Lo sapevate che Torino è considerata la città più esoterica d’Italia? e che sparsi per i suoi tanti monumenti ci sono simboli magici e riferimenti a sette massoniche? Se vi piace il mistero e siete dalle parti di Torino o state programmando un viaggetto, non perdete l’occasione di scoprire il lato oscuro di questa bellissima città incastonata tra le Alpi!
Se siete amanti dell’esoterismo o semplicemente dei curiosi e vi trovate dalle parte di Torino non perdete l’occasione di conoscere il lato oscuro di quella che da sempre viene considerata la città più esoterica d’Italia.
Posizionata al vertice di due immaginari triangoli, uno di magia bianca con Lione e Praga e uno di magia nera con Londra e San Francisco, sembrata sia stata fondata dagli Egizi, da qui il nome “Torino” che deriverebbe da “Taurina”, in onore al sacro bue Api oppure da “Thwt Rym”, “Lacrima del dio Thot”, inventore della scrittura e maestro dei segreti della natura, che rivelò ai sacerdoti egizi di Heliopolis.
Inoltre Torino è ovunque disseminata di simboli magici e riferimenti alle sette massoniche, basta semplicemente passeggiare per Corso Garibaldi, in centro città, per imbattersi tra negozi, caffetterie ed altre attività commerciali, nella Chiesa della Misericordia, che conserva al suo interno strumenti di esecuzione capitale o nell’antica farmacia “Tullio Bosco”, con la facciata ornata di simboli alchemici o ancora nella Chiesa dei Santissimi Martiri nella cui facciata sono incastonate in quattro nicchie statue femminili, di cui solo la prima legata al culto cristiano, Maria Maddalena, mentre le altre tre raffigurano delle dee pagane.
Ma a parte questa Torino alla luce del sole, ne esiste un’altra che si sviluppa nel sottosuolo, in un intreccio di cunicoli e gallerie, cripte ed ipogei, tra cui le mitologiche “Grotte Alchemiche”, di cui solo 3 persone in tutta Europa conosco la precisa ubicazione e che dovrebbero trovarsi da qualche parte nei sotterranei di Piazza Castello o di Palazzo Madama o vicino ai Giardini Reali perché questo spiegherebbe il motivo per cui molte persone che attraversano quei luoghi, affermano di provare una sensazione di benessere, e tra l’altro nel Duomo di San Giovanni Battista che si trova nelle adiacenze di Piazza Castello è conservata la Sacra Sindone, il più grande simbolo di magia bianca e del cristianesimo.
Le tre “grotte alchemiche” sono considerate dei veri e propri luoghi di potere, una specie di passaggio dimensionale per un mondo parallelo e sconosciuto, in cui potrebbe addirittura essere conservata la mitica pietra filosofale, tanto agognata da alchimisti e negromanti del calibro di Cagliostro, Paracelso, Fulcanelli, Nostradamus e Gustavo Rol, che non a caso passarono spesso per Torino.
Di seguito potete trovare alcuni suggerimenti per scoprire e assaporare questo lato affascinante e misterioso del capoluogo piemontese, ma sappiate che sono solo una piccola parte dei tantissimi luoghi legati all’esoterismo presenti a Torino.
- Piazza Statuto: ritenuta il vertice del triangolo di magia nera che Torino forma con Londra e San Francisco, è stato considerato un luogo nefasto fin dall’epoca romana, quando non solo era sede di una necropoli e di tumulti, ma qui venivano anche condannati i colpevoli. Si pensa addirittura che nascosto nel piccolo giardino con l’obelisco che ha in cima un astrolabio si nasconda la porta dell’Inferno.
Altro simbolo inquietante e di incerto significato la Fontana del Frejus che ricorda le vittime del lavoro per la costruzione dell’omonimo traforo e rappresenta figure umane che appaiono sofferenti, mentre sulla cima, c’è un angelo con in testa una stella a 5 punte simbolo magico;questo apre la strada a 2 diverse interpretazioni: un’allegoria della difficoltà della conquista della vera conoscenza, rappresentata dall’angelo con la stella, da parte dell’uomo oppure la rappresentazione della “Porta degli Inferi”, con l’angelo che in realtà sarebbe Lucifero con lo sguardo rivolto ad est, verso la parte di Torino legata alla magia bianca, forse verso la chiesa della Gran Madre di Dio.
- Chiesa della Grande Madre di Dio: Se siete appassionati di magia ed esoterismo non potete assolutamente non andare a visitare la Chiesa della Grande Madre di Dio, definita anche Tempio, che sorge nell’omonima piazza rialzata rispetto a quest’ultima; quasi isolata dal resto con le Alpi come sfondo, risulta già a prima vista diversa dagli altri edifici di culto, sia dal punto di vista architettonico che per la mancanza di simboli cristiani quali croci, che ancora per l’alone di energia e mistero che emana.
All’esterno della Chiesa 2 statue sorvegliano il centro città e rappresentano la Fede il cui dito indice (ormai reciso), indica secondo credenze popolari, il luogo in cui sarebbe nascosto il Sacro Graal e la Religione, che tiene in mano l’unica croce presente nella chiesa; continuando con i simboli non appartenenti al culto cristiano, sul frontone non sono raffigurati gli Apostoli ma i Decurioni che vollero l’edificazione del Tempio, nel sacrario dei Caduti della Grande Guerra, si trova una statua della Vergine Nera e infine, altro fatto anomalo, la chiesa della Gran Madre di Dio non è proprietà della Chiesa Cattolica come tutti i luoghi di culto ma del Comune di Torino. - Palazzo Trucchi di Levaldigi: meglio conosciuto come il “palazzo del diavolo” è attualmente la sede della Banca Nazionale del Lavoro e in via Alfieri angolo via XX Settembre è situato il suo inquietante “portone del diavolo” così chiamato perché i suoi battenti furono messi di notte di nascosto da tutti; il portone è ornato con fiori, frutta, arcani simboli e un minuscolo topolino, mentre sul battente di bronzo sono rappresentati diavoli e serpenti.
Il nome di “Palazzo del diavolo” discende dal fatto che al suo interno sarebbero accaduti episodi macabri e misteriosi, come l’assassinio di una ballerina misteriosamente pugnalata durante un ballo che durò 3 giorni e 3 notti e la scomparsa di un soldato che stava per mettersi in viaggio con dei documenti segreti, soldato il cui corpo fu trovato solo 20 anni dopo tumulato in un muro del palazzo stesso, da 2 muratori che stavano eseguendo lavori di restauro. - Palazzo Madama in piazza Castello: capolavoro di architettura nasconde il suo lato più misterioso e affascinante nei sotterranei in cui si troverebbero le leggendarie Grotte alchemiche, dove i Savoia nel Settecento avrebbero protetto famosi alchimisti che tentavano di trasformare il piombo in oro.
- Palazzo Reale – Piazzetta Reale : gli studiosi di esoterismo affermano che piazza Castello e in particolare il punto dove sorge il palazzo Reale, sia l’epicentro dell’energia positiva rappresentata da quel triangolo di magia bianca di cui Torino farebbe parte. Il punto esatto dovrebbe trovarsi in corrispondenza della fontana dei Tritoni.
Inoltre il cancello del Palazzo, a cui fanno la guardia le statue equestri dei due Dioscuri, Castore e Polluce, entrambi con una stella a 5 punte sulla testa, segnerebbe il confine tra la città santa e quella diabolica e qui un tempo veniva esposta la Sacra Sindone. - Fontana delle Quattro Stagioni o Angelica: posta nella parte oscura della città e precisamente in piazza Solferino, la Fontana delle Quattro Stagioni o Angelica, è composta da 4 gruppi di statue, 2 femminili la Primavera e l’Estate poste sui lati che rappresentano i due aspetti dell’Amore, quello sacro e quello profano e 2 maschili che rappresentano Autunno e Inverno, poste al centro che versano acqua da 2 otri, simboli astrologici dell’Acquario e dell’Ariete, segno sotto il quale si trova l’Italia, mentre l’acqua versata rappresenterebbe la conoscenza.
Fu costruita negli anni ’30 per essere messa davanti al Duomo di Torino ma la chiesa non volle perché le figure rappresentate erano considerate simboli massonici, collegati alla magia nera.
Mai stato a Torino.