Doctor Strange, il nuovo mistico supereroe Marvel conquista la vetta del box office italiano nel primo week end di programmazione, aprendo con un incasso di oltre 2.400.000 euro. Trama, trailer e recensione della nuova magica avventura Marvel.
Sbarcato il 26 ottobre nei cinema italiani da una dimensione magica, Doctor Strange, il nuovo affascinante eroe dell’universo Marvel ha conquistato subito il pubblico, balzando in vetta al box office con oltre 2.400.000 € incassati.
Un’avventura fantastica che trasporta lo spettatore in mondi paralleli, tra spettacolari ambientazioni ispirate ai quadri di Escher e la battaglia con il male spostata su una dimensione psicologica, privilegiando il potere della mente a quello puramente fisico dei muscoli.
Diretto dal regista Scott Derrickson, Doctor Strange, ci fa fare la conoscenza del dottor Stephen Strange (Benedict Cumberbatch), neurochirurgo di fama mondiale. Obiettivo raggiunto con tanto studio, dedizione e duro lavoro che, da una parte, lo ha reso orgoglioso, dall’altra gli ha fatto perdere l’umanità che dovrebbe caratterizzare ogni bravo dottore, spingendolo, per accrescere il suo successo, a non volersi occupare di pazienti senza possibilità di guarigione.
Una vita asettica, quasi come una sala operatoria, dove non c’è spazio per sentimenti, spiritualità e umanità. Ma, come un fulmine a ciel sereno, arriva un brutto incidente automobilistico che arresta la sua folle corsa verso il successo, provocandogli la perdita dell’uso delle mani.
Ostinato nel non arrendersi alla menomazione, prova ogni strada cercando conforto nella razionalità della medicina tradizionale, che conosce a mena dito ma che, per la prima volta, non riesce a dare le risposte cercate. Quando anche l’ultimo lumicino di speranza sta per spegnersi, ecco che sente parlare della guarigione miracolosa di un paziente che si era rifiutato di curare perché riteneva inguaribile.
Così Strange chiede di incontrarlo e scopre che per guarire si è recato in Nepal in una misteriosa località chiamata Kamar-Taj dove c’è un guru chiamato “l’Antico” in grado di compiere azioni miracolose.

L’Antico (Tilda Swinton) e Doctor Stephen Strange (Benedict Cumberbatch)
Arrivato a Kamar-Taj, Strange si troverà di fronte non un luogo di guarigione come si aspettava né tanto meno un medico praticante una medicina alternativa, ma una sorta di enclave di “stregoni” dai poteri sorprendenti in lotta contro un dio oscuro e spietato, che vive al di là dello spazio e del tempo, che con i suoi accoliti, gli Zeloti, vuole conquistare la Terra.

Kaecilius (Mads Mikkelsen) e gli Zeloti
Il razionalissimo Doctor Strange sarà così costretto a rivedere tutte le sue credenze e ad elevare la sua mente per far scaturire dalle sue mani malate una nuova forma di magia da mettere realmente a servizio dell’intera umanità e non, come in passato, per ricavarne gloria e fama.

Mordo (Chiwetel Ejiofor) e Doctor Stephen Strange (Benedict Cumberbatch)
Tra incantesimi, continui ribaltamenti di fronti, combattimenti serrati a colpi di armi magiche, ma anche risate, strutture urbane e architettoniche che si piegano ai voleri degli stregoni, catapultando magicamente lo spettatore in una specie di quadro di Escher animato, le due ore del film scorrono velocemente, in modo piacevole e senza un attimo di tregua.

Mordo (Chiwetel Ejiofor) e Doctor Strange (Benedict Cumberbatch)
Una storia fantastica in grado di rapire completamente lo spettatore, trascinandolo nel magico vortice della vicenda grazie ad una solida e coerente trama, uno straordinario uso degli effetti speciali e un cast ottimo e ineccepibile a partire da Benedict Cumberbatch, che dona al suo Dottor Strange la giusta dose di cinismo, fascino e humor e ad una superlativa Tilda Swinton che infonde al suo Antico un carisma e una presenza scenica davvero magnetiche.
Un film sicuramente diverso da quello a cui ci ha abituati finora la Marvel, che porta nel filone una straordinaria ventata di freschezza e novità, anche per il tema portante della pellicola: il tempo ed il suo trascorrere, da sempre visto come nemico dall’uomo, ma ancor più temuto dalle nuove generazioni che impiegano la scienza nel costante tentativo di frenarne l’inarrestabile corsa.
Insomma, decisamente consigliato!