Riapre il ristorante all’interno dello storico cinema Anteo, MIRO – Osteria del Cinema. Il nome richiama il “mirare” ovvero guardare con ammirazione, desiderio, passione: l’obiettivo è quello di riportare a nuova luce un palazzo che ha fatto la storia di Milano e, alla fine, stupire. E Miro è anche un richiamo origini Milano-Romagna dei due soci fondatori, Andrea Vignali e Michele Siepi.
Miro – Osteria del Cinema si trova all’interno di uno dei primi cinema d’Italia a guidare la rivoluzione culturale del dopoguerra, proiettando le opere neorealistiche, di forte impatto sociale e i film stranieri, per anni oscurati dal regime, indi fino ad allora sconosciuti.
L’osteria è stata ricavata per una sessantina di coperti su due livelli nello spazio che negli anni ’30 era destinato al palco, ai camerini degli artisti e alle luci del Cinema d’Annunzio. Una grande quinta illuminata accoglie chi entra, vero e proprio sipario di un cinema. Tutt’intorno il palcoscenico è color rosso porpora, come si usa a teatro, e in alto, nella sala principale, un tavolo sospeso apparecchiato, installazione divertente che invita gli avventori ad accomodarsi.
Il menu
Il menu stesso prende spunto dai film più famosi e si intreccia dagli antipasti al dolce con i nomi tipici del linguaggio cinematografico, dal prologo per gli antipasti, al primo tempo e secondo tempo, all’epilogo per i dolci. Da “Ratatouille” (con zucchine, melanzane e pomodori) a “L’amore è cieco” (una tartelletta con zucchine, provola affumicata e basilico) o “Ciak” (il dessert con cioccolato, pop corn, mango, lampone), signature che cambiano con la stagionalità degli ingredienti, ma anche “Bianco, rosso e Verdone” (ovvero una tartare di pomodoro con burrata e salsa al basilico) o “Eurotrip” (plin alle erbe, beurre blanc, aringa affumicata e pickles). Anche la lista dei vini ha un chiaro riferimento al mondo del cinema: una piccola sezione è dedicata ai personaggi di questo mondo che sono anche produttori di vino.
By Luigi Mazzei