Luca Delgado

Luca Delgado

Appuntamento estivo di ”un caffè con…” che si trasforma eccezionalmente per questo giovedì di quasi metà Agosto in ”un aperitivo con…” E nostro gradito ospite di questo appuntamento speciale è Luca Delgado, classe ’79, professione scrittore, nonché insegnante.

Delgado, qualche settimana fa, ha pubblicato un e-book su Amazon, dal nome #Riscetamento, titolo che è un neologismo che nasce dalla parola Rinascimento e la parola napoletana Scetarsi (svegliarsi) e che prende spunto della primavera napoletana di questi ultimi 5 anni di forte valorizzazione della città e di fine delle emergenze che avevano messo Napoli in cattiva luce sui giornali. E-book che, nei due giorni di download gratuito, è diventato il libro digitale più scaricato d’Italia!

Libro, frutto dell’unione di interviste, articoli e battaglie che Luca ha condotto negli ultimi 5 anni nella sua Napoli, dove è tornato a vivere dopo un’interessante e stimolante esperienza a Londra, New York e Dublino. Quest’ultima l’ha visto anche studente prima di diventare professore di letteratura Inglese e traduttore di opere teatrali per artisti del calibro di Peter Brook e Peter Sellars.

L’intervista integrale, che ha toccato temi di politica e di approfondimento in merito alla sua napoletanità, si trova sul blog www.NapoliBlog.com di Marco Famà, l’occhio indiscreto del nostro magazine, che ha condotto per noi l’incontro con Luca Delgado. Qui per rilassarvi in questo caldo Agosto, magari mentre sorseggiate un bel caffè freddo sotto l’ombrellone, abbiamo deciso di proporvi il questionario liberamente ispirato a quello di Marcel Proust, a cui Marco ha sottoposto il nostro ospite. Buon divertimento!

Il tratto principale del tuo carattere?

Perseveranza e testardaggine, migliorarsi sempre.

La qualità che preferisci in un Uomo?

Onestà intellettuale, capacità di appassionarsi alle cose.

E in una Donna?

Come sopra, mi piacciono le donne pragmatiche, concrete, con la volontà di portare a termine le cose.

Tuo principale difetto?

Non riuscire ad apprezzare fino in fondo il tempo libero.

L’incontro che ti ha cambiato la vita?

Da un punto di vista personale: mio zio, Corrado Piancastelli, che purtroppo non c’è più. Grazie ad i suoi insegnamenti ed incoraggiamenti ho poi fatto lo scrittore.

Persona che richiameresti in vita?

Massimo Troisi

Città preferita? (Esclusa Napoli)

Londra perché è una città per tutti i gusti e ci metterei anche Catania perché mi ha fatto trovare in pace con me stesso.

Colori preferiti?

Colori scuri (oggi è vestito con una camicia chiara, ma di solito veste nero o blu).

Piatto preferito?

Gnocchi alla sorrentina.

Il tuo primo ricordo?

Da piccolo scappai dall’asilo (avevo quattro anni) e tornai da solo a casa. Arrivai sano e salvo ma ricordo la preoccupazione che si creò intorno a questo evento.

Libro preferito?

Gente di Dublino di J.Joyce, su cui ho fatto anche la tesi di laurea. Ogni volta che vado in un posto dove si parla una lingua diversa dall’italiano e dall’inglese ne compro una copia nella lingua del luogo per capirla un po’ meglio. Finora l’ho comprato in ben sette lingue diverse.

Scrittore italiano preferito?

Erri De Luca e, anche se non è scrittore, mi piace Paolo Sorrentino per i suoi due romanzi.

Cantante Preferito?

Paul McCartney, ma per affetto aggiungo Pino Daniele.

Film Preferito?

Nel nome del Padre.

Attore Preferito?

Daniel Day-Lewis (protagonista del film sopra).

Attrice Preferita?

Teatro, Mariangela Melato.

Canzone che fischi sotto la doccia?

Curre curre guagliò dei 99 Posse o una qualsiasi dei Beatles che vanno bene per ogni stato d’animo.

Cosa cambieresti del tuo fisico?

Forse i capelli (ride), ma se devo essere sincero non me ne frega nulla nemmeno di quello.

Personaggio storico più ammirato?

Robert Kennedy per quello che avrebbe voluto fare e Martin Luther King.

Personaggi che detesti?

Mussolini e De Gaulle. E Berlusconi per la sua parte privata (oltre la pubblica), per essersi vantato di cose di cui avrebbe dovuto vergognarsi.

Ricordi il tuo primo amore?

La maestra Lina delle elementari, un amore platonico, ma ricordo ancora i suoi occhi azzurri.

Cosa detesti di più?

Mi irrita profondamente la pressapochezza e il mancato attaccamento alla propria città.

Se non avessi fatto lo scrittore cosa faresti adesso?

Mi sarebbe piaciuto fare il musicista, imparare a suonare uno strumento musicale, il cantante e fare le tournee.”

Come prendi il caffè?

Lungo.”

E dopo la nostra domanda alla caffeina che a Proust non fu posta (perché il questionario non fu ideato da un italiano :o)) ), chiudiamo la nostra intervista consigliandovi di scaricare #Riscetamento e magari di scoprire Luca Delgado anche attraverso le sue precedenti pubblicazioni: Daniel di Waterford (romanzo – Otma Edizioni Milano 2009); Il Muro di Roma (dramma teatrale – Otma Edizioni Milano 2011); Dubliners di James Joyce (critica letteraria in Lingua Inglese – Ferraro Edizioni 2011); La terra è blu come un’arancia (romanzo – Homo Scrivens 2013); 081 (romanzo – Homo Scrivens 2014)