Il tasso di analfabetismo nel mondo racchiuso in un’infografica pubblicata da ActionAid in occasione della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione
Ogni anno a settembre milioni di bambini e adolescenti sono in fermento per l’inizio di un nuovo anno accademico. Non importa che sia il primo giorno di scuola o il proseguimento del percorso formativo, perché per la gran parte di loro questo momento è vissuto tra mille emozioni. Si ritrovano gli amici, si creano nuove compagnie, è il giorno che segna l’inizio di un nuovo anno. Ma davvero per tutti i bambini esiste un primo giorno di scuola? Purtroppo no, perché, ancora oggi, l’analfabetismo è una condizione che riguarda molte persone. Sono oltre 758 milioni le persone analfabete nel mondo, di cui oltre la metà sono donne. I dati sono stati pubblicati l’8 settembre, giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, da ActionAid Italia in un’infografica incentrata sul tema dell’analfabetismo nel mondo. La ricorrenza fu istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO per ricordare agli Stati della comunità internazionale che l’alfabetizzazione è un diritto imprescindibile per ogni persona.
La povertà, la mancanza di lavoro, la discriminazione di genere, lo sfruttamento minorile e l’assenza di strutture scolastiche qualificate sono per molte comunità ostacoli troppo grandi da poter superare senza il supporto e il sostegno di altre Nazioni.
Sembra quasi impossibile che nel 2017 ancora non si stato possibile riuscire ad offrire a bambini e adolescenti un mondo civile in cui vivere. Di fatto milioni di loro sono costretti ogni giorno a sopravvivere in comunità dove molto spesso anche l’acqua risulta essere un miraggio.
Siamo tutti chiamati in causa dare supporto, nel nostro piccolo, a enti e realtà che ogni giorno fanno del loro meglio per cercare di offrire un futuro a questi bambini. Sono tanti i modi per poter sostenere queste comunità, tra cui l’adozione a distanza. Basta poco per far diventare settembre il mese dell’istruzione e regalare un futuro più dignitoso ai bambini del resto del mondo.