L’abito che indossiamo influenza, più o meno inconsciamente, il nostro comportamento. Vediamo insieme perché e cosa fare per migliorare armadio e autostima

Tendenze moda quando abito fa il monacoÈ un concetto semplice, che probabilmente tutti abbiamo sperimentato nel corso della nostra vita. Un abito, giusto o sbagliato che sia, può influenzare il nostro modo di essere. Quando indossiamo qualcosa con cui non ci sentiamo a nostro agio, magari per seguire la moda, inevitabilmente ci sentiamo goffi e insicuri. Il problema è che tendiamo a trasmettere il nostro disagio agli altri proiettando le nostre percezioni anche all’esterno, attraverso i gesti, la postura e l’atteggiamento.

I vestiti che indossiamo, però, non hanno effetto solo su come vediamo noi stessi. Gli abiti influenzano anche la percezione che gli altri hanno di noi e ovviamente che noi abbiamo degli altri. Questo potere degli abiti è legato a questioni evolutive e culturali.

IMMAGINE PERSONALE E CLOTHED APPEARANCE

Il legame tra abiti e personalità nasce dal fatto che i primi sono parte fondante della nostra immagine. Nella percezione della nostra immagine (quando ci guardiamo allo specchio, vestiti) e altrui (durate la vita sociale), ciò che vediamo è dato dalla somma dell’immagine del corpo e dell’abito. Non è possibile separare il concetto di immagine corporea/identità dall’abbigliamento, la nostra immagine è il primissimo filtro che mettiamo tra noi e gli altri. È il mezzo attraverso cui uno sconosciuto acquisisce informazioni su di noi.

Osservando i colori e l’abbigliamento, gli altri riescono a catalogarci. Il motivo per cui succede è legato al modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni che riceve. I processi di elaborazione delle informazioni avvengo a livello inconscio, in quello che è conosciuto come “cervello primitivo”.

Come suggerisce il nome, il cervello primitivo è il nucleo primigenio che sottende al funzionamento delle nostre capacità di pensiero e azione. Si è sviluppato in tempi antichi, dove la rapidità di decisione era lo spartiacque tra la vita e la morte.

Il cervello è un elaboratore di dati che riceve miliardi di informazioni al secondo. Se dovesse attribuire a tutte la stessa importanza, anche la più piccola decisione richiederebbe un tempo infinito per essere presa.

Ecco perché entra in gioco il cervello primitivo, che ci permette di prendere decisioni in tempi rapidissimi, la maggior parte delle volte in modo inconscio. Questo perché il cervello primitivo ha elaborato una serie di strategie e semplificazioni che sfruttano la memoria per valutare l’ambiente e le circostanze.

L’ABITO COME CODICE CULTURALE

In questi meccanismi, scanditi da memoria ed esperienza, la cultura gioca un ruolo fondamentale. E gli abiti sono parte integrante di ogni cultura. Gli abiti non sono solo dei mezzi che usiamo per proteggerci dal freddo o dal caldo, ma sin dai tempi antichi sono stati usati per comunicare e ricavare informazioni sulla posizione sociale di un individuo. Informazioni che possono essere trasmesse in maniera esplicita, come spiega la personal stylist Paola Farina, (consulente d’immagine e Event Stylist per privati e aziende), attraverso abiti e oggetti simbolici, come per esempio nel caso di uomini religiosi o di potere, ma anche in maniera implicita, attraverso la ricchezza dei materiali. E gli abiti conservano questa funzione anche oggi.

L’abbigliamento è anche un fattore molto importante nell’affermare la personalità di un individuo. È quindi importante saper scegliere con cura cosa indossare in ogni occasione. Anche prestare poca attenzione al modo di vestire dice qualcosa di noi. Per alcune persone, tuttavia, è particolarmente faticoso scegliere l’abbigliamento più adatto al loro stile di vita. Ecco allora che entra in gioco un personal stylist professionista, la cui competenza oggi è richiesta non più solo dalle celebrities ma anche da persone comuni.

CHI È E COSA FA UN PERSONAL STYLIST

Il personal stylist è una persona che ci aiuta a identificare il tipo di outfit più adatto a noi, in maniera tale da farci apparire sempre al top stando a nostro agio. In questo modo riusciremo a distinguerci tra la follo. Infatti, come detto ancora da Paola Farina, affermare la nostra personalità. Attenzione però a non confondere un personal stylist con uno stilista, perché in questo caso non si tratta di creare nuovi modelli ma di dare consigli di stile.