L’Australia è una terra meravigliosa, completa nei suoi scenari naturali. Ha davvero tutto: dalle meravigliose barriere coralline, fino ad arrivare alle montagne e ovviamente al deserto, senza poi considerare la ricchezza della sua fauna e della sua flora. Qui troviamo anche tantissima cultura, miti e leggende a profusione, il tutto bilanciato dalla grande modernità delle metropoli australiane, che fanno da contraltare agli antichi villaggi degli aborigeni. Non sorprende dunque che molti capolavori del cinema siano stati ispirati proprio da questa mitica terra, o girati lì.
Cosa devo sapere prima di partire per l’Australia?
Innanzitutto è necessario raccogliere tutte le informazioni necessarie per la partenza e il soggiorno. Per le informazioni circa il visto turistico Australia e il costo, invece, basterà consultare le pagine di portali informativi come Auvisa. Altro passaggio obbligato è sicuramente scegliere il periodo ideale per viaggiare, tenendo presenti il clima e il portafogli: in molti consigliano di farlo tra novembre e marzo, proprio quando cade l’estate australiana.
Ti svelo una chicca!
Dovresti scegliere questo periodo e il motivo te lo spiego subito: è in estate che puoi godere dei suggestivi scorci offerti dai paesaggi australiani, e di un buon film nello stesso istante! Questo perché ci sono numerosi cinema all’aperto, che fra le altre cose, si stagliano su uno sfondo dipinto dagli incantevoli tramonti australiani. Si parla delle arene che in Australia vengono chiamate “Moonlight Cinema”, dunque dei cinema al chiaro di luna in location fantastiche, ricche di snack bar e di furgoncini che vendono cibo da strada.
Arrivare studiati!
Potresti recuperare alcuni grandi classici del cinema, per prendere spunto per il tuo itinerario e anche se le pellicole dedicate all’Australia sono parecchie, io ho scelto queste tre.
“Mr. Crocodile Dundee” di Peter Faiman (1986): un vero e proprio must, che narra le gesta di un avventuriero, interpretato dal grande Paul Hogan. Questo film, realizzato con un budget minimale e in parte girato in Australia, ha saputo guardare a questa terra con furbizia e con simpatia, con alcune scene che oggi fanno scuola.
“La dea del ‘67” di Clara Law (2000): una delle pellicole più particolari, che hanno visto le terre australiane come protagoniste. Questo film narra la storia di un uomo giapponese e di una donna cieca, uniti in un percorso che vede quasi assenti i dialoghi, incentrato piuttosto su un tema psicologico.
“Australia” di Baz Luhrmann (2008): l’ultimo film di questo trittico in salsa australiana è Australia di Baz Luhrmann, una pellicola che racconta la storia di un’aristocratica inglese e del ranch australiano ricevuto in eredità. È ambientata negli anni ’40 e ha un sapore molto drammatico, impreziosito dalle sue tinte storiche.