Trama e recensione de Il silenzio dell’acqua – Il prezzo da pagare, l’adrenalinico thriller di Adriano Barone che riporta in scena i personaggi interpretati da Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti nella serie TV Mediaset. Dal 1° dicembre in libreria edito da Mondadori
Nel nuovo romanzo di Adriano Barone, Il silenzio dell’acqua – Il prezzo da pagare, ispirato all’omonima serie TV Mediaset, un omicidio e un tentato omicidio sconvolgono la tranquilla cittadina di Castel Marciano.
Andrea Baldini, vicequestore del paese, è protagonista del salvataggio di Anna Mancini, strappata dalle mani di Grazia Livon, diciassettenne che pochi minuti prima aveva ucciso la sua amica Laura, figlia di Anna.
In un paese i legami camminano spesso nascosti, si crogiolano nel fango del silenzio, ma poi escono inesorabilmente allo scoperto. Così Matteo Baldini, figlio del vicequestore, risulta essere il padre del bimbo che la vittima portava in grembo, ma al tempo stesso è l’attuale fidanzato dell’accusata. Madre e figlia amavano lo stesso uomo che però era il padre di Grazia.
Ancora altri legami, come onde sonore che si propagano nell’acqua colpiranno i protagonisti di questa vicenda. Già, l’acqua e il suo silenzio, il luogo dove rifugiarsi per non sentirsi mai soli, anche se lo si è.
Andrea collabora alle indagini con Luisa Ferrari, vicequestore della squadra mobile di Trieste. Tanto umano lui, così legato al suo paese e agli abitanti, compresi gli attori dell’indagine, tanto distaccata lei, un rapace pronto a colpire la preda, allontanando le proprie debolezze e insicurezze.
La vicenda ha una svolta quando Grazia, colpevole dell’omicidio, si dichiara incapace di intendere e di volere. La rabbia di Andrea è seconda solo a quella di Luisa: se la perizia le darà ragione non sarà colpevole e il loro lavoro risulterà inutile.
Andare oltre non mi è consentito perché trattandosi di un giallo, un poliziesco, voglio restare lontano anni luce dal finale e dall’epilogo.
Il lavoro dei due poliziotti sembra un continuo risolvere enigmi con troppa facilità, salvo poi tornare sui propri passi. Altre vicende sconvolgeranno la cittadina e Grazia otterrà la sua infermità mentale. Ma qualcosa sembra non convincere Andrea. Lui è il vero protagonista della narrazione perché, umano sino al midollo, capace di piccole deduzioni e spesso in ritardo rispetto alla sua navigata collega, sarà lui a combattere per il suo paese, per la tranquillità che vorrebbe tornasse a scapito forse della verità. O no? O forse conta di più scoprire cosa sia successo realmente e affondare ancora di più, esasperando i rapporti tra i compaesani, lasciando che tutto emerga pur di vincere questa sfida? E trovare il coraggio di uscire dal proprio guscio? La verità o la serenità?
Bisogna essere comunque umani per riuscire a fare il poliziotto, anche se la sua amica Luisa sembra una macchina inarrestabile al suo confronto. Il male che Andrea scopre intorno a sé, addirittura in Castel Marciano e tra le sue amicizie, va combattuto con coraggio, certo, e con forza. Per uno come lui è stato un duro colpo! Sensibile e non fragile. Coraggioso e non arrogante.
Andrea scopre che può essere un poliziotto, migliore di quanto lui stesso potesse immaginare. Ha bisogno di esserlo, il suo paese e i suoi amici ne hanno bisogno.
Ognuno ha il suo ruolo. Lui è il guardiano gentile del suo mondo.
Questo è il suo prezzo da pagare.
Un bel romanzo giallo che mi è piaciuto molto, perché nonostante narri di omicidi e atti violenti, è costruito per risultare sempre verosimile. Un vero thriller all’italiana insomma!
TITOLO: Il silenzio dell’acqua – Il prezzo da pagare
AUTORE: Adriano Barone
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 226
PREZZO DI COPERTINA: 18€ (17,10 € su Amazon)