Giochi di Potere è il nuovo thriller politico, diretto da Per Fly, con Theo James e Ben Kingsley in arrivo nelle sale italiane l’11 luglio distribuito da M2 Pictures. Trama, trailer e recensione in anteprima

giochi di potere recensioneIl film diretto da Per Fly, Giochi di Potere, è basato sull’autobiografia di Michael Soussan, un giornalista danese freelance collaboratore di prestigiose testate come “The New York Times”, “The Wall Street Journal” e della CNN. Il libro, e così anche la pellicola, si riferisce al periodo dal 1997 al 2004 quando Soussan lavorò alle Nazioni Unite nell’ambito del protocollo Oil-For-Food, progetto che riguardava la fornitura di viveri e medicinali alle popolazioni dell’Iraq di Saddam Hussein in cambio di petrolio.

Michael (Theo James) si era adoperato in tutti i modi possibili per riuscire a entrare nelle Nazioni Unite e portare un aiuto concreto alle popolazioni disagiate seguendo in questo modo le orme di suo padre, diplomatico di sani principi morto quando lui aveva solo 5 anni in un attentato a Beirut.

Ma il suo castello costruito con fondamenta di “etica e buone intenzioni” ben presto vacillerà quando in missione in un Iraq asserragliato da agenti del governo e loschi uomini d’affari avidi di petrolio verrà avvicinato da uno di questi magnati che proverà a corromperlo. Questo episodio sarà il motivo per cui da lì in avanti Soussan comincerà a dubitare di chiunque e si accorgerà presto che sono moltissime le multinazionali e gli enti governativi, in cui rientrano anche alcuni dei suoi stessi superiori delle Nazioni Unite, che lucrano sui progetti di aiuti umanitari.

Non appena capisce di trovarsi di fronte a una cosa più grande di lui, Michael deve fare l’unica scelta possibile se vuole che le cose possano cambiare: denunciare tutto. Anche se questo significa mettere in pericolo la sua carriera, la donna che ama e la sua stessa vita.

Nella realtà una volta raccolte le prove del complotto, nel 2004 Michael Soussan firmò un articolo di accusa sul “Wall Street Journal” che spinse il segretario generale Kofi Annan a istituire una commissione d’inchiesta per far luce sulla vicenda. Il libro di Michael è stato poi pubblicato nel 2010.

Una precisazione: questo Giochi di Potere non ha nulla a che fare con l’omonima pellicola del 1992 interpretata da Harrison Ford. Quindi non è un remake né tanto meno un reboot. Non vi aspettate, pertanto, il classico thriller d’azione americano alla James Bond, perché qui non è l’azione il fulcro della vicenda.

Il protagonista è un giovane diplomatico di belle speranze che vede sgretolarsi i suoi sani principi da poteri molto più forti di lui. Tradito da chi sembra avergli dato fiducia aiutandolo a realizzare il suo più grande sogno: mettersi al servizio delle Nazioni Unite per aiutare i più deboli. In realtà è stato solo usato come un’ignara pedina per accaparrarsi la sua fetta di torta in quello che è stato il più grande scandalo della storia delle Nazioni Unite: Oil-For-Food.

Giochi di potere è un film capace d’intrattenere grazie alla splendida interpretazione del cast, dove spicca sopra tutti il premio Oscar per il film Gandhi, Ben Kingsley, nei panni di Pasha, mentore di Michael alle Nazioni Unite, e alla storia d’amore tra il protagonista e la bella interprete di etnia curda conosciuta in Iraq, che fa da sfondo alla vicenda principale.

Il film fa anche riflettere sul vero significato di diplomazia, sulle sue distorsioni e sulla labile moralità di taluni membri di organizzazioni umanitarie che nascondono i loro biechi fini dietro nobili cause.