Estate casalinga? Niente paura grazie a Netflix vivi ogni giorno una nuova avventura. A questo proposito parliamo di Warrior Nun, nuova serie teen drama tratta dall’omonimo fumetto anni Novanta di Ben Dunn
Da sempre i carismatici protagonisti dei più noti fumetti sono stati di ispirazione cinematografica nella realizzazione di film a loro dedicati. Nell’ultimo decennio è diventata decisamente una moda, aumentando la produzione di storie anche minori, che hanno coinvolto ogni tipo di spettatore. Tra queste Warrior Nun Areala, fumetto creato da Ben Dunn, in cui un ordine di suore-ninja proteggevano l’umanità.
Netflix ha sempre dimostrato di avere un certo feeling con i fumetti, le precedenti produzioni legate al mondo Marvel lo confermano e proprio grazie a questo, la nuovissima serie Warrior Nun ha guadagnato il suo ingresso nella serialità televisiva. Ma il passaggio dalla carta al medium televisivo comporta sempre un adeguamento alle dinamiche narrative e non solo, infatti nel caso di Warrior Nun Areala le modifiche sono evidenti già nel titolo, ridotto a Warrior Nun.
Per chi non lo conosce, la storia racconta della giovane Ava, che durante una vacanza in Spagna rimane vittima di un incidente, rimanendo orfana e paralizzata. La ragazza viene accolta in un orfanotrofio locale, dove passa la sua infanzia e la sua adolescenza, sino ad un evento sorprendente, la sua morte. Ava, dopo una vita di rinunce e sofferenza, muore. Il suo rapporto con lo spettatore è sempre presente ed interattivo grazie alla sua stessa voce narrante, che ci permette di instaurare con la protagonista un legame intimo ed emotivo. La sua veglia funebre viene interrotta dall’ingresso di alcune suore in fuga da un manipolo di demoni che stanno cercando di uccidere la loro leader, Sorella Shannon, nota come Warrior Nun, una combattente soprannaturale, portatrice di un raro manufatto, innestatole nel corpo.
Alla sua morte le sue consorelle devono salvare questo prezioso artefatto, e scelgono come contenitore il cadavere della povera Ava. Ma nessuno poteva prevedere che questo misterioso oggetto divino riportasse in vita la ragazza donandole poteri inimmaginabili. Un diverso modo di concepire il contesto ecclesiastico, scelto come focus attraverso il quale si sconfiggono demoni, si scongiurano complotti e si salva il mondo, forse conferisce ai giovani un approccio alternativo alla fede.
Le riprese della prima stagione hanno avuto luogo a Ronda, Antequera, Malaga, Siviglia e in Spagna, luoghi che hanno dato molta forza iconica alle ambientazioni, poiché paesi storicamente cattolici. Non è un caso che i 10 episodi della prima stagione, sono tutti nominati secondo precisi passi della Bibbia.
Warrior Nun è un teen drama, nel quale un’adolescente privata della sua vita, cerca riscatto. L’aspetto umano della protagonista, un contesto sovrannaturale e una sceneggiatura action, conferiscono originalità alla serie. Nessuno di questi temi è particolarmente sviluppato, ma credo sia stata una scelta stilistica più che appropriata. Rendere rivoluzionarie delle suore identificandole come guerriere, far riscattare i giovani attraverso la fede ma al contempo legare il sovrannaturale a poteri venuti chissà da dove, creano numerosi spunti che sarebbe interessante sviluppare singolarmente, diversamente se fossero stati affrontati tutti insieme, la sceneggiatura, sarebbe risultata un calderone che non avrebbe portato a nulla. Warrior Nun è un prodotto godibile e dinamico, Netflix non sbaglia mai 😉