Roberto Carminati

Oggi vi portiamo da Roberto Carminati, nel suo negozio di parrucchiere, dove ogni giorno tra le clienti sfilano chiome conosciute e apprezzate dal grande pubblico. Quando entriamo troviamo un’atmosfera rilassante e cordiale, veniamo accolti dal padrone di casa Roberto Carminati con un sorriso che ci mette subito a nostro agio. Iniziamo una splendida chiacchierata, come tra amici di vecchia data, in cui noi non vediamo l’ora di sentirlo raccontare del suo percorso professionale, delle “sue fatine”: da Roberta Capua ad Antonella Clerici, passando per Alessandra Martines e Caterina Balivo, solo per citarne alcune. Naturalmente non potevamo non chiedere qualche anticipazione sulle tendenze per questa primavera-estate 2015 in fatto di capelli.

Come nasce Roberto Carminati l’hairstylist delle Star?

“Da sempre il mio sogno nel cassetto è stato quello di pettinare le annunciatrici televisive, perché 40 anni fa quando ho iniziato a prendere coscienza di questa mia passione, le Signorine Buonasera erano il top dell’espressione della bellezza femminile. Erano loro che annunciavano tutti i programmi della giornata televisiva e questo mondo mi affascinava. Ero iscritto ad un liceo classico, ma non ho mai avuto dubbi sulla strada da intraprendere per cercare di realizzare il mio sogno. Durante le vacanze di Natale sono andato a lavorare da un parrucchiere a piazzale Clodio a Roma e non sono più tornato a scuola! Poi, mentre lavoravo, ho preso il diploma di accompagnatore turistico alle scuole serali, soprattutto per imparare le lingue straniere. 

In questo negozio ho avuto la fortuna di entrare in contatto con persone famose del mondo della televisione e la prima a cui ho lavato i capelli è stata Rosanna Vaudetti; quando la vidi entrare pensavo mi prendesse un infarto per l’emozione perché il mio sogno si stava avverando. La mia carriera li è stata veloce perché cominciai ad occuparmi dei servizi esterni, presso la RAI per pettinare le giornaliste, fino ad arrivare al cinema, ritrovandomi a 16 anni e mezzo sul set di “Voglia di volare” con Gianni Morandi e Daniela Poggi; in seguito ho fatto servizi fotografici e di moda, collaborando per delle sfilate con Alta Roma e Gattinoni.

Poi da li ho cominciato a girare il mondo per imparare tutti i segreti di questo mestiere dai parrucchieri più bravi: sono stato a Parigi da Dessange, 6 mesi a Londra,  ho fatto corsi da Coppola a Milano, da Donald Scott a New York, e così via.

A 22 anni, ho realizzato un altro dei miei sogni, aprendo questo salone, grazie a mia madre che ha sempre creduto in me, supportandomi in tutto e per tutto. In seguito cercando di far crescere la mia attività ho aperto un negozio a Londra, un altro a Roma a Campo de’ Fiori, ma la mia passione mi porta sempre a voler fare in prima persona, mentre nei franchising o catene di negozi, la parola d’ordine è proprio delegare.

Dall’86 seguo Alessandra Martines dal suo primo “Fantastico” alla premiazione per il Golden Globe, alle mostre del cinema di Venezia e Cannes, all’acconciatura d’epoca che le ho fatto per il film in cui interpretava Edda Ciano. Io e Alessandra siamo amici e ormai sono un po’ come la sua ombra.

Poi c’è stato l’incontro fortunatissimo con Antonella Clerici che seguo da ormai 25 anni, così come Roberta Capua e tante altre bellissime donne dello spettacolo che mi hanno portato fortuna e che mi piace definire “le mie fatine”. Ovviamente è grazie a loro se sono riuscito ad avere una maggiore visibilità rispetto a chi fa un percorso diverso, che non per questo è meno bravo.

Nel mio percorso professionale ho avuto modo di fare 10 calendari con Victoria Silvstedt, di pettinare Charlize Theron per 2 campagne pubblicitarie, di avere come cliente Huge Grant nel mio negozio di Londra, cambiare il colore dei capelli a Geri Halliwell delle Spice Girls quando da bionda si fece mora per un concerto che doveva fare in Russia. Insomma tanti bei sogni che hanno preso forma.

E poi tanti articoli sui giornali, programmi televisivi come ad esempio “Non solo magre” su Real time, in cui trasformavo il look di queste signore, dai capelli al trucco; sono stato il primo tutor parrucchiere del programma di successo di RaiDue “Detto Fatto”; ho fatto corsi di immagine e di look in un’accademia a Madrid per un progetto della comunità europea.

In questo momento sto collaborando anche con un canale di teleshopping HSE24, dove faccio l’expert mostrando l’utilizzo di alcuni prodotti professionali, quali il ferro per arricciare i capelli, la piastra, ecc. Ho 2 rubriche su “Più Sani più Belli” e “Novella 2000” dove intervisto i miei colleghi, vado in cerca delle ultime novità e le ultime tendenze in giro per l’Italia.

Sono sempre in continua evoluzione e qualche tempo fa, da appassionato di architettura, ho fatto delle acconciature ispirate ai più grandi “Archistar” contemporanei da Norman Foster a Santiago Calatrava, perché trovo che l’architettura abbia un nesso logico con quello che faccio, perché come un palazzo senza buone fondamenta crollerebbe, così anche la piega migliore del mondo senza un buono shampoo non durerebbe niente. Queste acconciature sono state pubblicate su “Ulisse 2000” la rivista di bordo di Alitalia, e così hanno fatto il giro del mondo. 

Tra tutte le esperienze fatte, posso dire che mi piacciono di più i servizi di moda perché sono dinamici a differenza dei film, le cui riprese possono durare 6 mesi e in cui devi ricreare ogni giorno esattamente la stessa acconciatura per dare l’idea della continuità“.

Cosa consigli a chi vuole intraprendere la tua professione?

“Spesso mi chiedono dei consigli sulle scuole professionali per parrucchieri, e io penso che sicuramente la scuola da una buona infarinatura, ma la gavetta, la pratica è tutta un’altra cosa. Questo non è un mestiere che si può studiare, la pratica è fondamentale, perché fondamentale è il rapporto con le clienti che non si può imparare nelle scuole.

Nelle scuole non ti insegnano il giusto rapporto da avere con le persone, farsi trovare sempre con il sorriso quando i clienti entrano, accoglierli con gentilezza non dando mai per scontato il motivo per cui sono venuti in negozio e quindi domandare sempre cosa debbano fare. Sembra un dettaglio stupido ma vi assicuro che è fondamentale, ma non solo nel salone di un parrucchiere, ma in qualsiasi negozio, dove troppo spesso si trovano commesse scontrose, che quando entri neanche ti degnano di uno sguardo. Sicuramente la parola d’ordine per avere successo nei lavori a contatto con il cliente è avere una bella presenza, aspetto decoroso, curato, ma un bel sorriso sulle labbra e il contatto con il cliente vi assicurano che aiutano. E questo lo si può imparare solo stando all’interno di un salone”.

Roberto Carminati e Antonella Clerici

Il personaggio famoso a cui ti è piaciuto di più acconciare i capelli e perché?

“Non ce n’è uno in particolare, facendo questo lavoro con passione non c’è questo limite, magari ci può essere una maggiore affinità con uno piuttosto che con un altro, il metterti meno vincoli e questo ti permette di esprimere al meglio quello che è in realtà questa professione, che è del tutto artigianale; ogni acconciatura è diversa dall’altra.

Forse i calendari fatti con Victoria Silvstedt mi hanno dato la possibilità di scatenarmi a livello di acconciature, oppure le mille campagne pubblicitarie per i giornali di moda che ho fatto con Roberta Capua, la quale ormai neanche si specchia più quando le faccio queste acconciature, talmente si fida del mio lavoro. Seguo anche degli uomini famosi dello sport e dalla televisione da Massimiliano Rosolino a Flavio Insinna, niente male per avere un salone in periferia e non a Roma centro, quindi come vedete la location è importante ma non fondamentale, perché noi abbiamo clienti che attraversano Roma e anche tutta Italia per venirsi a fare i capelli qui nel mio salone e questa è un’ulteriore soddisfazione”.

E quello a cui ti piacerebbe acconciare i capelli e perché?

“Ce ne sono 2 ma è un sogno impossibile che rimarrà tale, perché uno era quello di pettinare Marilin Monroe che per me è stata una musa ispiratrice e l’altro quello di pettinare Lady Diana, il cui look e la cui immagine sono tuttora contemporanei e attuali. Per me loro sono due icone di bellezza e di stile che ancora oggi non sono state eguagliate”.

Quali sono le tendenze uomo/donna Primavera/Estate 2015?

“Per l’uomo sono di gran moda queste foltissime barbe con le basette molto lunghe, tendenza che prende il nome di hipster. Per quanto riguarda le donne, si spazia dal color creme caramel, biondi un po’ ramati, caldi, al color ebano, al taglio alla garconne. Infatti Asia Argento nel nuovo format della Carrà ha proprio questo taglio che anticipa appunto quella che sarà una delle tendenze Primavera/Estate. Io feci già questo taglio su Roberta Capua qualche anno fa, che passò dai capelli lunghi a questo taglio cortissimo.”.

Cosa consigli per mantenere i capelli sani e lucidi, sia dal punto di vista alimentare che di trattamenti da applicare sui capelli?

“I capelli sono i nervi più sottili che abbiamo nel corpo, quindi l’alimentazione è fondamentale, per tutto ciò che riguarda forfora e grasso, mentre opacità e secchezza dipendono dai trattamenti che si vanno ad applicare direttamente sui capelli.

Adesso in quanto a trattamenti per ridare vita ai capelli, c’è una vera e propria rivoluzione perché esistono tutta una serie di prodotti dalla cheratina al botox per i capelli al collagene, che permettono di restituirgli la lucentezza persa. E noi li facciamo tutti, qui nel mio salone e il risultato è immediato perché va a portare quel nutrimento che si perde con i trattamenti tecnici come la piastra e il fon se usati in maniera eccessiva, in quanto sono tutti agenti esterni che vanno a danneggiare quella che è la struttura del capello. Spesso ci dimentichiamo che il capello è come una pianta, infatti al suo interno è costituito da acqua, che da quel movimento del riccio o del liscio che noi plasmiamo con spazzola e fon; se quest’acqua finisce perché con gli agenti esterni la andiamo a prosciugare, si crea la doppia punta ovvero il capello si apre perché non ha più all’interno questo nutrimento e non è possibile apportarglielo, quindi vanno tagliati, nutriti e fatti riprendere.

Per quanto mi riguarda il capello è qualcosa di prezioso, fa più piacere vedere una bella testa vigorosa in movimento che una testa bruciata, quando vedo per strada persone con i capelli rovinati o vengono persone da me che non erano miei clienti, con i capelli particolarmente danneggiati, provo un vero dolore fisico, perché per me i capelli sono davvero un patrimonio”.

Ci parli della tua esperienza a “Detto Fatto” la trasmissione di RaiDue con Caterina Balivo?

“Sto alla 151esima acconciatura che faccio per loro; nella prima edizione, 60 puntate c’ero solo io come tutor parrucchiere, nella seconda edizione eravamo in 2/3 e in questa edizione siamo diventati tantissimi, anche perché da solo non riuscivo più a garantire la mia presenza costante, in quanto registrando a Milano e vivendo a Roma era diventato un po’ pesante sia fisicamente che da conciliare con tutti gli altri impegni giornalieri che ho, in primis la famiglia, 3 figli, il negozio, 4 persone che lavorano per me, che è come se fossero la mia famiglia e quindi ho una responsabilità anche nei loro confronti per potergli garantire un buono stipendio, quindi non si può sempre e solo delegare e comunque mi fa piacere lavorare nel mio negozio.

Tornando a “Detto Fatto”, faccio dei tutorial per le signore che ci seguono da casa, su come realizzare delle acconciature a costo zero o con degli accessori che tutti hanno in casa. Abbiamo rilanciato il crespo che sono quelle ciambelline acriliche che servono per fare gli chignon con i capelli, o delle tecniche di piega dal bigodino caldo agli straccetti per arricciare i capelli, oppure delle trecce fatte con i foulard, o delle acconciature vintage usando delle spille della nonna o un orecchino o un bracciale messo tra i capelli. Abbiamo fatto delle acconciature-scultura con delle schegge di plaxiglass, esaltando delle cose un po’ più particolari, per delle esigenze diverse, o ancora abbiamo realizzato un’acconciatura invernale con un rotolo di cachemire tra i capelli creando uno chignon particolare. Ho a disposizione più o meno 10/12 minuti per realizzare un’acconciatura e dare dei consigli sia per chi ha i capelli corti, che per chi li ha lunghi, dall’acconciatura sexy a quella per il matrimonio”.

balivo Carminati

Ti è mai capitato in tutti i tuoi anni di esperienza che qualcuno dei tuoi clienti ti abbia chiesto un cambiamento radicale?

“Nella mia vita professionale mi è capitato 2 volte di avere a che fare con persone che mi abbiano chiesto un cambiamento radicale, ed una me la ricordo come se fosse accaduto oggi. Risale al 1993 e precisamente al giorno prima del mio matrimonio; arriva questa signora, ancora oggi nostra cliente, che aveva dei capelli lunghissimi e che avendo fatto una scommessa con il marito, se li fece tagliare tutti con la macchinetta, completamente rasata e non essendomi mai successo prima, lo ricordo come un’emozione forte non tanto perché le ho tagliato tutti i capelli perché in realtà non c’era neanche la parte creativa di lavorare con le forbici, ma perché per me fu una cosa di grande impatto.

L’altra è stata Roberta Capua, e in quel caso con un impatto emotivo ancora più forte, perché avevo la consapevolezza che era un ex Miss Italia, quindi un personaggio famoso, e se avessi sbagliato un solo colpo di forbici, probabilmente l’avrei rovinata; eravamo in uno studio fotografico con una diretta televisiva per questo taglio di capelli, senza specchi e ho cominciato a tagliare, ad un certo punto lei si tocca i capelli e mi dice di volerli ancora più corti. Ed è una bella soddisfazione quando molte persone che magari non sanno o non sapevano che la Capua è una mia cliente, vengono con una rivista con il suo taglio e mi chiedono di farlo uguale anche a loro.

Pensandoci ho fatto un cambiamento radicale anche all’ex ministro Mara Carfagna, quando passò dai capelli lunghi a quel caschetto cortissimo che ha fatto il giro del mondo e che è stata una mia invenzione, facendola definire addirittura dal New York Times “Il ministro più bello del mondo” “.

roberta-capua e roberto carminati

Da dove prendi ispirazione per le tue creazioni?

“Io non dormo mai neanche la notte, quindi riesco a trovare ispirazione dovunque vada. Mia moglie dice che è difficile starmi dietro perché sto sempre qualche passo avanti. Lo vedo anche con le idee dei lavori che mi trovo a fare, ad esempio l’idea del crespo l’avevo studiata per le hostess di una compagnia aerea, e avendo il negozio a Londra, il crespo si trovava ovunque e ho portato in Italia sia l’originale sia ho trovato modi artigianali per farlo: con un gambaletto ripieno di paglia, con un calzino di spugna, con il cachemire come ho proposto durante una puntata di “Detto Fatto”, con un gomitolo di lana, facendo passare i capelli nel buco e se dallo chignon esce il colore della lana, è anche carino perché magari può richiamare quello degli abiti che si indossa o quello di un accessorio.

Questo rappresenta la mia fantasia, quello che mi permette ogni volta di elaborare e costruire cose diverse. Una volta, ma vi sto parlando di una ventina di anni fa, feci per Antonella Clerici che doveva fare Uno Mattina, un’acconciatura con tutti orologi, io sono un appassionato di orologi e presi questi orologi li attaccai l’uno all’altro dai cinturini e gli feci una testa tutta ricoperta di orologi e ci fecero addirittura la copertina di un giornale, qualche hanno fa un noto brand di orologi per una sua campagna pubblicitaria ha fatto un vestito di orologi.

Oppure ancora a “Detto fatto” volevo fare un’acconciatura con dei fiocchi di ghiaccio, per chi passava il Capodanno in montagna, sulla neve, e li ho creati con le palette di plastica trasparente per girare il caffè, incollandole in modo da formare delle specie di stelle e ho messo sopra una polvere glitter argentata e infilati tra i capelli. Secondo me qualsiasi cosa di può utilizzare e modificare per creare un’acconciatura, ovviamente ci sono delle circostanze in cui si può giocare di più e quindi si ha la libertà di esprimersi. Un altro esempio del mio modo di creare è la mostra che c’è stata 2/3 anni fa alla Centrale Montemartini ad Ostiense, per i 60 anni del Made in Italy, in cui sono stato contattato dall’organizzatore della mostra per creare la testa ai manichini che avrebbero dovuto indossare gli abiti della mostra, e che non avevano la testa. In quel caso ho realizzato un cubo di spugna grigio scuro con una bocca di cristalli swaroski dello stesso colore del vestito indossato dal manichino, da mettere al posto delle teste; c’erano 80 abiti dal bianco al nero ed entrando in questa mostra, non ci crederete, ma il colpo d’occhio non era tanto sui vestiti quanto sulle teste di questi manichini con queste bocche colorate. Quello ovviamente non era parte del mio lavoro, ma giusto per farvi capire come uno spazia ed elabora certe situazioni”.

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Esiste un taglio di capelli che si può considerare intramontabile, come il tubino nella moda?

“Il carrè, che per me è come un tailleur di Chanel, non passa mai di moda. 3 o 4 anni fa ha compiuto 100 anni, tutti pensano che sia stato inventato da un francese, ma in realtà la paternità è di un parrucchiere polacco, Monsieur Antoine, cresciuto e vissuto a Parigi, e secondo me è un taglio che sta bene a tutte, è bello sia riccio che liscio e di qualsiasi colore”.

Ci parli della tua partecipazione ad EXPO2015?

“Ho studiato 2 acconciature che sono state candidate per l’EXPO di Milano, una versione con un globo sulla testa che rappresenta il fatto che sarà un evento mondiale, e l’altra in cui abbiamo realizzato con i capelli una spiga di grano, perché il tema di quest’anno dell’EXPO è relativo alla natura e all’alimentazione, e la spiga è il simbolo per eccellenza della natura e del cibo. Per queste acconciature ho avuto una modella d’eccezione, Georgia Viero che è una modella argentina, con i capelli naturali lunghi 1,25 m, di un colore ramato chiaro che ricorda quello del sole, della terra e ciliegina sulla torta è stato l’abito di Gattinoni fatto a forma di bandiera italiana che è stato anche in esposizione in America in una mostra molto importante”.


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Come prendi il caffè?

“Il caffè vero e proprio non lo prendo, perché contiene caffeina e io sono già super agitato di mio, piuttosto prendo volentieri il nocciolino che è un caffè alla nocciola che è un surrogato del caffè oppure ginseng o orzo, ma comunque dolce”.

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