Candidato a ben 10 premi Oscar, arriva il 24 gennaio nelle sale italiane, La Favorita di Yorgos Lanthimos, uno strabiliante racconto del dietro le quinte della corte di Anna Stuart Regina d’Inghilterra, Scozia e Irlanda con Emma Stone e Rachel Weisz a contendersi il ruolo di confidente e amante di sua Maestà. Trama, trailer e recensione in anteprima
Con La Favorita, il regista Yorgos Lanthimos ci porta alla corte di Anna Stuart (Olivia Colman) nell’Inghilterra del 1700. Una regina fragile, dal temperamento capriccioso e sensibile ai piaceri della carne. Un mix che la rende manovrabile dalle persone a lei più vicine. Persone da cui si lascia influenzare anche in tema di politica internazionale e in particolare sulla guerra che vede l’Inghilterra impegnata contro la Francia. E a tale proposito un ruolo di primo piano sulle decisioni della Regina, lo gioca Lady Sarah (Rachel Weisz), un’astuta nobildonna dalla forte personalità che ha tutto l’interesse nel portare avanti la guerra in corso anche a costo di raddoppiare le tasse ai sudditi. A cercare di ostacolare i piani di Lady Sarah c’è l’ambizioso politico Robert Harley, disposto a qualunque cosa pur di entrare nei favori della regina. Ma Hurley non ha fatto i conti con Abigail Masham (Emma Stone), giovane avvenente lontana parente di Lady Sarah, neo arrivata alla corte della Regina Anna Stuart, che lo scalzerà nella corsa per il ruolo di Favorita.
Sarò sincero con voi cari amici di Life style made in italy… non mi sono mai appassionato ai film in costume… ma in questo caso, vedendo La Favorita, qualcosa in me è scattato, facendomi cambiare idea, almeno per questo film. Una pellicola che per quelli degli anni 70-80, come me, ricorda un po’ come idea, uno di quei cartoni animati in cui la protagonista a causa del padre morto o giocatore incallito si ritrovava povera e costretta a dover chiedere aiuto ai familiari lontani… solitamente una zia, che, cattiva e invidiosa della bellezza e grazia della giovane donzella in disgrazia le faceva passare “li peggio guai”(come direbbero a Roma ndr). Ecco avrete capito a chi mi riferisco: Papà Gambalunga e Sara lovey Sara giusto per citare un paio di esempi. Bene. Chiarita un po’ la tipologia di storia di cui stiamo parlando, veniamo a La Favorita.
Qui al posto della zia c’è una cugina che, abbastanza mascolina e con desideri saffici, è la dama di compagnia e consigliere della Regina d’Inghilterra. La quale Regina, un po’ per il stato di salute cagionevole, un po’ per i suoi 11 figli mai nati, non è in condizioni mentali per governare a dovere l’amata Inghilterra nel pieno di una guerra con la Francia. Così la cugina cattiva fa di tutto per trarre dei benefici da questa situazione. Ma a rovinare i suoi piani arriva al castello Abigail Masham, giovane bella e buona cugina povera di Lady Sarah. Ma sarà davvero così buona come dice? Oppure farà di tutto per divenire La Favorita di Sua Maestà? Ovviamente per non fare spoiler non vi posso svelare nulla… ma certo è, che sarà in grado di recuperare ciò che non aveva più facendo ripagare alla cugina cattiva i torti subiti.
Insomma un film davvero particolare ricco di intrighi, ribaltamenti di fronte e colpi di scena, che presenta una narrazione essenziale e classica. Ma ciò che lascia felicemente colpito chi lo guarda sono senza dubbio le meravigliose interpretazioni delle attrici che rendono La Favorita un vero capolavoro. Soprattutto il ruolo della Regina è particolarmente impegnativo e necessita di una notevole capacita di interpretazione. Un plauso particolare anche alla splendida regia di Yorgos Lanthimos che non commette errori e non rallenta mai, facendo stare lo spettatore con gli occhi sgranati scena dopo scena… Per giungere a un finale che, almeno, a me ha fatto dire: “Ma come… già finito? E che fine faranno i personaggi?”
La morale è… con l’inganno qualsiasi cosa tu ottenga, anche se apparentemente bello, non ti farà felice, perché ci sarà sempre una regina di Inghilterra che ti chiederà di inginocchiarti e di massaggiarle i piedi. Nulla è scontato in questo film come le meritate Nomimation agli Oscar. Vi ho incuriosito? Allora correte al cinema dal 24 gennaio e fatemi sapere la vostra opinione.
Buona visione dal vostro Mauro Caputi