Ancora indecisi su cosa fare questo Capodanno? Ecco 6 mete dalle nevi al mare con indicazioni su dove dormire, mangiare, cosa vedere, lo shopping, prezzi e cosa mettere in valigia!
Ci sono generalmente due correnti di pensiero su come passare il Capodanno: c’è chi ama la tradizione e sogna di passarlo tra le candide nevi scaldati dal calore del camino e coccolati dall’allegro scoppiettio del fuoco e chi invece lo vede solo come un motivo per “tagliare la corda” ed esplorare un altro angolo del mondo, magari in un paradiso esotico, dove crogiolarsi pigramente al sole.
Quindi sia che apparteniate alla prima o alla seconda categoria, ecco qualche consiglio di viaggio per chiudere bene i conti con il vecchio anno e cominciare alla grande con quello nuovo!
“Diagnosi 1: amante della tradizione”
Se pensando al Natale e al Capodanno, vedete tutto bianco, cominciate a sognare cime innevate, splendidi chalet montani con caminetti scoppiettanti e fumante tazze di cioccolato o vin brulè e il vostro outfit ideale per il veglione prevede soffici maglioni stile Darcy de “Il Diario di Bridget Jones”, allora il Capodanno su misura per voi è senz’altro tra le nevi!
Dove andare e perché (diagnosi 1)
Se cercate candidi paesaggi e atmosfere ovattate, stile fiaba, rimanendo comunque in Italia, vi consiglio Tarvisio in Friuli Venezia Giulia oppure Ponte di Legno in Lombardia.
Se invece preferite spingervi nell’estremo Nord alla scoperta di paesaggi incantati immersi nelle lunghe notti invernali, dove i rumori delle città lasciano il posto alla potente voce della natura, Danimarca e Finlandia sono la destinazione giusta. Paesaggi al limite della realtà che con le loro magiche atmosfere sono stati fonte di ispirazione per tanti scrittori famosi come Hans Christian Andersen.
Viaggi che per la loro intensità emozionale, entreranno a far parte anche dei miei prossimi consigli travel terapeutici come quelli già presenti nel mio libro Travel Therapy: il viaggio giusto al momento giusto.
Cosa fare e dove soggiornare (diagnosi 1)
- Tarvisio (Friuli Venezia Giulia)
È una delle località montane più belle del Friuli Venezia Giulia, oltre che una stazione sciistica di prim’ordine. Qui gli amanti degli sport invernali troveranno sicuramente neve per i loro sci e snowboard. Oltre a provare attività alternative come la sleddog: la guida della slitta trainati da una muta di husky.
Ma anche se non siete dei provetti sportivi non avrete modo di annoiarvi, perché Tarvisio è ricco di chiese, edifici storici e tipici, musei, arte, artigianato, gastronomia, tutti caratterizzati dal fatto che questo posto si trova nel punto di incontro di tre mondi: latino, germanico e slavo.
Dove soggiornare: se si preferisce la libertà di un angolo di paradiso senza gli orari dell’hotel, sul sito www.homelidays.it potrete trovare tante offerte di case vacanze situate in residence, dotate di tutti i moderni comfort (macchinetta per il caffè espresso con capsule, Internet wi-fi ADSL, computer (MacBook), TV LCD, DVD e BluRay, PlayStation3, digitale terrestre, mountain bike e guide “Touring Club”) a partire da € 57 a notte per 2 persone.
- Ponte di Legno (Lombardia)
Ponte di Legno, nell’alta Val Camonica, è una delle mete più ambite da sciatori, snowboarder e amanti degli sport invernali in genere. Quelli che finché c’è rimasto anche un solo spiraglio di luce sono lì che non rinunciano all’ultima discesa.
Per chi invece preferisce attività più turistiche a quelle sportive, vale sicuramente la pensa fare un salto nel passato con una suggestiva visita a Case di Viso. Un borgo alpino in quota (1753 m. s.l.m.) della Valle di Viso, nel comune di Ponte di Legno. Qui le abitazioni conservano immutata la loro architettura originaria in muratura, risalente in alcuni casi agli inizi del XIX secolo, e sono state teatro di una rappresaglia nazista dopo l’armistizio dell’8 settembre.
Dove soggiornare: se siete anche voi tra questi forzati delle nevi, allora sarà più pratico alloggiare in appartamento, magari con una bella mansarda a disposizione e inserito in un tipico edificio interamente rivestito di legno. Proprio come quelli che propone a due passi dal centro del paese il sito www.homelidays.it.
- Copenhagen (Danimarca)
Ritenuta da molti la città ideale, perché moderna, multiculurale e vero esempio di tolleranza. Qui l’ambiente è sacro, come dimostrano anche gli oltre 350 km di piste ciclabili che l’attraversano.
È una città estremamente vivibile e piena di cose da fare: ricca di musei ed eventi culturali, gallerie d’arte, residenze reali e palazzi antichi. Da non perdere la visita alla mitica Sirenetta, simbolo della città, i palazzi reali di Christiansborg, Amalienborg e Rosenborg, per vivere i fasti della più longeva monarchia d’Europa. Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.kel12.com/itinerario.aspx?i=9521 oppure www.copenaghen-turismo.com
- Lapponia finlandese (Finlandia)
In queste terre in cui neve e ghiaccio l’inverno la fanno davvero da padroni, il Capodanno sarà un’esperienza davvero avventurosa e al di fuori del comune. Immersi nel silenzio dei boschi potrete fare lunghe passeggiate con le racchette da neve, per fare un bilancio dell’anno appena trascorso e ponderare tanti buoni propositi per quello che sta per iniziare. Potrete inoltre praticare sci di fondo e fare emozionanti escursioni a bordo di slitte trainate da renne. Per maggiori informazioni consultate il sito http://www.kel12.com/itinerario.aspx?i=10756
Cosa mettere in valigia (diagnosi 1)
Innanzitutto, a meno che non abbiate intenzione di passare tutto il tempo lontano dalle piste, mettete in valigia una bella tuta da sci! Già state pensando che evidenzierà quel rotolino di troppo spuntato dopo le abbuffate natalizie?
Niente paura ormai ne esistono in materiale tecnico, dai design aderenti che evitano sicuramente l’inestetico effetto omino Michelin! Al posto del piumino potete optare per una giacca in goretex, che vi tiene caldi senza infagottarvi.
Quindi procuratevi sciarpe, cappelli, guanti, occhialoni da sole, eleganti doposci da poter usare anche in baita e perché no per il veglione dell’ultimo dell’anno, crema solare, pantaloni termici e caldi e soffici maglioni che vi avvolgano come un caldo e coccoloso abbraccio! What else?
Dove mangiare e cosa mangiare (diagnosi 1)
- Tarvisio: qui, proprio per la sua ubicazione, potrete gustare la Cucina dei Tre Confini. Una fusione di prodotti tipici locali, in particolar modo selvaggina, bovini e funghi e tradizioni gastronomiche friulane, slovene e carinziane. I piatti tipici di questa zona sono: la zuppa di funghi in ciotola di pane, gli gnocchi e paste ripiene con erbe, formaggi e trota, Blecs con cervo, la trota cucinata in vari modi e lo Szegediner (gulash di maiale). Altri alimenti caratteristici della zona di Tarvisio son il pane di segale, con sesamo, con noci e formaggio e dei golosissimi biscottini speziati.
Dove mangiare: uno dei ristoranti consigliati è quello dello Sport Hotel Bellavista in località Camporosso Valcanale (Via Sella 61, tel.0428-653901, www.sporthotelbellavista.com). Qui potrete gustare piatti tipici del Tarvisiano a base di mirtilli, funghi, salumi e formaggi. Oppure sempre per gustare la cucina tipica locale potete andare alla Trattoria Al Buonarrivo di Ferrauti Bruno (via Stazione 8 , tel.0428/2219).
- Ponte di Legno: da queste parti non potrete non mangiare la polenta di grano saraceno, lo stinco di maiale e i tanti affettati tipici del luogo. Anche i vegetariani avranno l’imbarazzo della scelta tra verdure cotte e una grande varietà di formaggi: da provare il radicchio alla griglia con formaggio fuso.
Dove mangiare: Ristorante San Marco, dove il cuoco Marco, non esiterà a deliziarvi con il racconto della sua ricetta degli gnocchi alla cua (con la coda) con una varietà sofisticata di formaggi. O se cercate qualcosa di ancora più particolare il Ristorante KRO in località Pontagna di Temù, a 2 Km da Ponte di Legno, saprà accontentarvi grazie alla sua grande varietà di antipasti, dal lardo di colonnata, al cervo, ai formaggi fusi, al radicchio con lo speck, alle verdure. Per non parlare dei dolci: una vera estasi di dolcezza e prelibatezza. Assolutamente da provare anche il Birrificio Camuno, dove potrete gustare birra artigianale con castagne e punta di miele per renderla ancora più accattivante.
- Copenhagen: da provare assolutamente il tradizionale smørrebrød, un sandwich aperto super saporito, e i wienerbrød o spandauer, dolcetti ripieni di marmellata.
Dove mangiare: nonché sede del celebre ristorante Noma, che figura da anni ai primi posti nella lista dei 50 migliori ristoranti del pianeta. (http://noma.dk/)
- Lapponia: per far fronte al freddo qui si usano molto le zuppe, servite come una specie di antipasto. Zuppe calde e corroboranti, a base di carne, pesce e verdure, tra cui spicca particolarmente quella con i funghi, densa e cremosa. Per quanto riguarda la portata principale, domina senz’altro il pesce, salmone rosa o merluzzo croccante serviti con patate al forno spolverate con timo, verdure miste e salse per completare il tutto. Come carne si consuma maggiormente quella di renna, che ha un sapore forte, simile a quello della pecora. Si prepara in spezzatini con purè e marmellata di mirtilli, arrosti dalla salsa densa, insaccati da mangiare a fette sottili con tigelle lapponi. I dolci non sono meno particolari: di sicuro poco ricercati, ma particolarmente dolci e ad alta gradazione alcolica!
Shopping (diagnosi 1)
Se avete voglia di shopping in tutte le mete legate alla diagnosi 1, vi consiglio di andare sull’artigianato locale: legno, ceramiche, lane, pelle. Oppure sull’enogastronomia abbondante, prelibata e soprattutto talmente varia che saprà incontrare tutti i gusti.
L’esperienza assolutamente da fare (diagnosi 1)
Se avete scelto Tarvisio o Ponte di Legno per festeggiare il Capodanno, per rendere il tutto davvero unico, speciale e indimenticabile, non perdete l’occasione di vivere un’esperienza che vi doni un senso di intima fusione con la natura: un’escursione in slitta trainata da husky, o sleddog. Un modo originale per vivere la montagna in libertà, provando quello che un tempo era il principale mezzo di trasporto degli abitanti dell’estremo nord.
Mentre se deciderete di passare il vostro Capodanno a Copenhagen, l’esperienza assolutamente da fare è un giro fra i canali che si snodano in città per ammirare il colorato mosaico formato dalle facciate degli edifici che si specchiano nell’acqua, per poi riscoprirsi bambini nei giardini di Tivoli, dove si trova il parco divertimenti più antico del mondo.

Giardini di Tivoli (Copenhagen)
In Lapponia il consiglio in più per rendere il vostro soggiorno indimenticabile è quello di fare l’escursione di due giorni con slitte trainate da husky in cui ogni viaggiatore dovrà condurre la propria slitta, prendersi cura della muta di cani nordici che la trainano e pernottare in un cottage immerso nel bosco. E se sarà fortunato, è possibile che nella lunga notte artica avvertirà anche il sibilo misterioso che accompagna la comparsa delle aurore boreali, le luci danzanti dei cieli del nord.
“Diagnosi 2: Capodanno come momento di evasione”
Se invece vedete il Capodanno come un’occasione unicamente per concedervi una pausa dal freddo e dal grigiore dell’inverno e perché no, anche dalla routine quotidiana, assaporando un po’ di mare prima delle agognate vacanze estive, vi serve sicuramente una meta esotica in cui non arrivino neanche gli echi delle feste natalizie.
Dove andare e perché (diagnosi 2)
Le mete che mi sento di consigliarvi per questo Capodanno all’insegna dell’evasione sono Marrakech e Mahé, la principale isola delle Seychelles. La prima perché, proprio come nel famoso film di Salvatores che ha segnato una generazione, è caratterizzata dal desiderio di libertà e di rimanere per sempre giovani. Una meta che tra l’altro ho inserito anche nel mio libro Travel Therapy: il viaggio giusto al momento giusto e dove per ovvi motivi, dovuti soprattutto a cultura e religione, prevalentemente musulmana, le feste natalizie non sono sentite, quindi riuscirete davvero a fare un salto al di fuori del normale scorrere del tempo.
Mahé, perché offre la possibilità di una fuga completamente all’insegna dell’avventura, oppure della tranquillità e del relax, a seconda di che tipo di evasione avete bisogno. Infatti a differenza delle Maldive, ad esempio, qui non c’è solo mare, ma anche la possibilità di praticare tante altre attività come escursioni in jeep o in mountain bike. E poi essendo considerata, come tutte le Seychelles, una meta turistica di lusso, non è mai affollata. In ogni periodo dell’anno potrete sempre trovare una spiaggia tutta per voi.
Cosa fare e dove soggiornare (diagnosi 2)
- Marrakech: Marrak, come la chiamano i suoi abitanti, è una città estremamente affascinante. Divisa in due parti molto diverse tra loro: la Medina, città vecchia racchiusa entro le mura e la Nouvelle Ville, la zona al di fuori di esse nuova e scintillante, sembra quasi rappresentare la metafora dell’esistenza umana, divisa tra ragione e sentimento.
La Medina è il vero cuore della città, nei cui dedali di vicoli e nel chiassoso Souq, si perde la cognizione del tempo e dello spazio, tant’è che se non ci si fissano dei punti di riferimento si rischia di perdersi veramente alla chiusura dei negozi quando i vicoli cambiano totalmente aspetto.
Oltre alla Medina e al Souq, non dovete perdervi la piazza Jemaa el-Fna che dal tramonto fino a notte fonda si anima di artisti, concerti improvvisati, acrobati e incantatori di serpenti, facendo apprezzare al meglio l’arte dello spettacolo di strada. E per i più modaioli, non dimenticate di fare un salto nel nuovo quartiere di Guéliz, rifugio di tanti europei, che hanno trasformato vecchie residenze, oltre che in abitazioni private, in b&b e relais per turisti.
- Mahé: gli amanti del mare qui troveranno le spiagge più belle del mondo con sabbia fine come zucchero a velo, acque cristalline e spettacolari formazioni rocciose. Inoltre grazie alla posizione dell’arcipelago nell’Oceano Indiano all’altezza dell’Equatore, qui è estate ogni giorno dell’anno, con temperature sempre intorno ai 30°. Ma nonostante sia un posto di mare non fate lo sbaglio di pensare che offra solo questo. Infatti grazie ai pendii sempreverdi delle montagne seicellesi che superano talvolta i 1000 m sul livello del mare è possibile fare delle escursioni a piedi o in mountain bike, andare per negozi e noleggiare una jeep per andare alla scoperta dell’isola.
Rimarrete letteralmente affascinati da questo splendido angolo di paradiso e dalle sue bellezze naturali: barriere coralline ancora intatte, un ricchissimo e colorato patrimonio ittico, una fauna locale colorata e variegata come le isole stesse, dalla rana più piccola del mondo alle tartarughe giganti. E grazie all’Island Hopping potrete letteralmente “saltare” da un’isola all’altra e visitare oltre a Mahé, Praslin, La Digue, Cerf Island o addirittura una delle piccole isole esterne!
So che starete sicuramente pensando che un viaggio del genere possa avere dei costi proibitivi, ma vi assicuro che non è così! Infatti per dormire ci sono alloggi di tutti i tipi e per tutte le tasche. Dalla semplice ma pulita guesthouse fino al resort di lusso a 6 stelle per chi non ha limiti di budget. E un piano di viaggio ben programmato spesso costa al di sotto dei 1000 euro anche per una vacanza di 2 settimane.
Cosa mettere in valigia (diagnosi 2)
In Marocco l’inverno non è rigido come da noi, però c’è una forte escursione termica tra il giorno e la notte. Quindi sarà bene munirsi anche di felpe, una giacca pesante e magari di un impermeabile.
Per le donne il consiglio in più è quello di indossare indumenti non troppo scollati o corti, ma che coprano almeno spalle e ginocchia. Perché da queste parti la cultura è prevalentemente musulmana e per rispettarla è bene cercare di adeguarsi alle loro usanze, come quella del capo coperto, magari usando un foulard che vi protegga sia dal sole che da sguardi indiscreti. Se volete uniformarvi alla moda locale ricordate di mettere in valigia una tunica elegante o un camicione e un paio di jeans o pantaloni lunghi a cui abbinare un paio di scarpe basse tipo sleepers o ballerine. Per completare il vostro outfit nel souq troverete sicuramente bellissimi accessori in argento. E a proposito di shopping, non dimenticatevi una borsa capiente per contenere tutti i vostri preziosi acquisti. Dulcis in fundo portate con voi occhiali da sole, creme solari e doposole.
Per quanto riguarda Mahé andate di costume, infradito, vestiti leggeri, scarpe da ginnastica per le escursioni in jeep o mountain bike, creme solari, un bel cappello, maschera, pinna e una macchina fotografica subacquea, ne varrà sicuramente la pena!
Dove mangiare e cosa mangiare (diagnosi 2)
- Marrakech: assolutamente da provare il cous cous sulle terrazze affacciate sul minareto della Moschea Koutoubia, il tè alla menta e i dolci Kaab el Gazhal al miele da prendere nei tipici riad. Invece se avete voglia di uno spuntino sfizioso, da consumare mentre girovagate per il souk, provate il briouats: tipico piatto di strada, che consiste in involtini triangolari di warka, la tipica sfoglia leggera, ripieni di riso, carne o pesce.
Per quanto riguarda il dove mangiare, nella città vecchia avrete davvero l’imbarazzo della scelta, tanto che la stessa piazza El-Fna sembra una food court a cielo aperto. Comunque giusto per farvi un paio di nomi per assaggiare la cucina tipica marocchina vi suggerisco: il Chegrouni, che si affaccia sulla piazza principale e offre piatti molto buoni e abbondanti; il Riad Ba Hmad, situato appena fuori dal caos di Piazza El – Fna, in cui potrete mangiare in un ambiente rilassante e tipicamente marocchino e infine per assaggiare il famoso Cous Cous marocchino, recatevi alla Maison du Cous-Cous in Piazza El Fna, i cui prezzi sono leggermente più alti rispetto a quelli marocchini, ma pur sempre bassi per un europeo restano bassi (circa 15 € cous cous con bibita).
- Mahé: qui a deliziare i vostri palati, troverete una deliziosa cucina creola senza pari al mondo! La colorata miscela culinaria sviluppatasi nel corso dei secoli grazie agli influssi asiatici, europei e africani regala una cucina unica e ricca di specialità di pesce. Provare per credere!
Comunque se volete un nome posso suggerire Le Corsaire, un ristorante gestito da un italiano che ha sposato una signora del luogo e dove i prezzi sono un po’ più alti della media locale ma si mangia divinamente. Qui potrete trovare sia piatti creoli che italiani, porzioni molto abbondanti, e un’atmosfera deliziosa. Il locale elegante e molto ben curato, è adatto anche per una serata particolare, come potrebbe essere quella di Capodanno.
Shopping (diagnosi 2)
- Marrakech: se siete degli shopping addicted, nel Souq della Medina potrete vivere una shopping experience di quelle che non dimenticherete. Qui potrete sbizzarrirvi tra tappeti, oggetti in argento, borse, scarpe, pouf, pashmine, tessuti, spezie e tanto altro ancora. E ogni acquisto sarà un vero affare che dovrete conquistare a colpi di contrattazioni, che da queste parti sono la vera anima del mercato. Oltretutto se non tratterete, offenderete il venditore e non credo sia nelle vostre intenzioni!
- Mahé: nei negozi, potete trovare batik, pareo e magliette ideati da giovani artisti locali oppure oggetti in vimini, cappelli, canestri e stuoie, realizzati dagli artigiani delle Seychelles. Oppure bellissimi gioielli fatti con oro, corallo e conchiglie, ma non prendete quelli di tartaruga per proteggere quelle in via di estinzione.
L’esperienza assolutamente da fare (diagnosi 2)
- Marrakech: per vivere a pieno la magica atmosfera di Marrakech, vi consiglio di soggiornare in un riad, la casa tradizionale con giardino interno. Se ne possono trovare davvero per tutte le tasche, alcuni gestiti direttamente da italiani. Io vi suggerisco il riad Dar Darma (www.dardarma.com).
Se invece non avete problemi di budget, concedetevi il lusso di una notte (le altre mille magari no!) nell’hotel più storico e più affascinante di Marrakech, il celeberrimo La Mamounia, dove era solito rifugiarsi, tra gli altri, Winston Churchill, che sembra stabilì proprio qui il suo quartier generale invernale. Si racconta inoltre che avesse la bizzarra abitudine di passare di balcone in balcone per catturare i colori del tramonto del sole nelle sue tele che si possono ammirare nel Museo Churchill in Inghilterra. Churchill era talmente affascinato da Marrakech che un famoso aneddoto racconta che a Franklin Roosvelt nel 1943, che reputava la città rossa “uno dei luoghi più belli del mondo” e lo invitò a conoscerla.
La Mamounia è un hotel a 5 stelle che per ben 90 anni ha saputo enfatizzare la grande tradizione di ospitalità tipica del Marocco, attirando così reali e celebrità in cerca di relax in una magica atmosfera sospesa tra passato e presente in grado di coniugare la storia con lusso e fascino. L’hotel è stato ristrutturato nel 2009, ed oggi riflette il puro stile marocchino combinando sapientemente arte contemporanea e pezzi antichi. La splendida SPA dovete potrete concedervi esclusivi trattamenti estetici rendono il tutto ancora più speciale. (www.grandluxuryhotels.com/hotel/la-mamounia-marrakech)
- Mahé: regalatevi un soggiorno da star al MAIA Luxury Resort & Spa, in una delle sue 30 meravigliose ville immerse in lussureggianti giardini tropicali, ognuna con un maggiordomo a disposizione degli ospiti. Il Resort gode di un’eccezionale collocazione, su di una penisola privata della costa sud-ovest di Mahé, la principale isola delle Seychelles, affacciata su Anse Louis.
Tutto qui è stato pensato per garantire agli ospiti un’esperienza davvero unica e indimenticabile. Nel pacchetto “Beyond All Inclusive”, sono compresi oltre al trattamento di pensione completa, bevande, WI-FI e servizio di lavanderia, maggiordomo privato H24 e champagne di benvenuto, accesso illimitato alle attività di scuba-diving, lezioni di Yoga & Qi Gong, sport acquatici (snorkeling, kayak e canoa) e il programma VIK (Very Important Kids) che coinvolge i più piccoli in stimolanti attività come l’osservazione di uccelli e tartarughe, mini-trattamenti spa e lezioni di nuoto.
Inoltre tutte le ville del MAIA sono dotate di maggiordomo personale disponibile 24 ore al giorno, 1 camera da letto con letto king size, area relax esterna con gazebo coperto, vasca da bagno esterna, terrazza solarium, piscina a sfioro, cassaforte, TV al plasma, lettore DVD, i-Pod e aria condizionata. Insomma il modo giusto per iniziare alla grandissima il nuovo anno! (Maggiori informazioni su MAIA.COM.SC)