Vi presento l’horror “Beyond the Omega” attraverso l’intervista a Lorenzo Lepori protagonista della pellicola, che sarà disponibile in dvd, bluray e VOD per Digitmovies dal 22 ottobre

Intervista a Lorenzo Lepori protagonista dell'horror Beyond The Omega” è un film horror assolutamente di alto contenuto e perfettamente equilibrato, dove tensione, psicologia e sentimento si fondono in armonia. La storia sfiora un tema delicatissimo, quello del rapporto di coppia post-moderno con tutte le sue variabili e complicazioni, esasperate all’estremo della follia. Il regista salentino Mattia De Pascali, ha abilmente ed elegantemente miscelato la violenza dell’horror psicologico con la goffaggine di una commedia quasi grottesca, che mira ad esaltare i comportamenti compulsivi nati dai disordini emozionali. A dare un tocco di maestria alle sfaccettature caratteriali del protagonista di “Beyond The Omega” (Aris), è Lorenzo Lepori, che questa volta vediamo anziché nel ruolo di regista, come di consuetudine, in quello dell’attore. A tal proposito lo abbiamo intervistato per voi, così da scavare più a fondo ed intimamente nel suo lavoro all’interno della storia.

TRAMA DI “BEYOND THE OMEGA”

Aristodemo (Lorenzo Lepori) è un timido e remissivo traduttore in procinto di sposarsi. Quando un maniaco uccide la sua fidanzata, l’uomo si isola dal mondo in una casa di montagna. Cerca conforto nell’assurdo rapporto con una bambola a grandezza naturale, ma non può evitare di precipitare in un delirio che lo trascinerà sempre più tragicamente nella follia. Le sue pulsioni divengono sempre più perverse, la realtà perde i suoi confini e il maniaco torna a colpire, sempre più vicino.

“Beyond The Omega” è la storia di un amore ossessivo, di omicidi seriali e necrofilia. Un tributo a Buio Omega, cult del 1979 firmato Joe D’Amato, ma anche alle suggestive sintesi di eros e thanatos di Jörg Buttgereit (Nekromantik). I due protagonisti l’omicida e il necrofilo romantico, sono complementari e si sorreggono a vicenda nel corso della storia. Dove uno distrugge, l’altro cerca a modo suo di ricostruire, seppur in maniera squilibrata, il rapporto con l’amata.

Quest’opera ha posto grande attenzione anche agli effetti speciali, alla scelta delle location e alla fotografia, esaltata con efficacia dall’’esordiente Ruben Spizzichino. Nulla è lasciato al caso e il risultato ne è la prova.

TRAILER

 

INTERVISTA A LORENZO LEPORI

Da regista a produttore e attore: sappiamo che nel film “Beyond the Omega” hai diretto alcune scene extra di seconda unità, ma il tuo ruolo in questo film è stato principalmente quello dell’attore, oltre che produttore e a mio avviso nei panni del protagonista Aris sei stato a dir poco stupefacente. Hai dovuto frenare il tuo istinto di regista durante le riprese o hai trovato facilmente sintonia con Mattia De Pascali?

Durante le riprese ho deciso di dare totale fiducia alla visione di De Pascali per quanto riguarda la regia. Era poi tanta la mole di lavoro organizzativo che mi stava sulle spalle che non ho avuto cuore di mettere bocca anche sulla regia. Ho cercato in post produzione di aggiustare secondo mio gusto molte cose che non mi convincevano del girato.

Il tuo personaggio è psicologicamente molto complesso, fragile, ossessivo, a suo modo romantico e a tratti di una comicità disarmante miscelata ad una violenza compulsiva che sorregge tutta la storia. Quale di questi elementi attoriali è stato più difficile far emergere?

La cosa più difficile era essere tutte queste cose senza diventare una macchietta eccessiva. Non sono sicuro di aver sempre evitato questo problema. Aris è un personaggio quasi diametralmente opposto a quello che sono nella vita di tutti i giorni, e lo sforzo per trovare la postura fisica e mentale giusta non è stato semplice. Su un set in cui ti devi dividere fra il cucinare il rancio per la troupe, assicurarsi che tutto sia in ordine e molto altro, quando mi sono trovato davanti la videocamera ho soprattutto agito d’istinto.

Il rapporto uomo donna e le frustrazioni che spesso sorgono all’interno della coppia sono una delle cause scatenanti i comportamenti sanguinosi del nostro serial killer. Da come viene trattato il tema, c’è un chiaro messaggio rimarcante gli abusi al femminile, dei quali non si parla quasi mai, che ovviamente non vuole essere una giustificazione alle azioni del protagonista, chiaramente esasperate da pericolose patologie radicate. In quanto uomo di casa, qual è il tuo pensiero riguardo la violenza psicologica da parte delle donne sui propri compagni?

“Ho conosciuto pochi rapporti dove fosse assente una certa componente sadomasochistica nella coppia. Spesso ci sono un forte e un debole e che sia l’uomo o la donna poco importa, la violenza è un modo per legare l’altro a sé, facendolo sentire inadeguato rispetto al resto del mondo, solo e indifeso, con l’unico appoggio del suo torturatore.”

Questo film è un tributo a Buio Omega del 1979, firmato da Joe D’Amato (Aristide Massaccesi), perché questo omaggio? In alcune scene, senza svelare quali, ho trovato anche piacevoli riferimenti anche allo stile di David Lynch e al modo in cui amava rappresentare l’onirico, è stata una mia visione o una reale scelta registica?

“L’omaggio al film di Massaccesi è più un gioco che abbiamo fatto per alimentare la curiosità sul progetto. C’erano soprattutto in sceneggiatura dei punti di contatto, ma il film ha preso una sua strada molto personale, che gioca con gli elementi macabri presenti anche nel vecchio film. Sullo stile onirico posso dire che è qualcosa su cui ho puntato prepotentemente soprattutto in post produzione con Ruben Spizzichino, autore anche della fotografia. Nelle sue prime versioni il film era anche troppo statico e più legato a un ritmo da commedia grottesca, così mi sono sforzato di renderlo più psichedelico possibile, uno dei motivi per cui ho aggiunto le mie brevi sequenze, tutte indirizzate a spezzare il ritmo e aumentare i contatti immateriali fra Aris e l’assassino.
A livello registico, De Pascali è stato efficace nel rendere stranianti gli ambienti che percorrono i personaggi, cercando una via non banale per osservare le loro piccole e grandi perversioni, perfettamente coadiuvato dalla fotografia di Spizzichino.”

L’immagine, intesa come apparenza all’interno della società e la giustizia, in questo film sono influenzabili tra loro. Il tuo personaggio è intoccabile per la sua semplicità quasi noiosa. L’apparenza è per te ancora oggi uno dei nostri più grandi scogli o un’arma letale per una società non culturalmente evoluta? Chi ha il coltello dalla parte del manico oggi?

“In questi tempi di “pensiero unico” abbiamo un perfetto esempio di come una immagine richiesta dalla società si traduca in una benevolenza di quella cosa che possiamo chiamare giustizia, ma è ovviamente ben altro. C’è tutta una nuova serie di divieti, tabù sociali e sanitari che si sono velocemente radicati in un pubblico che è tartassato ogni secondo da una comunicazione globalizzata e monodirezionale.”

Cari lettori non mi resta che augurarvi una buona visione di “Beyond the Omega” con Lorenzo Lepori, disponibile in dvd, bluray e VOD per Digitmovies – dal 22 ottobre.