Ti racconto l’eleganza dei vini di montagna attraverso la visita con degustazione fatta alla Cantina Villa Corniole di Giovo. Vini nati dal desiderio di innovare, senza perdere di vista la tradizione, e dalla passione per la viticoltura della famiglia Pellegrini

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagna, una passione di famigliaIl Trentino-Alto Adige grazie alla particolare morfologia alpina del territorio e alla posizione geografica ricca di sfaccettature e pronta alle sfide ambientali, presenta un grandissimo numero di vigneti che vanno dalla sponda più mite del Lago di Garda, al fondo valle per poi salire fino ai ripidi pendii delle Dolomiti, offrendo vini dalla chiara identità sensoriale. È qui che, tra boschi, paesini e vigneti appesi sulle pareti rocciose scavate dal torrente Avisio, si estende la Valle di Cembra dove l’agricoltura, quasi interamente manuale, si fa eroica e il complesso sistema di terrazzamenti in pietra a secco (oltre 700 km) segna profondamente il paesaggio a testimoniare la fatica dei viticoltori. Proprio qui opera una realtà familiare guidata da Onorio e Maddalena che produce con estrema passione e professionalità dei vini dalla spiccata eleganza: Villa Corniole. Nome ereditato dalle piante di corniolo, piccole bacche rosse solitamente utilizzate per la produzione di sciroppi, confetture, o in aggiunta a distillati e grappe, che anticamente ricoprivano la zona su cui sorge.

Una cantina di famiglia, la famiglia Pellegrini, la cui bellissima storia parte da lontano, da generazioni di viticoltori che con impegno e gratificazione hanno costruito e modellato uno dei paesaggi più belli ed estremi del Trentino-Alto Adige: la Valle di Cembra. Una vallata alpina di ineguagliabile bellezza e terroir unico di grande e particolare vocazione vitivinicola, che ha portato la famiglia Pellegrini a produrre vini estremi, che identificano la ruralità montana, seguendo tutto il processo produttivo dalla campagna alla commercializzazione.

LA VALLE DI CEMBRA E LA PIANA ROTALIANA

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagnaLa particolare esposizione di questa zona, l’altitudine (si arriva oltre gli 800 m), le caratteristiche morfologiche e le condizioni pedoclimatiche favoriscono una viticoltura di grande qualità, che si esprime tanto nei vini bianchi, a partire dal Müller Thurgau, l’uva più coltivata in assoluto in tutta la vallata e simbolo dei vini di Montagna, al Gewürztraminer, passando per lo Chardonnay, che viene vinificato sia come vino fermo che come spumante metodo classico Trentodoc in più versioni, quanto nei rossi come il Pinot Nero.

Ma Villa Corniole non è solo vini della Valle di Cembra, infatti coltiva uve anche nella Piana Rotaliana, l’altra zona, al pari della Valle di Cembra, tra le più vocate e particolari del Trentino. La Piana Rotaliana si estende ai piedi delle soleggiate rupi della Paganella e del Monte di Mezzocorona ed è caratterizzata da una fertile terra alluvionale ricca di mineralità grazie al fiume Noce, che nasce nelle Dolomiti di Brenta e ne trasporta gli elementi essenziali. Qui, a Mezzolombardo, la famiglia Pellegrini possiede un altro appezzamento vitato di circa 3 ettari dove coltiva le uve Teroldego, vitigno autoctono del Trentino e principe dei vini Doc della regione, il Lagrein e il Pinot Grigio, tre varietà che in questo luogo esprimono al meglio le loro caratteristiche sensoriali.

Tutte le uve selezionate, una volta raccolte a mano dai loro vigneti, vengono poi vinificate nella loro cantina di Montagna a Giovo per ottenere ogni anno vini unici ed eleganti fortemente legati al territorio alpino. Cantina dove ho avuto il piacere di essere meravigliosamente ospitata con la mia famiglia e ho potuto gustare alcuni degli eleganti vini prodotti da Villa Corniole, accompagnata dalla sapiente guida di Maddalena.

LA VISITA ALLA CANTINA VILLA CORNIOLE

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagnaUna visita davvero piacevole e interessante durante la quale Maddalena ci ha fatto sentire come a casa e che mi ha piacevolmente colpito per l’altissimo livello tecnologico e professionale di tutto ciò che abbiamo visto, a partire dalla cantina di vinificazione dotata di moderne attrezzature e progettata per avere le temperature ideali alla conservazione del vino, oltre che per integrarsi armoniosamente con il paesaggio circostante. Un livello che difficilmente si trova in piccole realtà.

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagnaMeraviglia che è aumentata ancora di più quando siamo arrivati nell’elegantissima e raffinata barricaia scavata nel porfido, roccia tipica della Valle di Cembra, lasciato a vista su una delle pareti e la cui trasudazione fa avvenire l’umidificazione della barricaia. Questo è di sicuro il luogo più magico della cantina in cui i vini riposano con la giusta calma, a temperatura controllata e costante, senza forzarne l’evoluzione sia nelle botti in legno, sia in innovativi contenitori in ceramica che lasciano intatte le caratteristiche organolettiche del vino.

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagnaUn luogo dall’incredibile atmosfera creata dalle luci delle candele e il contrasto tra il legno delle botti e il porfido che lo rende location ideale anche per eventi.

E dopo aver visto dove avviene la vinificazione e l’affinamento del vino, siamo passati nella nuova sala degustazione di Villa Corniole per conoscere e approfondire in tutta tranquillità i suoi ottimi vini.

LA DEGUSTAZIONE A VILLA CORNIOLE

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagna

MÜLLER THURGAU

Abbiamo iniziato con il principe di questa zona che è il Müller Thurgau, un vino bianco di colore giallo chiaro, ma straordinariamente brillante. Non appena si stappa la bottiglia al naso arriva un intenso profumo di erbe aromatiche, soprattutto salvia, pesca bianca, sambuco e agrumi. In bocca, invece, questo vino presenta una piacevole acidità, tipica dei vini di montagna. Ideale come aperitivo e con antipasti a base di pesce crudo e salumi va servito a una temperatura di 10-12° C. Il Müller Thurgau si accompagna bene anche con primi piatti di pesce, uova o funghi, oltre che con pesci d’acqua dolce, come la trota e il salmerino.

PINOT GRIGIO RAMATO

Villa Corniole: l'eleganza dei vini di montagnaQuindi siamo passati al Pinot Grigio Ramato, un vino che ha davvero stupito sia me che mio marito al punto da farci rivalutare il Pinot Grigio, vitigno che non amiamo. Cos’ha di particolare questo vino? Beh, decisamente tutto! Iniziamo col dire che le uve provengono dalla Piana Rotaliana dove vengono raccolte manualmente e in maniera selettiva, dopodiché vengono diraspate. Segue macerazione a freddo in pressa per alcune ore e quindi la pigiatura. La fermentazione avviene in parte in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata e parte in barriques, dove matura per circa un anno. Dopo di che segue un ulteriore affinamento in bottiglia. Questo vino si presenta con un elegantissimo colore ramato e al naso regala sentori fruttati dolci e una leggera nota di vaniglia. Per quanto riguarda il gusto, a differenza del classico Pinot Grigio, è morbido, pieno e strutturato. Ottimo come aperitivo ha una temperatura di servizio di 10-12° C e si abbina molto bene anche con secondi piatti a base di carni bianche, crostacei, molluschi e pesce crudo dove dà dolcezza, oppure con formaggi freschi.

SALÍSA BRUT TRENTODOC

Rimanendo in tema di bianchi Maddalena ci ha fatto degustare le loro bollicine: il Salísa Brut Trentodoc, un prodotto fortemente voluto dalle figlie di Onorio e Maddalena, le cui iniziali ne compongono il nome (Sara, Linda e Sabina). Uno spumante derivato da uve Chardonnay (Blanc de Blancs) millesimato che dopo un’accurata selezione manuale, vengono sottoposte a pressatura soffice, con utilizzo del solo mosto fiore. Fermentazione e affinamento avvengono in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Mentre la presa di spuma avviene in bottiglia secondo il Metodo Classico e successivo lungo affinamento sui lieviti per 3 anni in cantina interrata. La temperatura di servizio è di 8-10° C ed è eccellente sia come aperitivo che abbinato ad antipasti a base di pesce o verdure, primi piatti e risotti e pesce a piacere.

Nel bicchiere si presenta di colore giallo chiaro, con riflessi verdolini e con spuma abbondante e persistente. Il perlage è finissimo e persistente. Al naso si presenta elegante e intenso, con note floreali e di frutta gialla matura tipica dello Chardonnay, ma anche leggere e sottili note di nocciola e di pane leggermente tostato, dovute al lungo affinamento sui propri lieviti. Il gusto è deciso, sapido, minerale e fresco. Uno spumante che racchiude in sé tutte le caratteristiche del Terroir della Valle di Cembra, particolarmente vocato per il Trento Doc.

TEROLDEGO

Passando ai rossi abbiamo chiesto a Maddalena di poter assaggiare il principe dei vini Doc della regione: il Teroldego. Un vino che a Villa Corniole matura in acciaio e una piccola parte in barrique, a cui segue un’ulteriore affinamento in bottiglia che dura alcuni mesi. Di colore rubino intenso, al naso ha un profumo intenso e fruttato in cui si riconoscono lamponi e ribes. Al palato è secco ma non troppo, con giusta sapidità e tannicità. Si serve a una temperatura di 18-20° C ed è ideale con primi piatti corposi come lasagne e secondi piatti quali arrosti, grigliate e formaggi stagionati.

7 PERGOLE TEROLDEGO

E a proposito di Teroldego, Maddalena ce ne ha fatto scoprire uno davvero speciale: il 7 Pergole, sempre vinificato in rosso in serbatoi di acciaio, la fermentazione avviene con macerazioni sulle bucce di 12-15 gg a temperatura controllata di 26/28° C, ma a differenza dell’altro Teroldego, matura poi in barriques per circa 24 mesi. Segue quindi un lungo affinamento in acciaio e successivamente in bottiglia. La differenza si nota anche dal colore rubino intenso, tendente al granato con l’invecchiamento. Al naso è intenso, fruttato, con sentori di lamponi e ribes, con note speziate. Mentre al gusto è deciso, secco, di giusta sapidità e tannicità, con una leggera nota balsamica.

È un vino molto elegante, corposo, di grande struttura, che si abbina molto bene con brasati, selvaggina, grigliate e formaggi stagionati e saporiti. Ottimo anche come vino da meditazione.

Tutti vini straordinariamente profumati e beverini, di cui potrai vedere anche il video della degustazione con la spiegazione di Maddalena cliccando QUI.

CURIOSITÀ: IL LOGO DI VILLA CORNIOLE

Prima di lasciarti voglio raccontarti un’altra piccola curiosità a rimarcare quanto sia forte il concetto di famiglia che c’è dietro Villa Corniole. Il logo, frutto di un recente restyling, ha un duplice significato. Prima di tutto lo stemma rappresenta una pianta di corniolo stilizzata con tre foglie e due bacche riprese dall’immagine della versione precedente. Secondo, lo stemma rappresenta proprio la famiglia Pellegrini: due genitori, Onorio e Maddalena rappresentati dalle due bacche più piccole e tre figlie, Sara, Linda e Sabina, rappresentate dalle 3 foglie circostanti.

Se vuoi approfondire anche tu la conoscenza con la famiglia Pellegrini e scoprire la straordinaria eleganza dei loro vini di montagna visita il loro sito e prenota la tua visita cliccando QUI.