La capacità di resistere allo sforzo fisico, di ossigenare bene l’organismo, di bruciare energie sono fortemente influenzate dalla genetica. Vediamo allora l’impatto sulla performance sportiva
Sport e genetica sono fortemente correlati, infatti numerosi geni e varianti sono collegati alla resistenza, alla potenza, alla muscolatura, alla capacità cardiaca e polmonare, al metabolismo oltre che a fattori esterni come umidità, vento, concentrazione di ossigeno nell’aria, temperatura.
I fattori genetici sono estremamente importanti in quanto spiegano il 60-70% della variabilità nello status dell’atleta, il 50% della variabilità nella capacità aerobica massimale (VO2Max) e nella composizione muscolare delle fibre di tipo I, fibre di resistenza. La genetica sembra spiegare, inoltre, in buona parte le caratteristiche attitudinali di un individuo e la sua propensione a sopportare il dolore durante l’esercizio fisico prolungato come negli sport di endurance: ciclismo, sci alpinismo, corsa a piedi… Ecco quindi che torna la correlazione tra sport e genetica.
Infatti i geni influenzano anche la capacità aerobica, cioè la capacità di scambiare ossigeno nell’unità di tempo, la capacità del cuore di supportare l’intensità del lavoro durante lo sforzo fisico e a riposo, la vascolarizzazione dei muscoli e quindi la capacità di rifornire i muscoli di nutrienti e ossigeno durante l’attività fisica, la capacità metabolica di bruciare i grassi durante uno sport di endurance oppure la capacità cellulare metabolica di utilizzare glucosio durante uno sport di potenza, la composizione muscolare in fibre di tipo I (resistenza) e tipo II (potenza).
RISORSE NATURALI
Gli alimenti che consumiamo sono capaci di interagire con i nostri geni fino a modulare le risposte cellulari: questa è la NUTRIGENOMICA. Alimento non significa solo energia-caloria, l’alimento “informa” l’organismo a livello molecolare, supervisiona e regola i processi metabolici di ogni singola cellula.
La nutrigenomica è la scienza che studia come gli alimenti possono “accendere” o “spegnere” i geni. Quello che mangiamo ha un’azione biologica nelle nostre cellule. Grande è la nostra responsabilità nelle scelte alimentari perché a lungo andare possono influenzare la genesi di molte patologie. L’industrializzazione degli alimenti ha profondamente rivoluzionato le origini: gli alimenti che l’uomo produce oggi sono in realtà “nuovi” e poco si “incastrano” con le esigenze del nostro codice genetico.
PAESAGGIO E TURISMO
Tre obiettivi principali:
- la conservazione della bio-diversità, considerata sia a livello di gene, di specie, di comunità ed ecosistema,
- l’utilizzazione durevole nel tempo e sostenibile dei suoi elementi,
- la giusta ed equa ripartizione dei vantaggi che derivano dallo sfruttamento delle risorse genetiche e dal trasferimento delle tecnologie ad esso collegate.
“Il paesaggio non è per niente reale, bensì una mera proiezione di elaborazioni psichiche individuali sopra, e da, materiali esterni forniti così dalla natura come dalle sue trasformazioni, tanto genetiche quanto concausate per interventi umani” (Carlo Doglio, Dal paesaggio al territorio, 1968)