Ludovica Di Donato un caffè conEh si hai letto bene! L’ospite del nostro “Un caffè con” di oggi è Ludovica Di Donato, “l’attrice che ti insegna a recitare” sui social. E in particolare su TikTok, come potrai scoprire andando a visitare il suo seguitissimo profilo TikTok, dove a parte i suoi divertentissimi lipsync con la voce di Enrico Brignano, attore che adora da sempre, e altre esilaranti interpretazioni, potrai trovare delle vere e proprie lezioni di recitazione.

Esperimento iniziato in piena pandemia quando Ludovica Di Donato, attrice consolidata nel panorama italiano, con una carriera ultradecennale, già insegnante di recitazione in presenza”, è diventata insegnante digitale e imprenditrice proprio grazie ai social. Da lì è nata una vera e propria scuola di recitazione onlineImparare a recitare – Il metodo di Ludovica Di Donato“.

Ludovica Di Donato un caffè conUn’iniziativa che abbiamo trovato splendida e che ci ha incuriosito molto al punto di volerla approfondire con lei. Quindi se la recitazione è sempre stata il tuo pallino ma finora non avevi tempo o non trovavi il coraggio, goditi questo caffè con noi e Ludovica Di Donato per saperne un po’ di più del suo metodo per insegnare a recitare… potrebbe essere per te l’inizio della realizzazione di un sogno 😉

Com’è nata l’idea di fare “una scuola di teatro” su TikTok?

“Per puro caso! Sono “cascata” dentro TikTok per studio/lavoro/divertimento.
Ho iniziato facendo qualche video divertente (i primi neanche li pubblicavo) poi con il tempo ho notato che molti dei ragazzi presenti sulla piattaforma inseguivano il sogno della recitazione e allora mi son detta: perché non fare lezione di recitazione su TikTok? Inizialmente con delle Live e successivamente con delle vere e proprie pillole di insegnamento ho aumentato sempre di più la mia community ed oggi eccomi qui”.

Ci spieghi in breve in cosa consiste “Il metodo Ludovica Di Donato”?

“La mia più grande voglia è quella di insegnare ai ragazzi una cosa apparentemente molto facile ma all’atto estremamente difficile: riempire di pensiero quello che si sta leggendo o recitando. Con me si impara a reagire a dei pensieri, a delle immagini, suggestioni, emozioni, altrimenti si recitano solo parole vuote, prive di vita e che non raccontano nulla.
A me non interessa che quella battuta sia detta semplicemente “bene”; la battuta deve straripare di emozione”.

Quale pensi sia il motivo principale alla base del successo che sta riscuotendo questa tua iniziativa lontano dal canonico palco teatrale?

“Sicuramente ho offerto ai ragazzi la possibilità di continuare a sognare e non c’è cosa più bella.
Molti di loro si sono trovati costretti a interrompere percorsi teatrali nelle loro città a causa del Covid ma grazie a me e ai social hanno potuto continuare a studiare e sperimentare. Li vedo felici e la loro voglia di combattere non si è affievolita. Molti di loro mi ringraziano perché hanno modo di evadere, di possedere qualcosa di “privato”: quell’ora di lezione con me! E dire che per me tutto questo è gratificante, è dire poco”.

Credi che, anche alla luce del brutto periodo che stiamo vivendo, il futuro del teatro possa essere su “palcoscenici” alternativi come appunto i social?

“No, non credo. Un conto è adattare dei percorsi formativi al social o crearne dei nuovi, ma il teatro è il teatro e deve rimanere tale. Va rispettato per questo, glielo dobbiamo. Il teatro possiede una serie di codici di comunicazione che lo rendono tale; se lo privi di tali codici non si chiamerebbe più Teatro.
Non fare più teatro dal vivo sarebbe come fare Tv senza uno schermo: impossibile”.

Ludovica Di Donato un caffè con

Come scegli i pezzi da proporre su TikTok e per le tue lezioni?

“Sarò onesta, molti me li consigliano i ragazzi stessi. Altri li ho scelti per la loro struttura perché magari sono utili per studiare i cambi di ritmo, la direzione della battuta, i tempi comici, il dramma etc etc…”

Progetti futuri?

“Sí! Ho due progetti in cantiere molto belli. Uno dei due parte proprio domani ma ne potrò parlare tra qualche mese.
Per il resto, spero di tornare in scena con il mio testo tragi-comico”.

Come prendi il caffè?

“Rigorosamente macchiato freddo e con un cucchiaino e mezzo di zucchero. Come la mia mamma”.