Trama, trailer e recensione di “Un uomo felice” una divertente commedia degli equivoci con Fabrice Luchini e Catherine Frot. Al cinema distribuito da Teodora Film
Sfruttando il tono della commedia brillante il regista francese Tristan Séguéla per il suo quarto lungometraggio sceglie di affrontare il tema dei pregiudizi verso i transgender e dell’accettazione del diverso nella società perbenista. Infatti il suo nuovo film “Un uomo felice”, interpretato magnificamente dai due veterani del genere Fabrice Luchini e Catherine Frot, segue le vicissitudini di Jean, sindaco conservatore di una cittadina francese a cui, proprio all’inizio della nuova campagna elettorale, sua moglie Edith, dopo quarant’anni di matrimonio e tre figli, annuncia di essere un uomo. Edith dichiara di esserlo sempre stato nel profondo del suo essere e di voler finalmente iniziare un percorso di transizione. La notizia sconvolge, ovviamente, la vita di Jean e scatena una travolgente serie di equivoci, ma sarà infine Jean, e non Edith, a dover rimettere in discussione le proprie convinzioni.
Un film estremamente piacevole e divertente, che riesce a trattare i temi spinosi della transizione e dell’accettazione del diverso da parte della società borghese e perbenista in maniera leggera e delicata, senza mai trascendere nella volgarità o nei soliti luoghi comuni. Grazie anche alla superlativa interpretazione dei due protagonisti l’ora e mezza di “Un uomo felice” volano tra risate, momenti di commozione e qualche frecciatina a vecchi pregiudizi, a una certa società perbenista di provincia oltre che ai meccanismi del consenso che spesso prevalgono in politica. E a proposito dell’interpretazione di Fabrice Luchini e Catherine Frot, il regista Tristan Séguéla ha dichiarato:
“È stato entusiasmante lavorare con due attori come Fabrice Luchini e Catherine Frot. Di Catherine sono sempre stato un fan: la sua sensibilità, la sua profondità, il suo modo di rendere unico ogni ruolo che interpreta la rendono una grandissima artista. Sapevo anche che avrebbe conferito al suo personaggio una sorta di delicatezza e di femminilità che non erano scontate. Quanto a Fabrice, cosa posso dire se non che è un monumento di finezza, intelligenza, dolce follia e umorismo? Un umorismo che non conosce volgarità. Chi meglio di lui poteva rendere irresistibile un personaggio a tal punto intrappolato in vecchi pregiudizi?“
Insomma un film assolutamente da non farsi scappare e perfetto per celebrare “la giornata mondiale della felicità” 😉
Al cinema dal 9 marzo distribuito da Teodora Film!