SerpentiForm: è la nuova imperdibile mostra ideata e realizzata da Bulgari con il Museo di Roma che si terrà a Palazzo Braschi dal 10 marzo al 10 aprile, che ho avuto il piacere di vedere per voi in anteprima e ora ve la racconto attraverso le immagini che ho raccolto.
SerpentiForm – Arte, Gioielleria, Design, è la mostra che tutte le amanti come me della Maison Bulgari non possono e non devono assolutamente perdere e che dal 10 marzo al 10 aprile impreziosiranno le splendide sale di Palazzo Braschi, a Roma.
La mostra ideata e realizzata nei più minimi e preziosi dettagli da Bulgari con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, è stata curata da Lucia Boscaini, Bulgari heritage curator e ci propone un percorso multisensoriale, con fantastiche contaminazioni tra antico e moderno, alla scoperta del serpente, del suo significato e della sua influenza nei secoli nell’arte, nella moda, nella gioielleria e nel design in generale.
E a proposito di moda, ad assistere a questa meravigliosa anteprima, c’era con me il mitico hairstylist Roberto Carminati, sempre in cerca di ispirazioni per il suo lavoro, a dimostrazione di quanto sia forte il connubio arte-moda.
Splendido sfondo al percorso multisensoriale dell’esposizione, lo scalone monumentale in stile neoclassico del Museo, di cui Bulgari ha finanziato il nuovo allestimento illuminotecnico progettato del celebre direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, sette volte David di Donatello e artefice di capolavori come La Grande bellezza di Paolo Sorrentino, che si è avvalso della sponsorizzazione tecnica di Viabizzuno.
Il percorso espositivo si articola fra gioielli antichi provenienti da Pompei e dal Museo Archeologico di Napoli e gli oltre quaranta esemplari tra bracciali e orologi Snake di Bulgari con diamanti e pietre preziose, protagonisti indiscussi della mostra, dai primi realizzati con la tecnica Tubogas, fino agli ultimi super realistici con scaglie in oro smaltato, che raccontano l’evoluzione stilistica della Maison dagli anni ’60 ad oggi;
opere di artisti come Keith Haring, Niki de Saint Phalle, Joan Mirò, Alexander Calder, Mat Collishaw, Paul Klee, Joana Vasconcelos;
abiti vintage, innegabilmente l’altra mia grandissima passione, di maestri della moda italiana; costumi di scena provenienti da prestigiosi archivi teatrali e cinematografici, tra cui quelli indossati da Elizabeth Taylor nel film Cleopatra del 1963 e splendide immagini di fotografi illustri come Robert Mapplethorpe e Helmut Newton.

Serpentiform – costumi di scena del-film del 1963 Cleopatra
E a proposito di immagini lascio a loro la parola, sicura che vi faranno venire voglia di andare a fare questa splendida esperienza di persona, per perdervi nel lusso e nella bellezza di questo simbolo senza tempo, capace di sedurre e incantare da sempre grandi artisti, uomini potenti, donne bellissime, con la sua ambiguità, sinuosità e capacità di cambiare pelle, rinnovandosi ogni volta.