A 10 anni dal campione d’incassi Mamma mia!, dagli stessi produttori Judy Craymer e Gary Goetzma, distribuito da Universal Pictures e diretto da Ol Parker, torna il musical che ci ha fatto ballare, cantare ed emozionare. Uscita ufficiale il 6 settembre, ma in alcune città in anteprima il 12 agosto. Il film segna il ritorno del cast originale arricchito da nuovi membri, tra cui Lily James, Colin Firth, Andy Garcia e la partecipazione di Cher
Sarò controcorrente dopo aver letto quanto scritto finora dalla critica, ma a mio avviso, tranne qualche sbavatura di troppo di cui poi farò cenno, Mamma mia! Ci risiamo è proprio un film ben riuscito. E non era per niente facile o scontato e io per prima ero estremamente dubbiosa e forse, come molti che lo hanno visto in anteprima, anche un po’ prevenuta, lo ammetto.
Sì, perché eguagliare il primo Mamma mia! può solo definirsi impresa impossibile. Ma chiediamoci perché prima di sputare sentenze definitive.
Ok il cast stellare del primo film – che peraltro in questo secondo è altrettanto stellare e c’è pure Cher (non so se mi spiego) – ma diciamoci la verità, il film in sé non era poi così curato… Di che cosa era fatto? Delle straordinarie musiche degli Abba, dell’eccezionale cast e la simpatia degli attori. Punto. La storia era un po’ sfilacciata, i dettagli poco curati, c’era poco cinema, se così si può dire.
Qui c’è tutto: una storia con una trama precisa, dei flashback curatissimi e chiari (ho letto che non si capisce niente in questo continuo alternarsi di flashback… mah, a me non pare proprio, anzi…) – grazie a un montaggio perfetto – che permettono di ricostruire la storia di Donna quando era ragazza, di come ha conosciuto i tre ragazzi che abbiamo visto da adulti nel primo film e quello che è accaduto quando è arrivata sull’isola (e qui c’è l’interpretazione fresca, ironica e del tutto credibile della bravissima Lily James).
Poi c’è sempre la colonna sonora che è spaziale: oltre ai già notissimi brani degli Abba del primo Mamma mia! ce ne sono di nuovi. Il risultato è una colonna sonora prodotta e arrangiata da Benny Andersson (membro fondatore degli Abba, peraltro) e interpretata da una parte degli attori. Per la precisione in questo Mamma mia! Ci risiamo sono presenti ben 18 classici degli Abba tra cui Fernando (cantato magistralmente da Cher e Andy Garcia), When I Kissed The Teacher (interpretato da Lily James e dalla sua band The Dynamos in una delle scene più musical del film, tra l’altro proprio in apertura. Cantata e ballata benissimo. Una scena divertente, piena d’ironia).
E soffermiamoci un momento proprio su questo aspetto del film: l’ironia. Abbiamo una sceneggiatura scritta benissimo che si declina alla perfezione per la sua duplice veste di film commedia e di musical a tutti gli effetti. Al cantato e anche durante il canto, fanno da contraltare momenti fortemente ironici, battute divertenti e interpretazioni cariche d’ironia e a volte volutamente sopra le righe.
Il film riesce a essere sia un sequel sia un prequel senza che questo crei la minima difficoltà nello spettatore (anche se per alcuni ho letto il contrario, ma io vi dico la mia, ovviamente).
Per quanto riguarda i protagonisti della storia, oltre a quanto già accennato, ritroviamo solo alla fine Meryl Streep nella parte di Donna per un brevissimo cameo; abbiamo poi Julie Walters in quella di Rosie e Christine Baranski in quella di Tanya, le altre due simpaticissime e spregiudicate Dynamos.
Amanda Seyfried e Dominic Cooper interpretano nuovamente Sophie e Sky, mentre Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård e Colin Firth tornano a vestire i panni dei tre possibili padri di Sophie: Sam, Bill e Harry.
Abbiamo già citato la bravissima interprete di Donna da giovane, Lily James (L’Ora Più Buia; Cenerentola; Baby Driver – Il genio della fuga), abbiamo poi Alexa Davies (X+Y – A Brilliant Young Mind), Jessica Keenan Wynn (Beautiful a Broadway), Jeremy Irvine (War Horse), Josh Dylan (Allied: un’ombra nascosta) e Hugh Skinner (Kill Your Friends).
Per la trama si intuiva già dal primo film con tutti quei puntini di sospensione e il diario di Donna ritrovato dalla figlia Sophie che c’era “terreno fertile” per proseguire. C’erano le tre storie di amore estive che attendevano di essere raccontate, la band giovanissima di Donna and The Dynamos che aspettava il momento giusto per potersi scatenare. E poi c’era lei, Donna, una ragazza innamorata della vita rimasta incinta da sola su un’isola con una vita tutta da costruire e scoprire. Ecco quindi che per gli sceneggiatori si offriva materiale in abbondanza sia per un prequel sia per un sequel. E questo nuovo film riallaccia tutte le fila e utilizza tutti i materiali in erba che aspettavano di sbocciare.
Passato e presente si intersecano in totale libertà, si alternano e si sovrappongono alle musiche trascinanti degli Abba e offrono nuovi spunti e risvolti interessanti e divertenti ai personaggi.
Le sbavature di cui vi ho parlato? I personaggi maschili giovani che interpretano i tre amori estivi di Donna forse non sono all’altezza degli stranoti attori adulti che condiscono le loro ottime interpretazioni con una bellissima autorinoia. E poi c’è il personaggio di Sophie che a tratti tende a scendere troppo nel melanconico-nostalgico. La riapertura del grande hotel in memoria della madre insieme al sostegno di Fernando (Andy Garcia) e Sam (Pierce Brosnan) sovente si trasforma in momenti di ricordo della madre Donna conditi da un po’ troppa “lacrimosità”.
Ma sono delle piccolissime “soste mal gestite” che, a mio modestissimo avviso, non vanno a inficiare il valore del film di cui, almeno io, aspetto ansiosa il musical a teatro.
Insomma Mamma mia! Ci risiamo è una vera bomba: vi farà passare due ore di pura allegria. Garantito. E tutti noi ne abbiamo un gran bisogno, non trovate?
Ready for singing and dancing? Let’s go!