Ciò che rende i vini siciliani di qualità, è senza dubbio la ricchezza e la diversità del patrimonio vinicolo, insieme alla sostenibilità e alla biodiversità.
Mentre i produttori siciliani hanno già avviato la vendemmia 2021, i numeri ufficiali dell’annata 2020 confermano una produzione di 4,46 milioni di ettolitri, in media con gli ultimi 5 anni ma con un -11,3% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Secondo il report di Uva Sapiens, la viticoltura siciliana risulta avere una media produttiva tra le più basse di Italia, seconda soltanto alla Toscana e il Piemonte, che si attesta intorno i 65 quintali per ettaro, con rese per varietà diverse tra loro, influenzate da variabili come il sistema di allevamento, irrigazione, microclima, suoli.
Uno dei motivi del calo quantitativo negli ultimi dieci anni, è la riconversione, nell’agricoltura siciliana, degli ettari vitati in altre colture, insieme ad una gestione viticola sempre più rivolta a massimizzare la qualità.
L’annata 2021, invece, già iniziata la prima settimana di agosto nella Sicilia occidentale, e a settembre nel centro- sud e nella Sicilia orientale, sembra essere in linea con il sentimento di rinascita e ritornare a eccellere.
Una delle parole chiave che guida lo spirito e le strategie dei produttori siciliani è la sostenibilità.
Questo è dimostrato anche dal numero crescente di cantine che aderiscono a protocolli volontari o a certificazioni legate alla sostenibilità, da SOStain alle altre certificazioni italiane ed europee.
QUAL È STATO L’IMPATTO DEL CLIMATE CHANGE SUI VINI SICILIANI?
I fattori che permettono alla Sicilia un approccio fortemente indirizzato alla sostenibilità e al biologico sono molteplici, ad iniziare dal clima mediterraneo che, non risente particolarmente dell’innalzamento delle temperature medie dovute al climate change. Dalle analisi dei dati, possiamo dire che la Sicilia, nel 2020, non ha subito innalzamenti di temperatura significativi rispetto alla media degli ultimi 30 anni, al contrario di altre regioni viticole nazionali ed europee.
By Luigi Mazzei