È finalmente on-line il cortometraggio Ieri e Domani scritto, diretto e prodotto dal regista pugliese Lorenzo Sepalone. Proiettato in 50 festival, si è aggiudicato ben 14 premi e prestigiosi riconoscimenti tra cui: Premio Miglior Regia al Salento Finibus Terrae, Premio Migliore Sceneggiatura al Roma Film Corto, Premio Miglior Regia al concorso Italian London Short Film Festival in Inghilterra, Premio Migliore Sceneggiatura al festival Inventa un Film, Premio Miglior Cortometraggio al CinePalium Fest, Menzione Speciale al Festival del Cinema Europeo di Lecce, Premio Miglior Cortometraggio del Territorio al Corto e Cultura Film Festival, Menzione Speciale al Fano International Film Festival, Premio Speciale della Giuria al Lamezia Film Fest, Premio Migliore Sceneggiatura al Valle d’Itria Corto Festival, Premio Speciale “La Puglia che gira” al Foggia Film Festival, Premio Miglior Soggetto al festival Via dei Corti, Premio Miglior Attore per Fabrizio Ferracane al concorso IveliseCineFestival di Roma, Premio Miglior Attore per Fabrizio Ferracane all’Asti Film Festival.
Il corto del giovane regista foggiano inoltre, è stato selezionato ai Nastri d’Argento e alla Mostra del Cinema di Venezia per il concorso I Love Gai – Giovani Autori Italiani.
A Ieri e Domani, girato nella città di Foggia nel 2016 e ora visibile sul canale YouTube della casa di produzione Movimento ArteLuna, hanno partecipato noti attori del cinema italiano come Fabrizio Ferracane, Nadia Kibout e Francesca Agostini.
Ma entriamo più nel dettaglio e capiamo cosa ha mandato in visibilio critica e pubblico.
Ieri e Domani racconta la storia di due solitudini che si sfiorano in una città dell’Italia meridionale. Vito, medico legale taciturno e misterioso, legato al ricordo di un amore finito fino a quando l’incontro con una studentessa stravolge il suo ordinario. Nadia, moglie di un malfattore, escogita un intrepido piano per porre fine alle violenze che subisce dal marito.
Tra l’impossibilità di obliare il passato e la speranza di un futuro migliore, i due protagonisti intraprendono un viaggio esistenziale tra fermate, attese e ripartenze.
Una scelta molto coraggiosa quella di Lorenzo Sepalone: offrire al pubblico la verità del quotidiano. Niente storie fantastiche, niente sogni o false illusioni, niente supereroi ma soltanto personaggi comuni ed inconsapevolmente forti, che lottano contro un tempo ciclico, infinito, permeato di dolore, perdita, ritorni, attese, umiliazioni, pause e riscatti. Imprigionati nella gabbia di tutti i giorni, ma ad un passo dal cielo azzurro.
Un viaggio attraverso la vita di ogni personaggio, attraverso la vita di tutti noi.
Cosa c’è di più difficile del rappresentare la complessità della realtà e raccontarla mostrandoci quella via d’uscita che spesso non vediamo o percepiamo soltanto o fingiamo di ignorare! Cosa scuote di più del guardarsi allo specchio! Faccia a faccia con la vita, questo ho pensato ad ogni scena di questo corto che mi scorreva davanti.
Ieri e Domani è un lavoro estremamente sottile, nel quale il tecnicismo delle scene va di pari passo con l’umanità dei personaggi, lasciandoci immedesimare profondamente nella loro vita. I contenuti sono forti ma la morbidezza con cui vengono raccontati fa in modo che ce li si senta scorrere dentro come fossero nostri. Un racconto empatico che trascina lo spettatore in ogni scena tra dubbi e intuizioni.
Ogni piccolo gesto, ogni particolare diventa fondamentale perché apre le porte all’universo chiamato “UOMO“. Cari lettori credo che non ci siano più dubbi sul perché Lorenzo Sepalone abbia già ottenuto tutti questi consensi: “il regista della verità”, questo è il modo in cui mi piace pensare a lui dopo aver visto il suo capolavoro.
Ma ora chiediamogli qualche altra curiosità su Ieri e Domani e magari anche sui suoi prossimi progetti .
Lorenzo, cosa ha influenzato il tuo stile registico?
“Cerco sempre di percorrere una mia strada stilistica evitando di scimmiottare i grandi maestri. Penso però che ogni artista venga costantemente influenzato dall’ambiente in cui vive, dalle immagini che guarda, dai suoni che ascolta. Sicuramente ci sono stati autori ed opere determinanti per la mia formazione cinematografica. Ho deciso di fare il regista studiando i grandi film italiani degli anni 60-70 e certi capolavori hanno fortemente influenzato la mia idea di cinema.”
I temi di speranza e riscatto che emergono nel tuo ultimo cortometraggio, quanto sono radicati nel tuo animo e quanto invece legati alla tua terra?
“Quando inizio a scrivere una nuova sceneggiatura non stabilisco mai un tema da trattare. In fase di scrittura lavoro in modo libero seguendo le mie emozioni. Per chi, come me, proviene dal Sud Italia le parole “speranza” e “riscatto” fanno parte del proprio modus vivendi. Sono affascinato dai personaggi che vivono nel buio e vanno alla ricerca di uno spiraglio di luce. Nadia, la protagonista di “Ieri e Domani”, per rinascere e cambiare vita, escogita un piano estremo che porterà all’uccisione del marito violento.
Negli epiloghi dei miei film c’è sempre una lieve epifania, un piccolo momento estatico che conduce i personaggi alla possibilità di intraprendere una strada nuova. Amo i finali aperti e quindi lascio allo spettatore il compito di scegliere quale sarà la nuova vita di un personaggio.”
Ci parli dei tuoi prossimi progetti?
“Da un anno sto lavorando alla preparazione di un film di docu-fiction che racconterà una tragedia che avvenne nella mia città vent’anni fa. Un progetto molto delicato a cui tengo particolarmente. Nel frattempo sto scrivendo anche altre sceneggiature.
Il mio sogno è proseguire il mio viaggio cinematografico continuando a girare film con la massima libertà. Non desidero altro.”