Avventura, passioni, fame di conoscenza e diritti umani nel nuovo film scritto e diretto da James Gray, Civiltà Perduta. Dal 22 giugno al cinema distribuito da Eagle Pictures e Leone Film Group. Trama, trailer e recensione

civiltà perdutaSe per questa Estate non avete fatto ancora un programma di viaggio per le vacanze, preparatevi a partire per l’Amazzonia insieme ai protagonisti di Civiltà perduta il nuovo film scritto e diretto da James Gray, autore di C’era una volta a New York (The Immigrant) e Two Lovers. Per Grey questa è la prima volta con un film d’avventura e per cimentarsi col genere ha scelto un protagonista d’eccezione: il leggendario esploratore britannico Percy Fawcett, interpretato da Charlie Hunnam.

La pellicola prende spunto dal bestseller Z la città perduta (The Lost City of Z) di David Grann, basato sulla vera storia di Fawcett e sugli avventurosi viaggi nella giungla amazzonica che fece negli anni ’20 per la Royal Geographical Society di Londra alla ricerca di un’antica civiltà.

Il motivo principale che inizialmente spinse Fawcett ad intraprendere questi rischiosissimi viaggi, fu la volontà di riabilitare il nome della sua famiglia nell’alta borghesia inglese. Nome offuscato dalla cattiva condotta di suo padre, che aveva sperperato tutto il patrimonio di famiglia. Ma da ogni viaggio Fawcett, scampato a vari pericoli e morte, inizia a prendere sempre più coscienza di essere arrivato lì dove ancora nessuno si è avventurato e la sua voglia di conoscenza inizia a trasformarsi in ossessione verso il raggiungimento della fama per aver scoperto una civiltà perduta ed estremamente evoluta insieme alla mitica città di Eldorado. Questo lo trasformerà in un uomo borioso e egoista, facendogli mettere il suo obiettivo davanti a tutto compresi moglie e figli. Entrerà così in conflitto sia con la moglie Nina, magistralmente interpretata da Sienna Miller, che vede venire meno la sua condizione paritaria, relegata solamente al ruolo di moglie e madre e con il suo promogenito Jake (Tom Holland), che, ormai cresciuto, gli rinfaccia di averli sempre trascurati per le sue spedizioni.

A complicare ulteriormente il cammino di Fawcett verso il suo sogno lo scoppio del primo conflitto mondiale, in cui verrà chiamato a combattere, rimanendo ferito. Episodio che servirà in qualche modo a riavvicinarlo a suo figlio Jack che lo spronerà ad organizzare una nuova spedizione in Amazzonia in cui lo seguirà.

James Gray porta così sul grande schermo la storia di un uomo e il suo ambizioso sogno, un sogno che lo divorerà a tal punto da far uscire il peggio di lui, anche verso le persone che lo amano di più al mondo: moglie e figli. Lo fa in un crescendo continuo di pathos e attesa, che coinvolge lo spettatore al punto che ad ogni nuova spedizione sarà come se fosse lui in prima persona Percey Fawcett,  verso l’ignoto, si troverà a sperare che sia la volta buona della scoperta di questa civiltà perduta. La fotografia è splendida, come lo stile registico inconfondibile di Gray che ci consegna una bellissima scatola, che suo malgrado a volte “suona” un po’ vuota, causa una sceneggiatura a tratti un po’ troppo semplice e lineare.

Grandissima anche l’interpretazione del cast prima fra tutte quella di Sienna Miller, che ha saputo dare il giusto spessore e complessità al suo personaggio. Una donna forte, che si fa carico di tutto ciò che suo marito neanche vede per inseguire il suo sogno e allo stesso tempo decisa a rivendicare una posizione paritaria per la donna nella società dell’epoca. Un plauso va anche a Robert Pattinson, in una prova da attore maturo e in grado di dare al suo personaggio un’interpretazione non piatta ma piacevolmente ricca di sfaccettature.

Sicuramente un film da vedere, sia perché è un bel prodotto da vedere che per i temi trattati: dall’invisibile forza che spinge l’uomo a realizzare i propri sogni, al reale spirito che dovrebbe spingere esploratori e “colonizzatori”, ovvero l’amore per la conoscenza accompagnato sempre dal rispetto verso le culture diverse dalle nostre. Tema quest’ultimo particolarmente attuale in questi tempi in cui la questione profughi e migranti è quotidianamente in evidenza su tutti i media.