Claudia Gerini

Claudia Gerini

Claudia Gerini è la graditissima ospite del nostro caffè di oggi e abbiamo avuto il piacere di incontrarla all’anteprima del film “Il traduttore” regia di Massimo Natale, che la vede nei panni di Anna Ritter, una raffinata donna di classe, titolare di una galleria d’arte, che rimasta vedova, cerca qualcuno che le traduca un diario scritto in tedesco del defunto marito. A questo proposito una sua amica che collabora con l’università, le presenta Andrei Bina, interpretato da Kamil Kula, uno studente rumeno che grazie ad una borsa di studio frequenta un corso di specializzazione in lingue e letterature straniere all’università.

Il giovane che per mantenersi fa svariati lavori, tra cui l’aiuto pizzaiolo e il traduttore per le intercettazioni della polizia, accetta, venendo così catapultato in un mondo che fino a quel momento non ha neppure osato sognare. E ben presto gli incontri di traduzione si trasformano in una forte attrazione tra i due, che in qualche modo vedono nell’altro una sorta di riscatto ad una vita che non gli sta dando ciò che si aspettano.

Abbiamo chiesto così a Claudia di raccontarci qualcosa di più del suo personaggio e dei suoi progetti futuri.

Claudia in questo film interpreti Anna Ritter, una donna matura e madre che ha subito un’improvvisa battuta d’arresto nel proprio matrimonio a causa della morte improvvisa del marito. Cosa ti è piaciuto di più nel dover interpretare questo personaggio?

“Sicuramente il fatto di raccontare come una donna fa pace con il suo passato per evolversi e così rivolgersi verso un futuro, riscoprendosi anche come donna e, non solo moglie e mamma, pronta ad affrontare un nuovo capitolo della sua vita.”

Al centro del film c’è il rapporto tra il tuo personaggio, Anna una donna di classe, in carriera e Andrei questo ragazzo rumeno in cerca in qualche modo di una strada diversa da quella che tocca solitamente agli immigrati nel nostro Paese. Due persone molto diverse, tra cui non nasce un amore ma quanto più un rapporto funzionale per la loro evoluzione. Tu cosa ne pensi?

“Si certo ovviamente non si può parlare d’amore, perché il divario tra i due è molto grande, non solo per una questione anagrafica ma anche per quanto riguarda gli interessi e la visione della vita. Ma ci sono dei momenti della nostra esistenza in cui tutto sembra immobile e in cui sentiamo il bisogno di un cambiamento, che da soli non riusciremmo ad attuare. E proprio in quei momenti potrebbe arrivare una persona che ti aiuta a svegliarti dal torpore in cui sei caduta, facendo scattare quel meccanismo che fa riprendere lo scorrere della vita.

Questo è ciò che succede esattamente ad Anna e Andrei, in cui lui rappresenta una zattera che riporta lei dall’altra parte del fiume, ormai alla deriva dopo la scoperta del tradimento da parte del marito morto. Mentre lei permette a lui di capire che è ora di riprendere, senza più tergiversare, la costruzione di quel futuro per cui aveva fatto tanti sacrifici.”

Claudia Gerini e Kamil Kula ne "Il traduttore"

Claudia Gerini e Kamil Kula ne “Il traduttore”

Sia in questo film “Il Traduttore” che ne “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” hai interpretato il ruolo di una donna davanti alla fine di una storia d’amore, anche se in quest’ultimo film a causa del destino più che per scelta. Come affronterebbe Claudia Gerini la fine di un rapporto?

“In effetti in entrambi i film, mi sono ritrovata a vestire i panni di due donne che devono affrontare la fine di un amore anche se per motivi diversi e penso che la difficoltà più grande sia fare i conti col proprio divenire, lasciarsi tutto alle spalle ed aprirsi ad una nuova vita.

Marco Bocci e Claudia Gerini ne "L'esigenza di unirmi ogni volta con te"

Marco Bocci e Claudia Gerini ne “L’esigenza di unirmi ogni volta con te”

Diciamo che io in una situazione del genere, cercherei in tutti i modi di capire se veramente è il caso di lasciare oppure se è il caso di fare un passo indietro per provare a salvare il salvabile. Ovviamente questa decisione dipende da molti fattori, come ad esempio il tipo di storia che si sta vivendo: giovane o di lunga data. In ogni caso sono convinta che affronterei la situazione analizzando prima ogni punto del rapporto per capire se c’è oppure no qualcosa da salvare.”

Cosa ne pensi del rapporto d’amore tra una donna matura e un ragazzo più giovane?

“In questo film interpreto una donna adulta che ha una relazione con un ragazzo più giovane è vero, ma non si tratta né di un innamoramento né di un “toy boy”, ma penso che sia giusto che se una donna più grande si innamora di un ragazzo più giovane, possa vivere la sua storia d’amore senza suscitare scalpore e polemiche, così come è considerato normale per l’uomo maturo che si accompagna con la ventenne. Francamente non ne faccio una questione moralista, penso che ci debba essere parità anche in questo, ovviamente sempre salvaguardando la dignità senza scadere nel ridicolo.”

Nella tua lunga carriera ti è capitato di interpretare tanti personaggi diversi, ma c’è un ruolo che non ti è ancora stato proposto e che ti piacerebbe interpretare?

“Sicuramente mi piacerebbe continuare ad avere l’opportunità di recitare in belle storie, ma se proprio dovessi scegliere mi piacerebbe fare un personaggio storico che non mi è ancora capitato di interpretare e anche un musical.”

Da attrice poliedrica quale sei ti vediamo passare con estrema naturalezza da ruoli drammatici alla commedia e proprio in una commedia ti vedremo prossimamente. Vuoi dare qualche anticipazione ai nostri lettori?

“Non vi posso ancora svelare molto, ma posso dirvi che sarà una commedia musicale, molto carina e divertente di Antonio e Marco Manetti, dove interpreterò donna Maria.”

Come prendi il caffè?

“Ah quanto mi piace il caffè! La mattina mi preparo una caffettiera da quattro e la bevo tutta da sola, perché amo molto la moka. Mi piace talmente tanto che lo bevo nero con un po’ di zucchero di canna.”