Installare delle telecamere nella propria proprietà a cosa fare attenzioneSoprattutto in questi giorni, scegliere di installare delle telecamere di sicurezza in casa propria o nella propria proprietà è un tema molto dibattuto e di grande attualità.

In un’epoca sempre più video controllata fatta di autovelox, sistemi di sicurezza e tutor, anche i cittadini possono avere l’esigenza di installare sistemi di videosorveglianza all’interno delle proprie abitazioni, oppure nelle zone attigue, come ad esempio nel giardino o fuori dal proprio box auto.

Ciò vale sia quando si è all’interno della propria abitazione sia, a maggior ragione, quando si è lontani da casa per motivi di lavoro o per una vacanza. L’installazione di telecamere, però, è sottoposta a precisi requisiti di legge che spiegheremo meglio in questo articolo.

Le telecamere e loro regolamentazione

Non è raro, ormai, controllare con occhio vigile la nostra casa da lontano, basta una semplice app dal nostro smartphone per assicurarsi non ci siano visite indesiderate o problemi di nessun tipo.

Ma, come abbiamo già accennato, l’installazione di videocamere di sicurezza o di sorveglianza sono regolamentate da leggi precise, che servono a limitarne abusi o un cattivo uso.

Nel caso di un tradimento, ad esempio, secondo Subito News entrano in scena precisi meccanismi psicologici che potrebbero farci compiere errori a cui fare attenzione. Meglio quindi evitare il fai da te e informarsi bene e per tempo su cosa si può e cosa non si può fare.

Per quanto riguarda le aziende, le leggi di riferimento sono il Reg. UE 679/2016 (GDPR), il provvedimento del Garante per la videosorveglianza del 2010 e lo Statuto dei lavoratori, ovvero la legge 300/1970.

Ma anche i cittadini privati devono rispettare delle norme ben precise, in particolare quando vogliono installare telecamere sul passo carraio, lungo il perimetro del giardino, sul pianerottolo o all’interno dei propri spazi privati.

Non tutti però ne sono a conoscenza e spesso ci si rivolge all’Avvocato per capirne la legittimità, soprattutto in casi particolari, come un raggio di azione esteso anche alle altre proprietà o per usi particolari, come nel caso di una presunta infedeltà.

In linea generale, per installare un impianto domestico di videosorveglianza, non bisogna rispettare le norme del Codice della Privacy previste per le telecamere pubbliche, ma solo fare attenzione a evitare di riprendere zone di pubblico passaggio.

Questo vale per esempio per un pianerottolo, o il muro esterno di una casa. Nel caso in cui, però, non si possa fare a meno di riprendere anche altre persone, bisognerà impedirne il riconoscimento, limitando il raggio della ripresa ai piedi.

A cosa fare attenzione

In generale, bisogna sempre ricordare che sia rispettata la protezione dei dati personali e che i video abbiano una conservazione dei video raccolti di massimo 24 ore successive alla ripresa.

Inoltre, eventuali persone di passaggio devono essere messe a conoscenza del fatto che sono state riprese. In caso di eventuali abusi, gli interessati potranno altrimenti rivolgersi al Garante della Privacy oppure al Giudice civile per chiedere un risarcimento danni.

Nel primo caso, si avvierà un procedimento amministrativo vero e proprio. Dal punto di vista penale, invece, si potrebbe incorrere in un delitto perseguibile a querela.