Arriva il 16 gennaio al cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia, Jojo Rabbit, il racconto di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità, riveduto e “scorretto” dalle sapienti mani del regista e sceneggiatore neozelandese Taika Waititi. Trama, trailer e recensione in anteprima
Reduce da ben sei candidature agli Oscar 2020, Miglior Film, Miglior Attrice Non Protagonista (Scarlett Johansson), Miglior Sceneggiatura Adattata, Miglior Montaggio, Migliori Costumi e Migliori Scenografie, arriva il 16 gennaio nei nostri cinema: Jojo Rabbit, il nuovo film del regista neozelandese Taika Waititi (Thor: Ragnarok).
Protagonista è il giovanissimo Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), un impacciato ragazzino di 10 anni, con grandi difficoltà a relazionarsi con i suoi coetanei. Coetanei che, con grande crudeltà fomentata dai loro insegnanti in divisa nazista, lo chiamano Jojo Rabbit (coniglio) per sottolineare questo suo modo di essere. Ma Jojo, vuole a tutti i costi essere accettato e diventare anche lui un “bravo” nazista. Così cerca aiuto e consiglio dal suo inseparabile amico immaginario che ha il volto di Adolf Hitler, interpretato dallo stesso regista Taika Waititi. Questo perché Jojo vede nel Führer un modello da seguire e imitare. Fino a quando l’incontro inatteso con Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazza ebrea che sua madre (Scarlett Johansson) nasconde in soffitta, non fa sorgere in lui molte domande sulla legittimità di quanto gli viene insegnato a scuola e nel campo di addestramento. Nonostante le apparenti diversità di vedute, tra Jojo e Elsa nasce una profonda amicizia che porterà il ragazzino ad aprire gli occhi su quanto sta accadendo intorno a lui e a dubitare sulla bontà degli insegnamenti relativi al nazismo che sta ricevendo.
Il risultato è un film sorprendente che davvero non ti aspetti! Eh sì, perché dalla trama si pensa erroneamente di andare al cinema a vedere l’ennesimo film drammatico sugli orrori del nazismo. Niente di più sbagliato! Soprattutto perché dietro la sceneggiatura (tratta dal romanzo “Il cielo in gabbia” di Christine Leunens) e la macchina da presa di Jojo Rabbit, c’è il brillante regista neozelandese Taika Waititi il cui intento è quello di raccontare sì una storia tristemente nota, ma con tutt’altri toni. Basta appena una semplice occhiata ai colori caldi e accesi della fotografia del film per rendersene conto. Tonalità così distanti e in contrasto con quelle usate di solito dalla cinematografia per descrivere questo periodo così triste e orrendo della nostra storia.
In questo modo Waititi costruisce un’ambientazione caricaturale perfettamente funzionale a esaltare la follia degli indottrinamenti nazisti. Un universo quasi circense in cui si muove il suo straordinario cast di attori, che con le loro interpretazioni danno corpo e veridicità a una storia dall’apparenza farsesca. Prima fra tutti Scarlett Johansson (in nomination per gli Oscar 2020) nel ruolo della madre del protagonista, impegnata a combattere, a suo modo, per dare a suo figlio un mondo migliore.
Insieme a lei, Sam Rockwell, nei panni del generale “sui generis” di un Adolf Hitler, leader fantoccio, e Thomasin McKenzie, che interpreta un’inquietante e sospettosa ragazzina ebrea. Per non parlare della splendida e folle interpretazione di Waititi nei panni dell’Hitler frutto dell’immaginazione di Jojo. E, dulcis in fundo, il piccolo Roman Griffin Davis (Jojo) che con la divisa da soldatino, il suo visetto dolce e gli occhioni azzurri e ingenui fa innamorare al primo sguardo!
E proprio attraverso il suo sguardo innocente sulle atrocità di quel periodo, Waititi riesce a imprimere, con straordinaria delicatezza e ironia, nel cuore e nella coscienza dello spettatore le nefandezze di quella ideologia affinché vengano ricordate nella speranza che non si ripetano mai più!
Un film prezioso come un gioiello raro che consigliamo caldamente a tutte le persone dai 10 anni in su… per non dimenticare! Dal 16 gennaio al cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia.