150 ettari di verde a Nerola, nel cuore della Sabina a pochi km da Roma, all’azienda agricola- agrituristica Il Bagolaro è il momento per dedicarsi a del sano relax immersi nella natura e nel verde dei Monti Lucretili, una struttura ricettiva con piscina dalla maestosa bellezza naturale che offre il territorio reatino, tuffandosi nell’oasi di ulivi in cui è immersa la tenuta. Il nome della tenuta prende spunto dal gigantesco bagolaro centenario (Bagolaro Celtis Australis, famiglia delle Ulmacee, chiamato anche olmo bianco e spaccasassi).
Nerola, piccolo centro reatino, sorge a 453 metri di altezza sul livello del mare, nel settore nord del comune è presente la catena del Monte degli Elci con la cima a 711 m s.l.m., a separare il paese da questo monte vi è una vallata dove scorre il fosso Corese nel punto più basso a 200–240 m s.l.m., a sud vi è il rilievo di Monte Lago con la cima a 601 m s.l.m., ad est una vallata che termina nel paese confinante di Scandriglia, a sud-est vi sono i Monti Lucretili con la cima più alta (visibile dal paese) del Monte Pellecchia 1368 m s.l.m., mentre ad ovest una piana che si affaccia sulla valle del Tevere.
Un territorio variegato dove è possibile realizzare trekking, gite in montagna e tutte le attività acquatiche nel vicino lago. Nerola prende il suo nome dall’iscrizione sulla fontana della piazza del Municipio (A Nerone tuum Nerola nomen habet) fa risalire l’origine del nome all’mperatore romano Nerone, che apparteneva alla gens Claudia di lontane origini sabine. Gioiello del Paese è il Castello Orsini. Le origini risalgono alla seconda metà del X secolo quando il castello del Castrum Nerulae venne fondato dal rettore della Sabina Benedetto Crescenzi e fu in possesso dei Crescenzi fino al 1235, quando passò nelle mani dei Papi. Alla fine del XII secolo il feudo venne concesso agli Orsini che vi costruirono l’attuale Castello Orsini". Alla fine del XV secolo fu ulteriormente rinforzato con possenti torrioni e altre opere difensive e fu fortificato il borgo che lo circondava. Presso il castello venne costruita nel 1483 la Chiesa vecchia.
Successivamente gli Orsini del ramo di Bracciano nel 1644 cedettero il castello e il territorio di Nerola ai Barberini, insieme a Montelibretti e dal 1728 entrarono in possesso i Colonna di Sciarra, quindi ancora i Lante Della Rovere. Nel Castello ebbe sede anche l’istituzione benefica dell’Ospedale dei Pellegrini che assisteva quanti transitavano sulla via Salaria. Nel 1939 il castello passò al marchese Ferrari-Frey. Attualmente è stato restaurato e ospita un albergo. L’azienda, a prevalenza oleica come produzione, è nata negli anni ’50 ed è estesa per circa 150 ettari.
La sua produzione di punta è l’Olio Dop della Sabina. Romantica al punto giusto per la sua fedeltà ai prodotti tipici del territorio con il tempo si è dedicata a produrre dell’ottimo vino Igt e ad allevare suini dal 2003 che permette di approvvigionare l’agriturismo in un logica del Km0. L’olio invece viene prodotto rigorosamente con un frantoio oleario aziendale. Non manca poi un laboratorio conserviero che consente di avere quasi 20 referenze tra creme, patè, sott’oli, confetture extra, frutta sciroppata ed una cioccolata all’olio di oliva che viene prodotta in 5 aromatizzazioni. In somma una vera e propria “delizia” produttiva del territorio laziale capace di soddisfare ogni esigenza in ottica relax grazie alla presenza di una struttura ricettiva comprensiva di ristorante e piscina offrendo una cucina contadina tipica del territorio.