Giovedì 9 novembre, presso la Casa del Cinema, si è svolta una splendida serata letteraria ad invito con tanti nomi prevalentemente legati al periodo degli storici “Fagioli Western” alla presenza dello scrittore Marco Tullio Barboni: figlio di Enzo Barboni, regista del famoso genere con lo pseudonimo di E.B.Clucher.
Davvero molti gli amici che, nonostante il maltempo che si era abbattuto sulla capitale, sono intervenuti all’happening, tra cui molti nomi noti: l’attore Alfonso Di Vito, il presentatore Anthony Peth, l’attrice Stefania Barca, il compositore Franco Micalizzi, il regista teatrale e cinematografico Alessandro Capone, l’attrice Letizia Gorga, il produttore Raffaello Sarago’, l’attore Simone Ciampi, la sceneggiatrice Miranda Pisione, il regista Gaetano Russo, il musicista Lino Patruno II, l’attrice Adriana Russo, il direttore di doppiaggio e regista Giovanni Brusatori, l’attrice Mirca Viola, l’attore Nicholas Gallo, l’attore Lando Buzzanca, l’attrice Antonella Salvucci, l’attore e produttore Roberto Andreucci, il produttore nonché figlio di Bud Spencer Giuseppe Pedersoli, la psicologa e consulente RAI Paola Vinciguerra, l’attore Vincenzo Bocciarelli, la giornalista Lucilla Quaglia, la Responsabile culturale dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia Sylvia Irrazábal con suo marito Gianni Bernabei, consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo, lo stilista Carlo Alberto Terranova, la regista Iolanda La Carrubba, la critica cinematografica Sarah Panatta, il cantautore Amedeo Morrone e moltissimi altri.
Ad aprire l’evento il cortometraggio diretto da Marco Tullio Barboni, “Il Grande Forse“, con Philippe Leroy, Roberto Andreucci e il compianto cane Merlino, protagonista tra l’altro di “A spasso con il Mago. Merlino ed io“, nuovo romanzo di Barboni. A curare la fotografia del corto Maurizio Calvesi, mentre le musiche sono opera del Maestro Franco Micalizzi.
La serata è stata anche l’occasione per Marco Tullio Barboni per presentare a stampa ed amici, il nuovo romanzo edito da Viola Editrice, con la lettura di alcuni passi del libro. Un’opera realizzata totalmente in forma dialogica, rendendo appieno l’atmosfera di sogno che aleggia nel testo, e regalando alcuni momenti di autentica magia.
Soddisfatto l’Autore, circondato da tanti amici e meritatamente al centro della scena: “La splendida atmosfera di questa serata è davvero la migliore premessa all’uscita del mio nuovo libro”.
“A spasso con il mago. Merlino e io” nei giorni scorsi è misteriosamente stato “anticipato” in molte strade di Roma con una curiosa cartellonistica che ritraeva solo la gigantografia del cane Merlino: la vera anima del testo, immortalata da Ginevra Barboni, sapiente fotografa, nonché, figlia di Marco Tullio. Mistero, quindi svelato nel corso della presentazione.
Lisa Bernardini, presidente dell’Occhio dell’Arte e organizzatrice della serata, ha dichiarato a fine incontro: “Un cinema tra passato e presente si è riunito per celebrare l’evoluzione di un noto soggettista e sceneggiatore che, dopo una vita professionale iniziata in un momento indimenticabile e di grande successo per il Cinema Italiano, quello dei fagioli western, ha celebrato nella sua Roma, quella dove e’ sempre vissuto, un passaggio ad una veste di scrittore, che si preannuncia di stile e di altrettanto talento; esattamente come i suoi trascorsi nei fasti del cinema di genere”.
“A spasso con il mago. Merlino ed io”, in sintesi, racconta il magico ritrovarsi tra l’autore e l’anima di Merlino, l’amatissimo cane trasferitosi nel sempre e nell’ovunque. Come si legge nell’elegante sito destinato a raccogliere tutte le future notizie sugli eventi legati alla diffusione e alla vendita di quest’opera, i due protagonisti si ritrovano nella sola dimensione che può ospitare questo genere di incontri: quella del sogno. E nel sogno, campo per definizione delle infinite possibilità, ripercorrono ancora una volta il “cammino” della passeggiata serale che per tanti anni si sono concessi. Un libro di sentimenti, di profonde emozioni, ma anche di misteriose percezioni, che permettono di guardare oltre le maschere e di interpretare significati nascosti della vita. E di ciò che sta al di là, e non conosciamo, ma possiamo solo immaginare, e sperare che esista.