Dopo averci fatto divertire con le avventure di Kung Fu Panda, Mark Osborne porta sul grande schermo una delle favole più amate di tutti i tempi, Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry per far sognare grandi e piccini. (No spoiler)

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Inizia alla grande il nuovo anno cinematografico per la DreamWorks che dal 1° Gennaio porta con la Lucky Red nelle sale cinematografiche italiane uno dei classici della letteratura per ragazzi più amati di tutti i tempi e che ha fatto sognare intere generazioni: Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Alla regia Mark Osborne, noto al grande pubblico soprattutto per il film d’animazione Kung Fu Panda (di cui quest’anno arriverà al cinema anche il terzo attesissimo episodio) e al doppiaggio, nella versione italiana, un cast d’eccezione: Lorenzo D’Agata (il Piccolo Principe), Paola Cortellesi (la Mamma), Vittoria Bartolomei (Prodigy), Stefano Accorsi (la Volpe), Micaela Ramazzotti (la Rosa), Toni Servillo (l’Aviatore), Alessandro Gassmann (il Serpente), Alessandro Siani (il Vanitoso), Giuseppe Battiston (l’uomo d’affari), Pif (il Re), Angelo Pintus (il Signor Principe), Carlo Valli (l’insegnante), Carlo Reali (l’esaminatore).

Osborne parte dalla storia originale de Il Piccolo Principe e la rende il perno di un’altra storia, cercando di rappresentare ciò che probabilmente è stato questo libro per tante generazioni di bambini/ragazzi.

Il film ci porta nel super ordinato e già programmato mondo di Prodigy (voce della versione italiana Vittoria Bartolomei), una ragazzina con la vita già tutta pensata e organizzata da sua madre, rampante donna in carriera che ha come scopo principale quello di far entrare sua figlia in una prestigiosa facoltà universitaria. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco e, durante l’estate, arriva il loro vecchio e strampalato vicino di casa, ex-aviatore (voce della versione italiana Toni Servillo), a distogliere Prodigy dal serrato programma studiato da sua madre fin nel più piccolo dettaglio.

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L’anziano cercherà di strappare la bambina al suo mondo da adulta ridonandole la fanciullezza a cui ha diritto, catturando la sua attenzione con un aeroplanino di carta fatto con un estratto della storia del Piccolo Principe (voce della versione italiana Lorenzo D’Agata), un ragazzino che lui stesso avrebbe incontrato anni prima in pieno deserto dopo che il suo aereo era caduto.

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Prodigy, desiderosa di evadere da una vita un po’ troppo ordinata e di riappropriarsi di un’infanzia “rubata”, non farà fatica a lasciarsi affascinare dal “piccolo principe”, riscoprendo così il magico mondo della fantasia e mescolandolo a volte alla realtà come fanno normalmente i bambini. Inizierà così per lei un’involuzione che le consentirà di tornare la bambina che avrebbe voluto essere, non senza conseguenze sul suo rapporto con l’inflessibile madre, a cui dà la voce una superlativa e azzeccatissima Paola Cortellesi.

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Un compito arduo quello di Osborne, che non stravolge l’immaginario legato al romanzo originale, usando per il racconto dell’aviatore i disegni originali e una splendida stop-motion, che fanno rivivere, donandogli una nuova veste, il magico mondo creato tanti anni fa da Antoine de Saint-Exupéry.

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Altro merito è quello di aver lasciato intatto il profondo messaggio che Il Piccolo Principe serba gelosamente nelle sue pagine piene di poesia, in cui l’autore facendo finta di parlare ai bambini, si rivolge in realtà agli adulti, invitandoli a riscoprire la loro parte migliore e sopita con il passaggio dall’infanzia all’adolescenza: il bambino che è in ognuno di noi e che è in grado di vedere e apprezzare anche ciò che non è visibile.

Osborne ci offre così un film per tutta la famiglia, con diverse e sorprendenti chiavi di lettura che vanno dalla favola al racconto filosofico, che invita a vedere le cose così come sono senza complicarle inutilmente, perché “l’essenziale è invisibile agli occhi“.

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