Western Stars, la versione cinematografica dell’omonimo album di successo internazionale di Bruce Springsteen, arriverà nelle sale italiane il 2, 3 e 4 dicembre con Warner Bros. Pictures. Trama, trailer e recensione

Western Stars - il film recensioneWestern Stars concert film che segna il debutto alla regia del mitico Bruce Springsteen, è ciò che, da amante della musica del BOSS  definirei una rock symphony, che dedica al wild west americano un tributo che ti lascia ad occhi ed orecchie aperte.

Co-diretto da Thom Zimny, collaboratore di lunga data di Springsteen, la pellicola assume le fattezze di un musical, più che di un concerto, riuscendo a trasmettere intense emozioni. Qui le coreografie sono i movimenti di un’orchestra che suona all’interno di un fienile ristrutturato dallo stesso cantante ed utilizzato come bar e sala concerti. Mentre la storia si snoda attraverso le 13 canzoni originali dell’omonimo album, il primo in studio degli ultimi 5 anni. Una storia fatta di note, parole ed emozioni visive che raccontano l’origine dei brani stessi. Un film destinato a diventare una testimonianza permanente dell’album Western Stars, unica opportunità per i fan di tutto il mondo di vedere Springsteen esibirsi in tutte e 13 le tracce dell’album, accompagnato da una band e da un’intera orchestra visto che non è stato previsto un tour.

 

La pellicola è stata girata alla presenza di pochi amici in un vecchissimo fienile nella tenuta di Colts Neck, New Jersey, di Springsteen e vede il cantante avventurarsi su un territorio per lui nuovo. Il Boss interpreta i brani dal vivo immerso in un’indimenticabile atmosfera di intimità. Sì, dietro di loro c’è un’orchestra di 30 elementi, ma Bruce e i suoi collaboratori sembrano più vicini che mai. Impressione accentuata dal gioco di luci e ombre creato dal direttore della fotografia Joe De Salvo. Tanto che lo spettatore ha la sensazione di entrare in intimità con l’artista, che nel corso del racconto apre il suo cuore e la sua anima facendolo avvicinare a lui.

Il racconto del suo viaggio, della sua anima solitaria e malinconica, la convinzione di doversi redimere da tanti errori, spingono lo spettatore a fare un’analisi del proprio vissuto. Come se il regista volesse che ognuno di noi, ascoltando le canzoni e vivendo le sue atmosfere, riflettesse sul dove è stato e sul dove vorrà andare.

Le canzoni di Western Stars, un vero classico contemporaneo, permettono a Bruce di assumere l’identità di altri personaggi e trovare aspetti di sé stesso in ognuno di loro. Vedrete lo stunt man, il cavaliere in erba che cerca di curare il suo cuore spezzato domando cavalli e un cowboy che, una volta, ha recitato in un film “girato da John Wayne”, aneddoto che continua a ricordare negli anni. Personaggi in cui non è difficile rispecchiarsi, perché in fondo siamo tutti un po’ stuntman nella nostra vita. Ogni giorno dobbiamo affrontare nuovi inizi e pericolose peripezie per rimanere in piedi… ferendoci, soffrendo, ma tornando sempre a “cavalcare l’onda” a testa alta.

Alla fine dell’anteprima mi hanno chiesto un parere sul film… rapito dal vortice di emozioni che mi aveva appena suscitato Western Stars, sono riuscito solo a scrivere: THANK YOU BRUCE!

Il film sarà nelle sale italiane solo per tre giorni, 2,3 e 4 dicembre 2019, NON PERDETELO!