Trama, trailer e recensione in anteprima de La Profezia dell’Armadillo, il film diretto da Emanuele Scaringi tratto dall’omonimo best seller di Zerocalcare. Da giovedì 13 settembre al cinema distribuito da Fandango

la profezia dell'armadillo

Simone Liberati e Pietro Castellitto (ph by Matteo Vieille)

Presentato nella sezione Orizzonti della 75a edizione del Festival di Venezia arriva il 13 settembre nelle sale cinematografiche La Profezia dell’Armadillo, il film tratto dall’omonimo best seller del famosissimo vignettista satirico e riflessivo Zerocalcare.

Film che agli appassionati dei lavori di Zerocalcare consiglio caldamente di non perdere anche per il fatto che inizia e finisce con le sue vignette animate. Mentre a chi lo conosce poco o per niente, consiglio di andare a vedere La Profezia dell’Armadillo, perché è un modo per conoscere un autore che fa riflessioni sulla società moderna molto profonde, che fanno sempre centro.

La pellicola oltretutto vede un cast di tutto rispetto con un’insolita Laura Morante ed un’ironica Claudia Pandolfi, entrambe nei panni di madri moderne molto simpatiche, un divertente cameo di Adriano Panatta che sul web sta spopolando tra i promo del film, Simone Liberati, Valerio Aprea e Pietro Castellitto. Completano il cast Kasia Smutniak, Diana Del Bufalo, Samuele Biscossi e Vincent Candela.

Il film è anche un piccolo omaggio all’universo narrativo con cui è cresciuta la generazione di Zero e Secco quella degli anni 90. Film come i Goonies o Stand by me, I Cavalieri dello Zodiaco sono citati o ricordati. L’armadillo è il nostro Gremlin.

Sinossi:
Zero ha ventisette anni, vive nel quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di francese, cronometrando le file dei check-in all’aeroporto e creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti.

La sua vita scorre sempre uguale, tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla Madre. Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua coscienza critica: un Armadillo in carne e ossa, o meglio in placche e tessuti molli, che con conversazioni al limite del paradossale lo aggiorna costantemente su cosa succede nel mondo. A tenergli compagnia nelle sue peripezie quotidiane, nella costante lotta per mantenersi a galla, è l’amico d’infanzia Secco. La notizia della morte di Camille, una compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato, lo costringe a fare i conti con la vita e ad affrontare, con il suo spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di certezze della sua generazione di “tagliati fuori”.

Valerio Aprea che interpreta l’Armadillo è molto verosimile. Il regista Emanuele Scaringi, nella conferenza stampa del dopo proiezione, ha spiegato che avrebbe voluto creare un cartoon stile Roger Rabbit, ma le difficoltà sarebbero aumentate non poco per dar credibilità al personaggio. Fortunatamente la bravura di Aprea ha dimostrato che è meglio un attore in carne ed ossa, anche se mascherato.

Zero è interpretato da Simone Liberati che non ha conosciuto ne potuto seguire Michele Rech (vero nome del fumettista) per prendere spunto dal personaggio, ma si è basato sul suo libro a fumetti, riuscendo secondo me, a cogliere perfettamente tutte le sfumature di un autore complesso, anche se forse non accontenterà i più fedeli seguaci del fumettista italiano.

Simone Liberati (ph by Christian Nosel)

Secco interpretato da Pietro Castellitto, ricorda molto Fabio Cannizzaro/Zingaro interpretato da Luca Marinelli in ”Lo Chiamavano Jeeg Robot”.

Interessanti gli sguardi del regista sulla città: non il solito centro da cartolina, ne la periferia stereotipata che siamo abituati ultimamente a vedere su Roma, ma luoghi abitati da gente normale, una metropoli del mondo dove le classi sociali si mescolano.

Nelle sale dal 13 Settembre, prodotto da Domenico Procacci per la regia di Emanuele Scaringi, una produzione FANDANGO in collaborazione con RAI CINEMA.