Il 15 marzo Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi dell’alimentazione alle 16.05 andrà in onda su Rai3 in anteprima esclusiva “Hangry Butterflies – La rinascita delle farfalle”
“Hangry Butterflies” è la storia di un gruppo di ragazze che soffrono di disturbi alimentari che si incontrano per la prima volta, ma è anche la storia di ognuna di loro e del rapporto che hanno col cibo. E solo alla fine, è un documentario sui disturbi del comportamento alimentare. Storie che la regista e sceneggiatrice Maruska Albertazzi ha deciso di raccontare principalmente per tre motivi.
Il primo motivo è che queste storie sono arrivate a lei da sole, senza le andasse a cercare e lo hanno fatto con una potenza tale da non lasciarle altra scelta che ascoltarle e dare loro voce. Storie racchiuse all’interno della storia della community Instagram #larinascitadellefarfalle: migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite. Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili.
E quella della loro community è una bella storia, una storia di amicizia, di adolescenza, di riscatto, di speranza. Una storia particolare e universale insieme.
Il secondo motivo è che, dei tanti documentari visti dalla regista sull’anoressia e sulla bulimia, tutti la lasciavano con un senso di sconfitta, di dolore, di morte. E allora ha cercato il modo per realizzarne uno che fosse un racconto di speranza, di forza, di bellezza. Un racconto che potesse andare nelle scuole, nei circoli sportivi, negli ospedali per informare e dare anche speranza lasciando chi lo guarda col sorriso.
Il terzo motivo riguarda la componente estetica delle opere sull’argomento, che lasciava molto perplessa la regista che non si trovava d’accordo con la scelta di enfatizzare la bruttezza dell’anoressia. Una scelta decisamente poco adatta agli adolescenti. Un’ottica che tende ad oggettivizzare e allontanare, a far dire a chi guarda: io non sono quella cosa lì.
E così Maruska Albertazzi ha scelto con il suo “Hangry Butterflies” di raccontare la guarigione prima della malattia, il gruppo prima del singolo, il cibo prima della sua assenza. Nel docufilm racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di ragazze della community Instagram #larinascitadellefarfalle avvenuto a Firenze. Ragazze tra i 14 e i 22 anni che stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l’una nell’altra come in un gioco di scatole cinesi. Perché queste ragazze sono una la sponsor dell’altra.
Il racconto è stato fatto in puro stile reportage, con la camera a spalla che segue i movimenti delle ragazze senza mai far sentire la sua presenza se non nel momento del “cerchio” in cui sono le ragazze stesse a raccontarsi alla telecamera. Le interviste singole, invece, sono state realizzate con uno stile classico, statico e luci ben curate, con una dominante rosa-lilla che è il colore della lotta ai disturbi del comportamento alimentare.
Al centro del racconto, l’unica storia di una ragazza del gruppo ancora ricoverata, che non ha potuto essere presente all’incontro. La sua storia è l’unica che si differenzia dalle altre perché il suo dialogo non avviene con le altre ragazze ma con uno chef che va a trovarla in ospedale e che cucina per lei. L’elemento che ricorre anche in questa storia e che fa da trait d’union con tutte le altre è proprio il cibo, co-protagonista del racconto.
Il cibo inquadrato come in un programma di cucina, con i colori sgargianti dei filtri Instagram, a richiamare le foto social ma anche a stabilire una relazione diretta con ognuna delle ragazze, a rappresentare il punto del percorso.
Infine, nel film è presente anche Giulia Anania, cantante e cantautrice le cui canzoni popolano il racconto, che la regista ha trasformato in una sorta di elfo che gira per le strade di Roma cantando serenate che, si capirà alla fine, sono dedicate a questo gruppo di cui anche lei fa parte.
Giulia si riprende da sola con uno smartphone, aggiungendo un ulteriore registro al racconto. Come in una frase piena di coordinate e subordinate ma con una punteggiatura adeguata, “Hangry Butterflies” è stato pensato e realizzato per raccontare, informare e prevenire ma soprattutto per emozionare e non annoiare un pubblico non solo di adolescenti ma di tutte le età, anagrafiche e di spirito.
Considerate che sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare. Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti. “Hangry” è un neologismo nato unendo “hungry” – affamato – e “angry” – arrabbiato” – e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare.
Milioni di donne, in questo momento, sono “hangry” e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano. All’anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi dell’alimentazione è dedicato il 15 Marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un’epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.
“Hangry Butterflies – La rinascita delle farfalle” andrà in onda in anteprima esclusiva su Rai3 proprio il 15 marzo, giorno da cui sarà disponibile anche su Raiplay.
#hangrybutterfliesthemovie #larinascitadellefarfalle #siamopiufortinoi