Ormai da qualche tempo a Roma è possibile visitare alcuni preziosi musei a costo zero: infatti questi “gioielli artistici” sparsi nel centro della Capitale garantiscono sempre l’ingresso gratuito a tutti i visitatori, ogni giorno dell’anno. Volete scoprire quali sono? Ecco qui una breve lista con alcune curiosità su ciascuno di essi!
- Il Museo delle Mura
Dentro l’antica Porta di San Sebastiano è stato allestito un grazioso museo con tanto di pannelli didattici, plastici e calchi ricostruttivi che illustrano la secolare vita non solo della porta ma anche delle grandiose mura che l’imperatore Aureliano fece costruire nel III secolo e che per molti secoli difesero Roma dalle invasioni nemiche. E’ possibile visitare un tratto del camminamento di ronda che i soldati erano soliti percorrere e salire sopra le torri circolari per ammirare un bel panorama che spazia su gran parte dell’Appia Antica. - Il Museo di Porta San Paolo
Altra porta, altro museo. Questa volta siamo nel quartiere Ostiense, accanto alla celebre Piramide Cestia. La porta, anche essa risalente all’epoca romana e visitabile nelle sue parti interne, ospita alcuni reperti sia originali sia in calco di oggetti rinvenuti negli scavi lungo la Via Ostiense, che ieri come oggi, conduce da Roma fino al mare. E’ possibile inoltre ammirare i bei plastici raffiguranti gli antichi porti costruiti dagli imperatori Claudio nel I secolo e Trainano nel II secolo, oltre ad alcune lapidi provenienti dalla famosa necropoli dove fu sepolto lo stesso apostolo Paolo.
- Il Museo di scultura antica Giovanni Barracco
All’interno del bel palazzetto cinquecentesco conosciuto come Farnesina ai Baullari, dietro Campo de’ Fiori, è ospitata la preziosa collezione di scultura antica di Giovanni Barracco, importante studioso ottocentesco. Nelle stanze del grazioso edificio sono conservati alcuni importanti pezzi di statuaria proveniente dalle antiche culture del Mediterraneo, come l’Egitto, la Mesopotamia, l’Assiria, Cipro, la Grecia e non mancano alcuni reperti etruschi e romani, fino all’epoca medievale, dando vita ad un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio. - La Villa di Massenzio
Per gli appassionati di archeologia, assolutamente da non perdere sono le rovine della Villa di Massenzio all’interno del Parco dell’Appia Antica. Qui l’imperatore Massenzio, agli inizi del IV secolo, fece costruire un grandioso complesso costituito dal Palazzo vero e proprio, da un Circo e dal Mausoleo dinastico, dedicato al figlio Romolo morto prematuramente. Uno splendido esempio di dialogo tra antico e natura, nel più grandioso complesso archeologico della Campagna Romana. - Il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina
Un’altra porta di Roma, Porta San Pancrazio sul Gianicolo, ospita un museo che racconta gli importanti avvenimenti che, nel corso del XIX secolo, portarono alla costituzione del Regno d’Italia e di Roma come sua Capitale. In particolare sono qui raccolte le memorie della Primavera ed Estate del 1848 quando l’esercito francese represse nel sangue la Repubblica Romana, capeggiata da Garibaldi. Busti, dipinti, incisioni, plastici e cimeli garibaldini, guidano il visitatore alla scoperta dei luoghi, delle date e dei principali protagonisti dei fatti di quegli anni di grande fermento politico. - Il Museo Napoleonico
Per gli amanti della storia più recente è possibile visitare il Museo Napoleonico, a due passi da Piazza Navona, dove sono custoditi alcuni cimeli, memorie familiari e preziose opere d’arte, appartenute al conte Giuseppe Primoli, figlio della principessa Carlotta Bonaparte ed allestite all’interno del sontuoso palazzo di famiglia. Entrando sembra ancora di respirare quell’aria di lusso e nobiltà francese che Napoleone, sebbene non venne mai a Roma, portò con sé quando per pochi anni all’inizio dell’800 conquistò la città. Stanza dopo stanza è possibile ammirare preziosi oggetti, importanti quadri ed elementi d’arredo oltre ai ritratti e busti di alcuni importanti personaggi della famiglia Bonaparte. - La Casa Museo di Pietro Canonica
Nella residenza romana dell’artista, all’interno degli splendidi giardini di Villa Borghese, è conservato un delizioso museo che racconta con opere varie, il percorso di vita e quello artistico di Pietro Canonica, uno dei più importanti artisti tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Oltre allo spazio espositivo allestito al piano terra, è possibile visitare le stanze più intime della casa al primo piano, facendosi così un’idea di come doveva essere la vita di un’artista del secolo scorso, tra genialità e lusso. - Il Museo Carlo Bilotti
Sempre all’interno del parco di Villa Borghese, e precisamente nell’antica Aranciera, ha aperto al pubblico un piccolo museo che ospita alcune opere donate dall’appassionato collezionista Carlo Bilotti alla città di Roma. Le più importanti sono senz’altro quelle di Giorgio de Chirico, ma si possono ammiraro anche i lavori di Gino Severini, Andy Warhol, Larry Rivers e Giacomo Manzù. Un viaggio nell’arte moderna e contemporanea assolutamente da non perdere! - Il Museo Boncompagni Ludovisi
Dimora patrizia realizzata nei primissimi anni del Novecento, il Villino Boncompagni rappresenta l’epilogo dei possedimenti dei Boncompagni nell’ampia zona che ospitava la prestigiosa Villa Ludovisi, fatta costruire nel Seicento dal cardinale Ludovico Ludovisi e distrutta alla fine dell’Ottocento. Il Museo raccoglie oltre a dipinti, sculture e arredi originari del Villino anche quelli acquisiti al momento della nascita del Museo e quelli provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte moderna: mobili, sculture, dipinti e suppellettili rievocano l’interno di una casa nobiliare dell’inizio del secolo scorso ed offrono anche spunti di riflessione museologica sulla presenza di oggetti non di uso comune, eccezionali in sé. - Il Museo di Casal de’ Pazzi
Se ciò che interssa sono invece i fossili e la preiostoria, imperdibile è la visita in questo museo ricavato in una porzione dell’alveo di un antico fiume, che, circa 200.000 anni fa scorreva proprio in questo punto. Nel museo sarà possibile ammirare circa 4.000 fossili di animali tipici di ambienti molto diversi dai nostri, foglie fossili di Zelkova crenata, pietre scheggiate dall’uomo paleolitico e, con il supporto di suggestive proiezioni con ricostruzioni virtuali sulla vita di uomini ed animali di allora, il visitatore potrà immergersi nell’antico paesaggio pleistocenico.
A cura de L’Asino d’Oro Associazione Culturale