Margutta Creative District, il progetto nato con l’intento di promuovere la creatività italiana ed internazionale, tra presentazioni, sfilate di moda, installazioni di design ed eccellenze del food&wine made in Italy, nel corso di AltaRoma 2016, ha riportato via Margutta al centro del panorama delle arti contemporanee.
Ed eccomi di nuovo qui Carissime lettrici e Carissimi lettori di Lifestyle made in Italy, devo ammettere che quest’anno più che mai sono riuscita a seguire la mia passione partecipando a molte sfilate/eventi del calendario dell’edizione estiva di AltaRoma 2016.
Anche quello originalissimo e elegantemente unconventional, che ha riacceso i riflettori su una delle vie più suggestive e belle di Roma, la via degli artisti: Via Margutta, grazie al progetto Margutta Creative District, nato con l’intento di promuovere la creatività italiana ed internazionale, riportando questa celebre via incastonata nel cuore pulsante di Roma, al centro del panorama delle arti contemporanee.
Un’iniziativa, ideata da Antonio Falanga e Grazia Marino, prodotta dalla Together eventi comunicazione, organizzata dalla P&G Events, con il Patrocinio dell’Associazione Internazionale di Via Margutta, che ha coinvolto l’intera area di Via Margutta dall’8 all’11 luglio nell’ambito della sezione “In Town” di questa edizione estiva di AltaRoma Luglio 2016.
Nei quattro giorni, i cortili e le gallerie d’arte, le botteghe artigiane e gli hotel di via Margutta, un tempo dimora o ispirazione per celebri personalità del mondo dell’arte, della musica e del cinema, sono state le location esclusive, di presentazioni, sfilate di moda, installazioni di Design e per le degustazioni di eccellenze del food&wine.
Qui abbiamo incontrato anche una vecchia conoscenza del magazine Vincenzo Merli, art director della Maison Egon Von Furstenberg.

Francesca Mura e Vincenzo Merli
Vincenzo, si è gentilmente prestato a farmi da cicerone nella visita alla loro installazione tra moda & design allestita, grazie anche alla preziosa collaborazione di Cinzia Iannilli della Forever Events, presso l’Hotel Art di Via Margutta: lo splendido e originalissimo albergo ricavato dalla ristrutturazione di una chiesa della quale si possono ancora ammirare le volte a croce tutte affrescate, le stazioni della via crucis lungo quella che era la navata principale, la zona in cui era sito l’altare dove ora alloggia l’elegante lounge bar.

Hotel Art Via Margutta Roma
Nella zona dedicata alla Maison oltre ad un meraviglioso abito blu d’archivio era sistemato un divano facente parte del progetto Home di Egon Von Fustenberg: il divano era realizzato con un lusso che rappresenta al meglio l’Italian Style, presentava una struttura in legno ricoperta da foglie d’oro anticate e il rivestimento in velluto blu e swarovski applicati su due piccoli cuscini.
Mai location poteva essere più adatta perché all’Hotel Art, l’arte sembra proprio essere il trait d’union che collega tutti i gli elementi che contraddistinguono il progetto Margutta Creative District ovvero moda, cultura in tutte le sue sfaccettature, arte e design.
Continuando il mio tour del Margutta Creative District, sono così arrivata alla parte puramente riservata alla moda con le sfilate dei migliori outfits di brands italiani e stranieri tra cui:
- Katharine Story, designer di moda californiana, per la prima volta in Italia ha presentato il proprio stile che evoca l’eleganza bohémien della sua nativa Laguna Beach;
- Tiziano Guardini, vero talento del nostro Made in Italy, con i suoi abiti scultura realizzati con tessuti e accessori originari dalla madre terra, fonte d’ispirazioni della sua esclusiva eco-couture all’insegna di eco-sostenibilità e originalità;
- l’Accademia di Moda Sitam di Lecce, che ha presentato la nuova Collezione 2016, ideata e realizzata in sede dai suoi allievi coordinati dalla Direttrice Stefania Cardellicchio. Nelle varie proposte moda emerge una donna che si rifà a linee minimal ed essenziali, con originali lavorazioni a laser;
- Annamaria Patronella, ci parla di vizi capitali con i due outfits proposti, caratterizzati da linee sartoriali e realizzati con raffinate tecniche d’alta moda in taffetàs: un abito nero e viola ad “incarnare” un’evoluzione della rappresentazione del vizio ed uno giallo a rappresentare l’essenza della superbia;
- Chiara Baschieri, ci ha regalato suggestioni esotiche con atmosfere coloniali e rigore androgino nella sua collezione SS16, fatte di bluse a scatola e minidress laserati dai tagli netti e puliti caratterizzati da intarsi e dai fitti disegni geometrici degli edifici di Tangeri; mentre le forme morbide degli abiti e dei pantaloni alla caviglia sembrano rifarsi ai tratti dell’abbigliamento tradizionale magrebino.
Mentre per la sezione Accessori erano presenti:
- Massimiliano Mastrangelo il più giovane fashion designers italiano con i suoi 15 anni, ha presentato la Starting-Capsule di borse del suo brand Lisianthus: progetto che prende vita dall’uso quotidiano dei social ed in particolare di Instagram, foto, frasi fonte d’ispirazioni per l’ideazione e produzione di borse e accessori Haute Couture, realizzate con pelle esotica ed alti capi di pellicceria;
- Marina Santaniello, ha proposto la sua nuova collezione di borse, progettata e realizzata in pelle, originale e innovativa, composte di una borsa interna e di una cover esterna, sfilabile, dipinta a mano, con immagini che raccontano ancora una volta storie di donne. Cover, che se appesa al muro, all’interno di una cornice, diventa magicamente un quadro;
- il brand Max Clan Roma, azienda giovane e dinamica specializzata nella produzione di calzature e borse, di uso elegante-quotidiano, ha presentato la sua nuova collezione dedicata ad una donna attenta alla moda e alle nuove tendenze, ma allo stesso tempo pratica e amante della comodità.
Grandi rappresentanti anche nella sezione gioielli dove il colore e l’innovazione la facevano da padrone:
- Gaia Caramazza ha presentato in anteprima “Scrigno Collection”: realizzata interamente a mano, in Oro, Oro rosa, Argento e Bronzo abbinati alle pietre Agata, Quarzo, Radici di Smeraldo e brillanti, composta da sette scrigni preziosi disegnati per ognuno dei volti della femminilità. Sette piccoli gioielli da indossare vicino al cuore, lì dove le passioni nascono e trovano protezione;
- Marina Corazziari, scenografa e designer di gioielli, prendendo ispirazione dalle atmosfere del suo mediterraneo ha proposto creazioni esclusive realizzate in oro, argento e pietre dure, contornate da pietre dure e un abito di tulle rosa antico con decorazioni ramage, creato con gioielli modulari e rimovibili;
- Alex Carelli, appartenente ad una famiglia di orafi e gioiellieri, ha presentato una collezione di respiro elegantemente contemporaneo, realizzata utilizzando il ferro intrecciato e piegato, adattato a seguire le morbide forme del corpo femminile, per creare la struttura dei suoi gioielli. In cui ha incastonato pietre naturali, preziose e semi preziose, nella varietà dei loro colori e riflessi, come inno per esaltare la natura.
Dulcis in fundo trattandosi di made in Italy non poteva mancare l’altra cosa per cui siamo amati in tutto il mondo, la sezione Food&Wine dove i protagonisti sono stati:
- il Margutta vegetarian food&art un’istituzione nel panorama eno-gastronomico europeo, che ha percorso trasversalmente tutte le grandi rivoluzioni vissute dalla cultura alimentare in questi trentacinque anni e nel cui spazio espositivo fra i più attivi nel campo dell’arte contemporanea, lo stilista Tiziano Guardini e la Burlesque performer Peggy Sue, sono stati interpreti di una originalissima performance “food&fashion”;
- l’Azienda Vitivinicola CIU’ CIU’, con alla guida Walter Bartolomei e il fratello Massimiliano, con i suoi vini biologici e di altissima qualità, che nascono da vitigni che si trovano nei pendii delle colline di Offida (AP), terra d’origine di Passerina, Pecorino, Rosso Piceno Superiore. Vini noti in tutto il mondo che contribuiscono a tenere alta la tradizione vitivinicola del Made in Italy;
- i Sentieri di Bacco di Beatrice Trebisacce, una società tutta al femminile che organizza eventi enogastronomici all’insegna di passione e ricerca della qualità.
Devo dire un evento davvero ben riuscito, in cui sono stati messi in risalto tutti gli elementi più importanti che danno lustro al Made in Italy nel mondo e in cui Margutta Creative District si ripromette di promuovere, edizione dopo edizione, il legame profondo tra le radici e la contemporaneità, tra la ricerca e l’innovazione, con l’Alta Moda a fare da filo conduttore di incontri, dialoghi e contaminazioni tra i vari settori.
Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima fantastica edizione, la vostra Francesca Mura!