisire caratteristiche da buon osservatore di tutti i viaggiatori pendolari come lui, oltre a essere un affezionato viaggiatore. Facce nascoste dietro libri, ventiquattrore pesanti sono ormai per lui elementi del quotidiano che rendono il suo viaggio quasi uno spostamento in compagnia.

Ma questo giorno, quello in cui si svolge l’azione del film, è il più duro: ha appena appreso la notizia del suo licenziamento a soli cinque anni dal pensionamento, non sa come dirlo alla moglie e sente tutta l’angoscia di questa nuova condizione dove il primo pensiero è il mutuo da pagare e i debiti. Come se la caverà?

Assorto nei suoi pensieri, dopo poco si siede di fronte a lui una donna che dice di chiamarsi Joann (Vera Farmiga) e di essere una psicologa. La donna lo sfiderà a un gioco legato a del denaro apparentemente innocente: identificare un passeggero “fuori posto” – e dunque non un pendolare -, che risponde a precise caratteristiche, prima che il treno si fermi alla fermata successiva. Quest’uomo misterioso ha nella borsa qualcosa di molto prezioso che non gli appartiene.

Abbagliato dalla proposta per cui gli viene promessa una somma di soldi considerevole, centomila dollari, Michael accetta la sfida, finendo coinvolto, suo malgrado, in una pericolosissima spirale criminale che rischia di mettere in serio pericolo la sua vita, quella dei suoi famigliari e quella dei passeggeri del treno.

Liam Neeson per risolvere l’enigma dovrà lottare contro il tempo e sottoporsi a una serie di prove che solo un ex agente della polizia come lui è in grado di affrontare e superare.

La tensione adrenalinica e psicologica del personaggio, nel quale lo spettatore grazie alla sapiente regia riesce a immedesimarsi, è altissima. Il nostro Neeson, che dal primo Taken del 2008 continua a raccogliere proposte per film d’azione per la credibilità che riesce a dare ai suoi personaggi, sarà coinvolto in acrobazie e combattimenti. Forse si può lamentare un po’ un eccesso della spettacolarizzazione dell’azione per un Neeson che, a tratti, pare essere un supereroe dai tratti un po’ troppo maturi. Per il resto il film regge benissimo tenendo agganciato lo spettatore anche grazie al fatto che la storia si svolge quasi in tempo reale.

A un certo punto Michael capisce di aver dato vita a un meccanismo più grosso di lui da cui è impossibile sottrarsi. La ricerca della persona che ha in mano le fila di tutta la cospirazione diventa ossessiva e il clima all’interno del treno si fa sempre più infernale e claustrofobico.  A ogni fermata la tensione sale a causa dei nuovi indizi su cui lavorare e i nuovi passeggeri che salgono.

Non possiamo dirvi molto più di questo per non rovinarvi il climax volutamente studiato dal regista che ripropone a noi spettatori il quesito iniziale del film: “Se qualcuno vi chiedesse di fare qualcosa di apparentemente insignificante ma di esito incerto in cambio di un considerevole compenso economico lo fareste?”

Questo è quanto si trova a dover affrontare il nostro protagonista: inizialmente una scelta puramente filosofica che si tradurrà però a breve in una scelta quasi di vita o di morte.

Il film è sicuramente da vedere e noi spettatori, così come Michael, saliremo a bordo di quel treno e una volta che la scelta sarà fatta anche noi non potremo più scendere.