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Ospite della nostra rubrica musicale “Note&Parole”, è un giovane cantante italiano per cui la musica non è solo una passione, ma una vera e propria impronta genetica: Francesco Da Vinci, figlio del noto cantante e attore italo americano, Sal Da Vinci.

Dopo aver inseguito per un po’ il sogno di diventare un calciatore, Francesco sente che la sua vera strada è un’altra. Così decide di abbandonare i campi di calcio per rispondere al richiamo del sangue, che lo spinge verso la carriera musicale e verso il palcoscenico che calca per la prima volta, al fianco di suo padre Sal, nel musical “Stelle a metà“, scritto e diretto da Alessandro Siani.

Nonostante i tanti impegni, Francesco sta lavorando al suo primo album di inediti, la cui uscita è prevista per l’anno prossimo, di cui farà parte anche il singolo d’esordio “Amo l’amore”, scritto da suo padre con Luca Sala e arrangiato da Adriano Pennino. Singolo che ha già raggiunto i primi posti della classifica esclusiva, prodotta da Radio Airplay per Rockol.

Dalla tua biografia abbiamo visto che sei partito dal sogno di diventare un calciatore, poi abbandonato per intraprendere una carriera in campo musicale. Come mai questa scelta?

“Sicuramente per l’amore della musica. È un sogno che ho sempre avuto fin da bambino: nella mia famiglia sono cresciuto con la musica grazie a mio nonno e mio padre. Ma ho avuto sempre una specie di timore ad iniziare questo cammino, fino a poco più di un anno fa, quando ho sentito che finalmente era il momento di inseguire quel sogno!”

Stai lavorando al tuo primo album, le canzoni le sta scrivendo per te tuo padre Sal Da Vinci oppure ti stai cimentando anche come autore?

“Di scrivere le canzoni se ne sta occupando un gruppo di autori, che stanno scegliendo, per i testi, tematiche attuali, come quella dell’amore, con le quali farmi cimentare e io cercherò senz’altro di interpretare al meglio facendole mie! La maggior parte delle musiche sono scritte da mio padre e nel gruppo di persone che sta lavorando al mio album c’è anche Luca Sala, uno degli autori di “Non è l’Inferno” brano con cui Emma Marrone ha vinto il Sessantaduesimo Festival di Sanremo. Anch’io cerco comunque di partecipare alla creazione delle canzoni in primis per imparare a comporre e poi per cercare di farle mie.”

Che tipo di sonorità dobbiamo aspettarci dal tuo album?

“Sarà un album che suonerà principalmente POP, incentrato sull’amore, ma ci saranno anche molte sperimentazioni, un po’ di rap anche se non è proprio il mio genere.”

Ascoltando il tuo nuovo singolo “Amo l’amore”, ci hai ricordato un po’ Mengoni: è una casualità oppure ti ispiri alla sua musica?

“Grazie! Lo reputo davvero un complimento, perché a me piace molto Mengoni, lo seguo e mi lascio ispirare, perché il suo genere è molto vicino a quello che è il mio mondo.”

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Cosa ne pensi della musica di Pino Daniele?

“Lui è stato un innovatore della musica. Sono stato sempre suo fan e penso che sia stato un punto di riferimento per molti cantanti. Lo considero un vero genio, non solo perché appartiene alla mia terra. È stato uno che ha sperimentato tanto con i vari generi musicali, fino ad arrivare a creare un suo genere. Credo che ci siano poche persone che non siano o quanto meno siano state sue estimatrici.”

Come scriverai le tue canzoni?

“Per come sono abituato, molto probabilmente penserò prima alla melodia e poi cercherò le parole più adatte a quella melodia, perché solitamente è la musica che mi suscita emozioni. Ma non è detto; magari butterò prima giù idee e pensieri e poi cercherò la melodia che meglio ci si abbina.”

A cura di Cinzia Carcione e Roberto Teofani