Origini, leggende e tradizioni, di quella che è considerata la festa più spaventosa dell’anno: Halloween! Dolcetto o scherzetto?
Anche quest’anno Halloween è alle porte e in parecchie parti del mondo, Italia compresa, fervono i preparativi per quella che è da sempre considerata la “Notte più spaventosa dell’anno”!
Noi di “Life style made in Italy” per meglio farvi entrare nell’atmosfera di questa antichissima festa, vogliamo condurvi per mano in un escursus che parte dalle sue origini e arriva agli eventi che si celebrano nei giorni che vanno dal 31 di Ottobre al 2 Novembre, in molte parti d’Italia (vedi “Halloween: sagre, mercatini tipici e zucche in giro per il bel Paese”).
La Festa di Ognissanti o di Tutti i Santi, che cade il 1° novembre, ha origini lontanissime risalenti a circa duemila anni fa all’antica cultura delle popolazioni celtiche la cui tradizione divideva l’anno solare in due periodi: quello in cui c’era la nascita e il rigoglio della natura e quello in cui la natura entrava in letargo passando un periodo di quiescenza. I giorni di inizio di questi due periodi venivano festeggiati, il primo, durante il mese di maggio (quello della vita, e quindi della rinascita della natura) e il secondo a metà autunno (quello della morte, e della quiete della natura).
Questi due giorni venivano chiamati rispettivamente Beltane e Samhain. I celti erano convinti che durante la notte del 31 ottobre, vigilia del nuovo anno, le barriere tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto da permettere agli spiriti malvagi dei morti di ritornare sulla terra per generare confusione e scompiglio tra i viventi, e da qui l’usanza di lasciare davanti alle porte delle abitazioni dei dolcetti, in modo da ingraziarsi le anime dei defunti, o di appendere lanterne ricavate scavando le zucche, le famose jack-o-lantern, per guidarne il cammino.
Nello stesso periodo storico, presso i romani si festeggiava la festa in onore di Pomona, una ricorrenza simile al Samhain, dove si salutava la fine del periodo agricolo produttivo e si ringraziava la terra per i doni ricevuti. Quando Cesare conquistò la Gallia, le due feste pagane, celtica e romana, si integrarono e i giorni per il festeggiamento cadevano, a secondo delle zone, in un periodo che si collocava tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novembre.
Solo in seguito i festeggiamenti caddero in un solo giorno e precisamente tra la notte del 31 ottobre e il primo novembre, chiamata Nos Galan-Gaeaf, cioè notte delle calende d’inverno, ed era il momento di maggior contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Con l’affermarsi del cristianesimo, al significato di questa festa, prettamente agricola e pagana, se ne sovrappose un altro prettamente spirituale e religioso. Nel significato religioso si voleva commemorare il mondo dell’aldilà. Nel VII secolo, Papa Bonifacio IV tentò di cambiare la festa pagana in festa cristiana dandone così un significato puramente religioso, ma visto l’attaccamento del popolo alle antiche tradizioni, optò per aggiungere al giorno di festa pagano uno di festa religioso chiamato Tutti i Santi e che cadeva il giorno 13 del mese di maggio. La conseguenza di questa decisione fu quella di avere due feste affiancate, una pagana e una cristiana.
Circa due secoli più tardi, e più precisamente nell’835, Papa Gregorio IV fece coincidere la data della festa cristiana con quella pagana per diminuire ancor di più il peso dell’antico culto pre-cristiano. Il giorno della festa di Tutti i Santi cadeva quindi il 1° novembre di ogni anno in coincidenza del giorno successivo alla notte delle calende d’inverno. Ma anche questo non bastò a sradicare il culto pagano, cosicché la chiesa introdusse nel X secolo una nuova festa, quella dedicata ai morti, che cadeva il 2 novembre. Durante i festeggiamenti del 2 novembre, dove venivano ricordate le anime degli estinti, i loro cari si mascheravano da angeli e diavoli e, come nella tradizione celtica, accendevano grandi fuochi.
Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente da Sisto IV ma il culto pagano, in special modo quello celtico, nonostante un lungo periodo di quasi totale dimenticanza, è sempre sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri. Infatti la notte di Nos Galan-Gaeaf dell’antica cultura celtica viene rievocata, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, nella notte di Halloween il cui significato è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi (All Hallows = Tutti i Santi + eve = Vigilia).
Molte di queste tradizioni sono arrivate fino ai giorni nostri e le possiamo ad esempio riconoscere nel famosissimo “dolcetto o scherzetto“, trick-or-treat in inglese, che ogni 31 ottobre fa spostare di casa in casa migliaia di bambini americani a caccia di dolcetti e caramelle: i bambini travestiti da spiriti, fanno visita alle famiglie guidati dalle lanterne zucca e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”; oppure nell’usanza ancora presente in molte regioni d’Italia di apparecchiare la tavola per rendere omaggio ai defunti.
Ma con il passare del tempo, soprattutto con la complicità della cinematografia d’oltreoceano, le radici e i significati più autentici e profondi della festa di Halloween si stanno sempre più affievolendo portando in evidenza solo gli aspetti più commerciali, e anche noi di “Life style made in Italy” vogliamo darvi alcuni suggerimenti per godervi al meglio questa splendida ricorrenza autunnale dal menù per la cena di Halloween a come decorare la zucca, dai consigli per un perfetto look di Halloween alle sagre ed eventi in giro per l’Italia.