Presentato in Concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia uscirà in sala l’8 settembre 2022 il nuovo film di Gianni Amelio “Il Signore delle formiche” con Luigi Lo Cascio e Elio Germano, che porta sul grande schermo il caso Braibanti. Trama, trailer e video sintesi della conferenza stampa di Venezia

Con “Il Signore delle formicheGianni Amelio e i suoi sceneggiatori (Edoardo Petti e Federico Fava) hanno portato a Venezia e nelle sale cinematografiche un caso che negli anni 60 fece scalpore e che oggi suona terribilmente attuale: il processo all’intellettuale, sceneggiatore e drammaturgo italiano Aldo Braibanti. Alla fine degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore.

Il Signore delle formicheBraibanti (Luigi Lo Cascio) fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne (interpretato dal bravissimo esordiente Leonardo Maltese). Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”. Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma.

Così, prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i familiari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista (interpretato nel film da Elio Germano) s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.

 

Ma la verità che Amelio porta in scena è in realtà, non solo un qualcosa di strettamente legato agli anni in cui si svolse la drammatica vicenda, ma il ritratto dell’Italia di oggi. Un Paese in cui stiamo assistendo al progressivo abbattimento dei diritti fondamentali tra cui la libertà di vivere la propria vita senza essere costretti ad indossare una maschera per essere accettati da una società bigotta pronta solo a sparare giudizi inutili e fini a sé stessi e il diritto al lavoro. Un lavoro diventato sempre più precario che “deve essere fatto in tutti i modi, tranne che per passione, in un’ottica di scalata sociale e non di contributo alla collettività”. Come giustamente sottolineato anche da Elio Germano parlando del suo personaggio durante la conferenza stampa di presentazione de “Il Signore delle formiche” a Venezia. Conferenza stampa di cui puoi guardare la video sintesi cliccando QUI.

Un film assolutamente da vedere, non solo per la storia che racconta, ma per aprire occhi e mente sul mondo in cui stiamo vivendo! Dall’8 settembre al cinema con 01 Distribution.