Simone Sfriso un caffè con intervistaBuongiorno cari lettori! Mi emoziona molto la chiacchierata alla quale mi sto approcciando. Leggendo capirete il perché…! Siamo oggi in compagnia del giovane Simon, pseudonimo di Simone Sfriso, artista ligure conosciuto per essere stato protagonista dell’ultima edizione di The Voice of England.

Simone Sfriso nasce a Genova il 27 Gennaio 1989. Musicista dal sound internazionale e dal timbro vocale molto alto e originale, ha tra le sue prime influenze musicali Whitney Houston, Christina Aguilera, Stevie Wonder, Rihanna, Stromae, Adele.

Il suo percorso artistico passa attraverso vari concorsi: secondo classificato al Festival di Saint Vincent, partecipa al Golden disc, Voci D’oro e a tante altre manifestazioni musicali, vincendo anche un prestigioso corso di canto alla Venice Voice Academy di Los Angeles.

Al concorso Festival di Voci d’Oro 50 Anni & dintorni vince inoltre un contratto discografico con la Tam Record International per la realizzazione di un singolo intitolato Camouflag, prodotto da Tony Amodio negli Stati Uniti insieme ad un grande staff di musicisti come Billie Joel, Elton John e Paul Mc Cartney.

Ed è proprio durante la partecipazione a The Voice of England che pubblica il suo primo singolo in inglese Hard time entrando in top ten e superando le 400 mila visualizzazioni su YouTube.

Successivamente entra nel mercato italiano discografico con il singolo Prima o poi raggiungendo le 700 mila visualizzazioni sempre su YouTube.

Nell’estate 2017 pubblica altri singoli quali Tequila e Ananas e Il Gilet e, nel 2018 riscuote grande successo con il singolo Un’estate di più.

Per l’estate 2019, pubblica un nuovo singolo completamente in spagnolo intitolato La Reina del Party, con sonorità cubane  e realizzato proprio a Cuba.

Il 15 Novembre è uscito in tutti i digital store e nelle radio italiane NO, il nuovo singolo di Simone Sfriso, scritto da  Pierluigi Scarpellini e Francesca Facciolo, che in pochissimi giorni ha avuto un record di visualizzazioni. Il brano è accompagnato dal videoclip per la regia di Marco D’Andragora (aiuto regia Michele Marchegiani, da un’idea di Matteo Addino) e si propone come un forte grido contro il bullismo, in tutte le sue declinazioni.

 

“Un No scandito e deciso! No ad ogni tipo di prevaricazione, di discriminazione. No! Un No gridato, urlato per ogni forma di bullismo! E…tu, non avere paura perché tanto, qualsiasi cosa farai. Ti criticheranno sempre comunque. Ti odieranno perché hai qualcosa che loro non hanno. La differenza fa sempre paura. Ma nessuno può farti sentire inferiore Non è un grande chi per giustificare le proprie debolezze vuole farti sentire piccolo. E ricorda: il prepotente, da solo non è niente. Tu, non sei diverso, sei unico!”.

E con la grande emozione di cui parlavo all’inizio dell’articolo, vorrei sottolineare che l’autore di questo brano, Pierluigi Scarpellini appunto, altro non è che il mio papà, il quale annovera collaborazioni importanti, con artisti quali Ornella Vanoni e Simone Cristicchi. 

Simone, il tuo pseudonimo Simon, ha origine ebraica e deriva dal termine “shama”, che significa “ascoltare” e chi ascolta, di solito, si mette in una posizione di completa attenzione verso l’altro, fornendo un vero e proprio nutrimento relazionale all’interlocutore. Quanto il saper ascoltare ha contribuito alla tua crescita personale e professionale? 

“Ascoltare” per me è alla base di tutto, dalla musica al testo e alla voce. Saper ascoltare… avere orecchio… è un dono… una persona può anche studiare tutta la vita a parer mio…. ma… se non hai orecchio… la vedo dura! 😉

Possiamo dire che, essendo tu nato a Genova, terra di cantautori del calibro di Fabrizio De Andrè, Gino Paoli e Bruno Lauzi, hai sempre “respirato” aria di musica. Che cosa ascoltavi da bambino e quali sono i generi musicali che ti hanno maggiormente ispirato?

Amo tutta la musica in ogni suo genere… passo dal pop al rock blues… da piccolo ascoltavo principalmente brani di artisti internazionali quali Stevie Wonder o Whitney Houston; infatti vocalmente mi ispiro di più alle voci internazionali… Più tardi sono arrivato alla musica italiana… a capire i testi e non a cantarli solamente.

Hai iniziato cantando in inglese per poi affacciarti al mercato italiano. Si dice che la discografia fuori dal nostro Paese è molto più recettiva di quanto lo sia qui da noi. E’ un luogo comune o la tua esperienza personale lo conferma?

Beh… fuori dal mercato italiano c’è più scelta diciamo così… Dalla mia esperienza a Londra per The Voice Uk posso dire che la musica “gira&quot” più velocemente rispetto all’Italia nonostante ci siano il triplo di cantanti…!! Ma amo l’Italia ed è giusto cantare in italiano… anche nei live percepisco più sensazioni positive… qui si ascoltano attentamente le parole!!

Il tuo ultimo brano NO, è un vero e proprio inno contro il bullismo e contro ogni forma di discriminazione e prevaricazione. Sei mai stato vittima di comportamenti ed atteggiamenti di questo genere?  E cosa consiglieresti ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, che subiscono atti di bullismo?

Per mia fortuna no. Ho passato una bellissima infanzia… sia a scuola che fuori… Il problema è stato per mia sorella. Per lei è stato meno facile, ma lo abbiamo affrontato insieme e con la famiglia unita… Ecco il mio consiglio! Parlare, parlare e parlare! Non tenersi tutto dentro… e tuo papà che è l’autore di questo brano lo ha spiegato perfettamente… “Fai la tua strada e non lasciare mai che la vita decida per te!” Bisogna agire… aiutare… e non girarsi dall’altra parte!!

Come prendeva il caffè da ragazzino Simone Sfriso? Io bevevo litri di orzo, rigorosamente in tazza piccola per imitare i grandi! E oggi? Sei un caffè dipendente come la sottoscritta o riesci a limitarne il consumo?

Da piccolino bevevo caffe con aggiunta di acqua… anche io per sentirmi grande !! Oggi abbiamo eliminato l’acqua e devo dirlo… “SONO UN CAFFE DIPENDENTE”!! Proprio come te!! A proposito… corro subito per un caffè!