A 25 anni dall’uscita dell’amatissimo classico Disney, Il Re Leone, il regista Jon Favreau accetta la sfida di riportarlo sul grande schermo in versione live action, come aveva già fatto con grande successo nel 2016 con Il libro della giungla. Sarà riuscito a bissare il grande successo? Ecco in proposito la mia recensione! 

Il Re Leone recensionePartiamo dalla fine, ovvero dal significato e dalla ”morale” della favola de Il Re Leone: “Il passato può fare male, ma dal passato si può scappare oppure imparare qualcosa”. Con questo profondissimo messaggio il film ci insegna, in primis, l’importanza delle radici e la necessità di non venire meno alle proprie responsabilità. E di conseguenza, spiega anche che la bramosia di potere quando è fine a sé stessa non porta nulla di buono

È importante tenerlo a mente da subito, perché nei mesi che hanno preceduto l’uscita del film Il Re Leone se ne son lette davvero tante sulla “pericolosità” di questo film e sul messaggio che voleva far passare.

E invece per chi ricorda il cartone animato Disney del 1991, nulla è cambiato da quel punto di vista, i leoni rimangono leoni, così come le iene.

Passiamo invece allo sforzo che la Disney sta facendo per realizzare film con tecniche avanzate e realistiche utilizzando spesso, a nostra insaputa, menti che provengono dal nostro paese come Gianluca Fratellini che ha partecipato alle animazioni 3D dei leoni.

Animazioni talmente ben fatte che vi sembrerà di assistere, in alcuni momenti, a un filmato del National Geografic in cui invece viene simpaticamente raccontata la storia di Simba. Il tenero leoncino che cresce con un padre che cerca di insegnargli il senso della vita, ma che ben presto lo abbandonerà, non per scelta, per salvarlo. E proprio la vita metterà il nostro Simba davanti ad ostacoli sempre più grandi fino a doversi difendersi dal malvagio zio Scar che cercherà di rubargli il trono di re della giungla. In suo aiuto ci saranno sempre i due simpatici compagni, Timon e Pumbaa.

Ma la storia la conosciamo tutti, quindi non mi dilungherò su questo aspetto, parlandovi piuttosto di altri due importanti elementi del nostro Made in Italy presenti nel film. Eh sì! perché se a prestare la voce a Nala, nella versione originale de Il Re Leone, è Beyonce, in quella italiana, troviamo la nostra bravissima Elisa. Scelta, purtroppo, accompagnata da qualche piccola polemica, dovuta alla dichiarazione di Laura Pausini, che (poco elegantemente, n.d.r.) aveva fatto notare di essere stata la prima scelta Disney per il doppiaggio di questo personaggio, ma che per motivi di tempo aveva ceduto alla cantante triestina il “ruolo”.

Dal canto suo Elisa ha risposto con molta signorilità cercando di placare gli animi dei suoi fan, ricordando che “se pure fosse stata la quarta o la quinta scelta per questo film, nulla avrebbe scalfito l’onore di parteciparvi”. Ad affiancare la cantante, nella versione italiana, troviamo anche un altro BIG della musica nostrana: Marco Mengoni, che abbiamo avuto il privilegio di incontrare con Elisa in conferenza stampa (video). Un incontro davvero piacevole e divertente durante il quale i due grandi artisti hanno fatto regalato agli addetti ai lavori un simpatico siparietto, raccontando di essersi divertiti molto nel doppiaggio e che cantare insieme la colonna sonora ha avuto un qualcosa di magico. Di cui potrete gustare un assaggio nei video qui sotto.

Tornando per un attimo al film, questo nuovo riadattamento ha mantenuto in tutto e per tutto la storia fedele all’originale, anche se alcune volte lo storytelling viene un po’ messo in secondo piano dagli stupendi effetti visivi, ma vi assicuriamo che vale davvero la pena vederlo e averlo tra i propri titoli preferiti.