Basato su una storia tanto vera quanto scioccante, candidato a 4 nomination ai Golden Globe, tra cui “miglior film”, arriva il 7 Gennaio anche sugli schermi italiani il film evento dell’anno: La Grande scommessa.

La-Grande-Scommessa-trama-trailer-recensione

Dopo il successo e il clamore suscitati in America, ben quattro nomination ai Golden Globe, tra cui “Miglior film”, sbarca anche nei cinema italiani, il thriller finanziario del regista Adam McKay: La Grande Scommessa, tratto dall’omonimo best-seller del giornalista finanziario Michael Lewis.

Il film porta sul grande schermo la grossa crisi finanziaria che nel 2008 ha investito il mondo, raccontata dal punto di vista di quattro squali della finanza che, fiutato con qualche anno d’anticipo ciò che sarebbe accaduto sul mercato, trovano il modo di approfittarne, concorrendo perfino a far precipitare gli eventi, scommettendo contro il sistema immobiliare e bancario.

Un esercizio davvero apprezzabile quello di McKay che ha cercato in questo modo di spiegare anche a chi non è avvezzo all’alta finanza ciò che è successo in quegli anni, aiutato anche dalla magistrale caratterizzazione dei quattro protagonisti interpretati da un cast di altissimo livello: Michael Burry (Christian Bale), eccentrico manager di un fondo speculativo, l’investitore Jared Vennett (Ryan Gosling, anche “folle” voce narrante del film), il trader Mark Baum (Steve Carell) e il banchiere in pensione Ben Rickert (Brad Pitt).

la-grande-scommessa-cast-recensione

Il regista ci trascina così nel complicato mondo dei grandi affari, con il merito di renderlo accessibile a tutti, facendo comprendere anche i complessi termini tecnici che i protagonisti si urlano addosso per la maggior parte del film, senza mai perdere l’attenzione e la curiosità dello spettatore. Impresa riuscita anche grazie all’aiuto di grandi esperti in materia come Margot Robbie.

Ed è forse proprio l’approccio iperrealistico usato che rende molto bene l’idea di quanto questi cosiddetti guru finanziari iperpagati, avessero completamente perso il contatto con la realtà non rendendosi neanche conto o, in molti casi, non curandosene, dell’entità del danno che stavano provocando.

Impeccabile anche l’interpretazione dei quattro attori protagonisti, che, immedesimati nei ruoli, risultano sempre, malgrado i numerosi spunti umoristici inseriti dal regista, davvero spietati e senza scrupoli, che non si preoccupano di passare su persone innocenti per il proprio torna conto. Unica eccezione per Mark Baum, che, nonostante tutto, riesce a suscitare l’empatia dello spettatore.

A questo punto starete pensando, “ecco l’ennesimo thriller finanziario stile The Wolf of Wall Street“! No, perché “La grande scommessa” è molto di più! È molto avvincente ma è anche un film al limite del documentaristico che fa capire agli spettatori, senza scendere nel didascalico, come la vita di migliaia di persone innocenti siano state distrutte da individui senza scrupoli e quanto i sistemi istituzionali e finanziari fossero marci, così tanto da lasciare sorpresi e sconcertati anche quegli stessi squali abituati a viverci dentro.

 Assolutamente da non perdere!