Arriva il 7 febbraio al cinema Il professore cambia scuola, una storia autentica e divertente, opera prima del regista Olivier Ayache-Vidal. Trama, trailer, recensione in anteprima e video-caffè con il regista del film

Il professore cambia scuola recensioneNe Il professore cambia scuola, opera prima del regista Olivier Ayache-Vidal François, Francois Foucault insegna lettere nel più prestigioso liceo della Parigi bene: Henri IV. Una sera per vantarsi agli occhi di una funzionaria ministeriale, si lancia in dichiarazioni di principio che lo faranno spedire suo malgrado direttamente nella più disagiata scuola delle banlieue. Qui il professore tenterà di prendere il controllo della situazione con i suoi metodi totalmente inadeguati per quel tipo di realtà e che pertanto si dimostreranno fallimentari. Con il passare del tempo però Foucault imparerà dai suoi errori e capirà che l’unico modo per far breccia su quei ragazzi è attraverso empatia e comprensione. In questo modo riuscirà a farsi accettare dai suoi studenti ristabilendo la sua autorità di insegnante. Un’esperienza intensa da cui tutti usciranno profondamente cambiati, anche, e soprattutto, il professor Foucault.

Era il 1990 ero uno studente e una mattina ci portarono in sala video per farci vedere un film… mi emozionai forse piansi… era L’attimo fuggente. Tornato a casa ne parlai con i miei genitori che mi fecero vedere la sera sul divano con loro un altro film del 1967… La scuola della Violenza con un giovane Sidney Poitier. Due film diversi ma che trattavano lo stesso argomento: l’educazione e il rapporto tra alunno e insegnante. Un dilemma, tra l’altro, molto presente nella mia vita, perché entrambi i miei genitori erano insegnanti. Lo erano con me e lo erano con i loro alunni. Alcuni li amavano altri li odiavano. Come d’altronde noi tutti abbiamo amato o odiato un Prof. Ma mi rendevo conto di una cosa… e ne ne rendo conto ancor di più ora che non ho più 15 anni. Ciò che sono ora è lo specchio di ciò che ero al tempo, perché ciò che mi hanno insegnato o fatto vivere in quegli anni ha in parte definito il mio essere. È vero avevo la fortuna di avere due insegnanti per genitori… ma gli errori commessi dai miei prof me li sono portati dietro per molto tempo. Ora non voglio raccontarvi la mia vita scolastica ma questo film ha un significato talmente profondo che ogni spettatore si sentirà coinvolto al punto tale che non potrà non fare un’analisi di sé stesso e di quella che è stata la sua esperienza scolastica o quella che sta vivendo con i propri figli.

Tutti noi siamo “prof” in qualche modo. Tutti noi possiamo e dobbiamo insegnare qualcosa, tenendo bene a mente che se lo facciamo nel modo sbagliato rischiamo di deviare il percorso dei nostri ragazzi verso una direzione che potrebbe non essere quella giusta per loro. Nel film si parla di una scuola difficile di periferia con alunni problematici, che hanno solo bisogno di qualcuno che, a differenza di chi li ha cresciuti, creda davvero in loro e li faccia sentire fiduciosi, li motivi a diventare persone migliori. Questo è il messaggio del film e lo scopo principale dell’insegnamento, come potrete sentire anche dalla videointervista al regista Olivier Ayache-Vidal.

Un film autentico, grazie anche alla partecipazione nel cast di insegnanti e studenti veri del liceo Barbara, che Olivier Ayache-Vidal ha costruito vivendo l’esperienza davvero sul campo, immergendosi per due anni nella vita del liceo Barbara de Stains, nella periferia parigina, riuscendo così a descrivere la vera condizione della scuola pubblica e del mondo delle periferie, sicuramente problematico, ma anche vitale e molto meno peggio di quello che alcuni ben pensanti descrivono dall’alto delle loro cattedre. Insomma una pellicola profonda, ben costruita e diretta, che riesce a far riflettere, ma anche a divertire. Questo in sintesi Il professore cambia scuola!

By Mauro Caputi