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Da esperto musicale del magazine, non potevo non seguire Sanremo 2017 e rifilarvi la mia analisi puntuale canzone per canzone. Partiamo con la prima semifinale dei Giovani in gara:

  • Marianna Mirage canta “Le canzoni fanno male”, una melodia orecchiabile e serena, con molta professionalità che forse nasconde le emozioni che una voce jazz poteva esprimere. Aria di tormentone…
  • Francesco Guasti canta “Universo”. Una voce roca, in sintonia con il look da hipster, ma poco pungente (la voce, la barba non so!) mentre la canzone gira attorno a musica intensa e melodie che restano, forse.
  • Braschi “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Un bel ragazzone pulito, un ritmo allegro e spensierato, un testo quasi parlato fino al ritornello, cantato con impegno da una voce che tenta di imporsi con qualche difetto di dizione, che oggi va tanto di moda ma che non può certificare un successo.
  • Leonardo La Macchia canta “Ciò che resta”, una canzone classica, interessante dalle prime parole e lui ha una voce da seguire, con cura. Un lento che prende vita col ritornello, con gli acuti al punto giusto, acuti che a volte deve inseguire ma forse l’emozione non ha permesso a questo ragazzo di esaltare le sue capacità, evidenti comunque. Va bene così.

Alla fine saranno Francesco guasti e Leonardo La Macchia a giocarsi la finale venerdì.

La seconda serata dell’Ariston, dopo aver presentato le prime nuove proposte, ricomincia con Maria De Filippi e la sua gag in sala con i portachiavi di Conti, che come sempre sa usare il suo personaggio per esaltare le figure che attorno a lui fanno il festival, col risultato di incarnare proprio lui, alla fine, l’essenza dello spettacolo. One man show!!

Passiamo ora agli 11 big in gara della serata:

  • Bianca Atzei con “Ora esisti solo tu” una canzone degna di Massimo Ranieri, ma con ritmi sovrapposti ad una melodia che forse poteva esaltare di più la voce, se lasciata libera senza ritmica. Opinione personale.
  • Marco Masini con “Spostato di un secondo” cambia, soprattutto con un testo geniale, la percezione che abbiamo di lui. Una canzone moderna, ricercata, quasi rap, importante nella melodia, nel ritornello supportato da un ritmo incalzante. Vincerà? Favorito, per me, per lo meno ad avere successo…
  • Nesli e Alice Paba in “Do retta a te”cantano in due ma secondo me ne bastava uno… nulla da ricordare, se non l’ennesima coppia che tenta di ripercorrere le orme di quelle poche che sono riuscite a giustificare un duetto a San Remo. Da soli secondo me erano meglio…
  • Sergio Sylvestre canta “Con te”, che vanta Giorgia tra gli autori. Grande ed immenso lui, buona la voce, bella, molto, la canzone. Dal finale e dalla coreografia mi sembra una bella vittoria già decisa, o forse solo l’impressione che Maria non lo abbia portato per fare da comparsa.
  • Gigi D’Alessio in “La prima stella” si sente in dovere di ricordarci che sa usare il congiuntivo, ma per il resto rimane ancorato alla semplicità delle sue solite melodie.
  • Michele Bravi canta “Il diario degli errori” che porta qualcosa di nuovo sia in musica che parole, con la faccia da ragazzino e la voce e l’interpretazione che a occhi chiusi ricorda Mia Martini nelle note basse, regalando a mio modesto parere la canzone più riuscita del festival.
  • Paula Turci in “Fatti bella per te” trova un ritornello che tocca le corde di chi vuole sentirsi se stessa, libera e bella. Apprezzabile al primo ascolto ma forse troppo semplice. Vedremo.
  • Francesco Gabbani canta “Occidentali’s Karma” usa un linguaggio (anche corporale) che riassume il nostro mondo e la sua superficialità, lo canzona e fa ballare, mentre ” la scimmia nuda balla”. Geniale.
  • Michele Zarrillo con “Mani nelle mani” dimostra di essere un professionista perchè cantare dopo Giorgia non deve essere facile e lui non sfigura assolutamente sia per interpretazione che per il pezzo.
  • Chiara ci regala “Nessun posto è casa mia”, bella e pronta a vincere. Sulla voce negli acuti si apprezza la decisione ma risulterebbe più intrigante una modulazione, un uso più consapevole. Migliorata molto dall’anno passato, sicuramente. Comunque bravissima.
  • Reige e Giulia Luzi interpretano “Togliamoci la voglia”, una canzone che può trovare nel pubblico il successo che forse il festival non potrà garantire a livello di classifica.

Crozza: insultarsi per dimostrare che sono in diretta è geniale, per poi continuare a spingere verso la candidatura al governo per la coppia De Filippi – Conti, con tanto di investitura di Mattarella. Per poi invitare gli italiani a riprodursi…come Totti che intanto dimostra la sua spontaneità contagiosa.

Dopo Robbie Williams papà, arriva Giorgia. Chapeau.

Rocco Tanica è come sempre immenso.

Domani si sfideranno per rimanere in gara (due verranno eliminati) sei artisti che al contrario degli altri che canteranno una cover, dovranno riproporre la loro canzone: Nesli e Alice Paba, Bianca Atzei e Raige e Giulia Luzi raggiungono gli altri tre a rischio, Ron, Giusy Ferreri e Clementino.